Creare un sito ecommerce significa compiere una serie di passaggi fondamentali come scegliere la piattaforma più adatta alle tue esigenze, registrare un dominio, curare l’architettura del sito e ottimizzarlo per i motori di ricerca.
Avviare un’attività di vendita online richiede anche dei passaggi preliminari ovvero aver deciso che prodotti vendere, conoscere il mercato in cui vuoi inserirti, conoscere gli aspetti fiscali di questa attività e avere il budget necessario. Di tutti questi aspetti abbiamo parlato approfonditamente nella nostra guida all’ecommerce.
In questa guida invece ci concentreremo sugli aspetti legati nello specifico alla realizzazione di un sito ecommerce. Per prima cosa vediamo perché conviene creare un sito ecommerce.
Table of Contents
Perché creare sito ecommerce
Il mercato dell’ecommerce è in costante aumento e la vendita online sta prendendo sempre più piede. Basti pensare che nel 2020 le vendite al dettaglio online sono state il 18% delle vendite al dettaglio totali. Numeri che sono destinati a crescere, visto che ci si aspetta un aumento delle vendite fino al 21,8% per il 2024.
Se i numeri in crescita non fossero sufficienti a spiegarti perché ha sempre più senso creare un ecommerce al giorno d’oggi, vediamo quali altri vantaggi ci offre la vendita online.
Ampliare il tuo raggio d’azione
Creare un sito ecommerce ti permette di raggiungere clienti interessati al tuo prodotto in qualsiasi parte del mondo. Una quantità di acquirenti che non potresti mai raggiungere solo con uno o più punti vendita fisici che per la loro stessa natura sono limitati.
Rafforzare l’identità del tuo marchio
Quando parliamo di vendita online possiamo affidarci a diversi canali. Un esempio è creare un proprio store all’interno di una piattaforma già avviata e conosciuta come un marketplace.
Naturalmente ci sono delle differenze sostanziali tra la scelta di appoggiarsi a un marketplace e quella di creare sito ecommerce di proprietà.
Con un ecommerce la gestione è più complessa, ma si guadagna in autonomia. Si può scegliere come pubblicizzare il proprio ecommerce, si può personalizzare sotto ogni aspetto, in poche parole si stabiliscono le proprie regole.
Ma, soprattutto, il maggiore vantaggio è l’assenza di concorrenza diretta. Sui marketplace vengono raggruppati diversi rivenditori e quando si vendono prodotti simili si rischia di veder sfumare le vendite.
Inoltre, anche quando si riesce a vendere, il rischio è che il cliente non abbia una vera e propria consapevolezza di chi sta vendendo la merce. Il risultato è che i clienti non si ricordano del marchio e dell’azienda, ma solo del marketplace in cui stanno effettuando l’acquisto. Ciò significa che il brand finisce inevitabilmente in secondo piano.
Al contrario, invece, creare il tuo sito ecommerce può fare la differenza nel far crescere la tua brand awareness.
Se ti interessa approfondire la questione marketplace, controlla la nostra guida su come vendere online. Troverai una panoramica dei principali siti di annunci, marketplace e social.
Guidare il consumatore nel customer journey
Creare un sito ecommerce ti permette di conoscere meglio i tuoi clienti e intercettare i loro interessi. Puoi sfruttare le informazioni che raccogli sui tuoi potenziali clienti per accompagnare e influenzare il loro processo decisionale che porta all’acquisto, quello che viene spesso indicato come customer journey.
Tieni presente che questo processo riguarda l’esperienza del consumatore e la sua interazione con l’azienda. Il customer journey può essere identificato da alcune tappe fondamentali.
Il percorso ha inizio con la cosiddetta awareness. Il consumatore, per soddisfare un suo bisogno, prende consapevolezza dell’esistenza di un prodotto e più in generale di un brand.
A questa fase segue l’attenta valutazione dell’acquisto, o consideration, il consumatore quindi ricerca maggiori informazioni e seleziona il prodotto più adatto alle sue esigenze.
Si arriva quindi all’acquisto vero e proprio, la fase che può essere definita decision o conversion. C’è da precisare che non sempre si arriva a questa fase proprio perché intervengono tutta una serie di fattori che possono anche compromettere l’acquisto.
Un esempio può essere dato dalla mancanza del metodo di pagamento preferito dal cliente, che quindi, si rivolge a un altro sito di vendita online per soddisfare le sue necessità.
Oppure il potenziale cliente si accorge della presenza di costi che non aveva previsto. Il caso più comune è quello in cui dopo aver aggiunto i prodotti al carrello si accorge della presenza delle spese di spedizione.
Per queste e altre svariate ragioni abituati fin da adesso all’idea che creare un sito ecommerce significherà anche dover aver a che fare con la problematica dei carrelli abbandonati. Per fortuna però anche in questo caso l’analisi ti verrà in aiuto.
Puoi tracciare il comportamento degli utenti sul tuo sito, capire a che punto il percorso di acquisto si interrompe e con quali metodi recuperare questi possibili acquirenti.
Dovrai agire su più canali: da una parte migliorando l’esperienza dell’utente ed eliminando problemi comuni. Ad esempio potresti renderti conto che è necessario semplificare le procedure di pagamento e rendere meno complesse le procedure di registrazione al sito necessarie per completare l’acquisto.
Dall’altra puoi creare dei promemoria via email per incentivare a finalizzare l’acquisto.
La conversione, tuttavia, non è l’ultima tappa del percorso d’acquisto. L’auspicabile passo successivo è quello della fidelizzazione. Il cliente che ha acquistato un tuo prodotto è soddisfatto di come si è svolto il processo di vendita, dell’assistenza successiva all’acquisto e del prodotto in sé.
Dopo aver catturato l’interesse del cliente al punto di ottenere la conversione c’è un altro passo ancora più difficile da compiere: la fiducia. Il cliente decide che il brand merita ancora la sua attenzione e diventa quindi un cliente abituale.
Come fare a far sì che il customer journey si concretizzi nella conversione? Analizzando il comportamento degli utenti sul tuo sito.
Non puoi pensare di creare un sito ecommerce e aspettare che i prodotti si vendano da soli. Dovrai avere chiari in mente i tuoi obiettivi, documentarti sui potenziali clienti e capire quali punti di contatto sfruttare per comunicare con loro.
Conoscere i tuoi clienti e riuscire a immedesimarti in loro ti permetterà di accompagnarli nel percorso di acquisto fino alla decisione finale, anziché cercare di forzarli in quella direzione.
Creare sito ecommerce: vantaggi e svantaggi per chi compra
Alla luce di quanto abbiamo visto, creare un sito ecommerce è un’opportunità da cogliere sia per i brand che vogliono ampliare il proprio bacino di clienti unendo ai punti di vendita fisici anche una vetrina online che per chi si affaccia alla vendita online per la prima volta.
E dal punto di vista degli acquirenti, invece, quali sono vantaggi e svantaggi di affidarsi alla vendita online?
Per gli acquirenti affidarsi alla vendita online significa comodità, convenienza e ampia possibilità di scelta.
Comodità perché gli acquisti possono essere fatti letteralmente in qualsiasi momento e in qualunque posto ci si trova. Sempre più frequenti sono anche gli acquisti effettuati direttamente da mobile.
Convenienza perché si ha la possibilità di selezionare le offerte e promozioni grazie alla vasta gamma di alternative.
Creare un sito ecommerce nasconde però anche degli svantaggi su cui vale la pena soffermarsi, ovvero ragioni che portano gli acquirenti a diffidare degli acquisti online.
Tra gli aspetti negativi c’è l’impossibilità di toccare con mano i prodotti che si stanno acquistando. Dal canto suo il venditore può cercare di sopperire a questa mancanza curando le descrizione dei prodotti, non tralasciando le specifiche tecniche e soprattutto cercando di mostrare il prodotto per quanto più possibile in foto.
Un altro svantaggio è dato dalla mancanza di addetti alla vendita che possano guidare il cliente nella scelta. Anche in questo caso si può correre ai ripari predisponendo un sistema di chat che permette di assistere in tempo reale i clienti durante gli acquisti e rispondere a eventuali dubbi.
Per finire c’è ancora una grossa fetta di utenti che non nutre completa fiducia nei siti di vendita online. Questa diffidenza in genere riguarda soprattutto la sicurezza dei pagamenti online.
Un sistema per compensare la mancanza di fiducia dei potenziali clienti può essere la presenza di opinioni positive da parte di clienti che hanno portato a termine gli acquisti con soddisfazione.
Creare sito ecommerce: come partire da zero
In questa sezione ci concentreremo sui passaggi fondamentali che dovrai affrontare per creare un sito ecommerce. Vedremo quindi come scegliere la piattaforma e il nome di dominio del tuo sito di vendita online.
Come potrai immaginare la scelta di piattaforma, hosting e dominio è una tappa obbligatoria anche se vuoi capire come creare un sito web o come creare un blog, non solo un ecommerce, tuttavia, come vedremo ci sono delle piattaforme pensate proprio per creare un sito di vendita online.
Successivamente ci dedicheremo a un aspetto fondamentale ovvero come ottimizzare l’ecommerce dal punto di vista SEO.
Se, invece, vuoi approfondire gli aspetti preliminari come budget, adempimenti fiscali e giuridici dell’attività di vendita online ti rimando alla lettura della nostra guida all’ecommerce.
Scegliere la piattaforma giusta per creare sito ecommerce
La prima cosa da fare per creare un sito ecommerce sarà trovare la piattaforma più adatta alla tue esigenze. Come forse già saprai ci sono diversi CMS per ecommerce che puoi utilizzare per creare il tuo sito. Partiamo dal presupposto che non esiste una piattaforma migliore dell’altra, ma la scelta dipende dal tuo ecommerce nello specifico.
In questa parte della nostra guida vedremo, quindi, una panoramica delle piattaforme di ecommerce più utilizzate in modo che tu possa avere un’idea chiara di quale possa fare maggiormente al caso tuo.
Per prima cosa però chiariamo cos’è e a cosa serve una piattaforma ecommerce.
Una piattaforma ecommerce è un’applicazione che nasce per permettere ai venditori di gestire il proprio ecommerce in toto. Per creare un sito ecommerce avrai, infatti, bisogno di sviluppare il front-end e il back-end del sito.
Il front-end è la parte del sito che verrà vista dai tuoi visitatori. Il back-end include, invece, tutte le funzioni accessibili solo agli amministratori di un sito.
Nello specifico quando si parla di creare sito ecommerce queste funzioni includeranno la gestione dei prodotti, degli ordini, dei contatti e del magazzino.
Esistono essenzialmente due tipi di piattaforme ecommerce: quelle open source e le soluzioni ospitate.
Le piattaforme open source come Magento, PrestaShop o WooCommerce sono caratterizzate da software a codice aperto, spesso disponibili gratuitamente.
Attenzione perché utilizzare un software open source per creare un sito ecommerce non significa poter creare un ecommerce gratis. Il tuo progetto avrà, infatti, bisogno di uno spazio sul web affinché i visitatori possano raggiungere il tuo sito. Questo significa che avrai bisogno di scegliere un hosting per ospitare il tuo sito web.
Le soluzioni ospitate, invece, come ad esempio Wix o Shopify, prevedono dei piani di abbonamento mensile che ti permettono di utilizzare la piattaforma e i servizi necessari a creare sito ecommerce e portare online (uso dei server, aggiornamenti, sicurezza e così via).
WooCommerce
WooCommerce non è una piattaforma a sé stante, ma un plugin WordPress.
Dalle statistiche di buildwith il 33% degli ecommerce in Italia e il 28% nel mondo utilizza proprio l’accoppiata WordPress + WooCommerce.
WooCommerce è una soluzione self-hosted, ciò significa che avrai bisogno di scegliere da un provider un servizio di hosting, come ad esempio un hosting WordPress per poter creare un eCommerce con WordPress.
Cosa fa di questa soluzione una delle più utilizzate? Vediamo i principali pro e contro di WooCommerce.
Curiosità: vuoi sapere quanti siti usano WooCommerce, quanti temi ed estensioni ci sono? Leggi le statistiche su WordPress aggiornate al 2023.
Creare sito ecommerce con WooCommerce: i pro
Hai la possibilità di sfruttare tutti i plugin WordPress oltre a plugin pensati apposta per funzionare con WooCommerce.
È un’ottima soluzione per integrare un blog nel tuo ecommerce.
Semplice da usare, inoltre, sei avvantaggiato se hai già un sito con WordPress. Se, invece, sei alle prime armi troverai tantissime guide e tutorial che ti permetteranno di acquisire familiarità con il CMS, come ad esempio il nostro tutorial WordPress. Oltre a un intero manuale online, il WordPress codex.
Non c’è limite al numero di prodotti che puoi gestire. Hai paura che le prestazioni non siano all’altezza delle tue aspettative? Controlla il mio articolo per capire quanto è determinante il numero di prodotti sulle prestazioni WooCommerce.
Per quanto riguarda i pagamenti, WooCommerce è integrato con diversi gateway come PayPal, Stripe, Amazon Pay e così via. Inoltre creando un ecommerce con WooCommerce puoi abilitare i pagamenti ricorrenti con un’estensione come WooCommerce Subscription.
Creare sito ecommerce con WooCommerce: i contro
Come dicevamo prima, WooCommerce non è una piattaforma a sé e non può essere svincolata da WordPress.
Visto che WordPress non nasce per permettere la vendita online, le funzioni di WooCommerce sono limitate. C’è la possibilità di estendere le funzionalità con estensioni e plugin che si integrano a WooCommerce, ma in alcuni casi potresti voler utilizzare delle piattaforme pensate proprio per creare siti ecommerce.
Come dicevo all’inizio quando parliamo di come creare un sito di vendita online, non possiamo dare una risposta univoca su quale sia la migliore piattaforma, ma la scelta dipende dalle tue specifiche esigenze.
Shopify
Shopify è utilizzato da circa il 20% dei siti nel mondo e dal 9% dei siti in Italia. Si tratta di una piattaforma completamente ospitata che include quindi anche il servizio di hosting.
Per il design del tuo ecommerce puoi puntare sulla scelta di un template da un nutrito catalogo che spazia tra temi gratuiti e a pagamento. In alternativa puoi anche creare un nuovo tema con il linguaggio per i temi Shopify (Liquid) anche a partire da un tema base come riferimento.
In merito alla gestione dell’ecommerce puoi gestire gli ordini, le spedizioni, i pagamenti e analizzare l’andamento del tuo business direttamente da un’unica piattaforma.
Inoltre per le funzionalità che non sono già integrate sono a disposizione app aggiuntive che spaziano dalla gestione dell’inventario a strumenti di email marketing.
Creare sito ecommerce con Shopify: i pro e i contro
Tra i vantaggi di Shopify non possiamo non parlare della facilità d’uso. Questa piattaforma è davvero pensata per tutti e include tante funzioni native che possono essere estese con le app aggiuntive, spesso di terze parti.
Con Shopify Payments puoi accettare i pagamenti con carta di credito. Inoltre, puoi permettere ai clienti di pagare anche con oltre cento gestori di terze pari come PayPal o Apple Pay. Nota che in questo caso ti verranno addebitate delle commissioni per ogni transazione. Le commissioni variano in base al piano che scegli di utilizzare, ne parleremo dopo quando vedremo come creare un sito di vendita online con Shopify.
Per quanto riguarda il dominio internet, quando ti registri a Shopify e crei il tuo nuovo negozio, ti viene fornito un dominio gratuito come questo:
nome-negozio.myshopify.com
Puoi anche utilizzare un dominio personalizzato. In questo caso dovrai registrare un nuovo dominio e utilizzarlo come dominio per il tuo sito ecommerce. Ricorda che ogni dominio è univoco e per registrarlo dovrai assicurarti che sia tra i domini liberi.
Come creare un sito di vendita online con Shopify
Puoi provare Shopify gratis per 14 giorni, dopodiché puoi scegliere uno dei tre piani a disposizione.
Basic Shopify: è il piano base indicato per iniziare a creare un sito ecommerce, ha un numero di account staff ovvero persone con accesso ai pannelli di gestione limitato a 2. Questo piano non fornisce report e non ti permette di personalizzare i prezzi con valute differenti. Il costo è di 27 euro al mese.
Shopify: il piano intermedio, oltre alle funzionalità di base prevede un sistema di report, il numero di account staff aumenta a 5 e le commissioni sui pagamenti sono meno costose. Inoltre, puoi impostare i prezzi internazionali. Il piano costa 74 euro al mese.
Advanced Shopify: ti permette di avere fino a 15 account staff, hai accesso a un sistema di report avanzato e puoi impostare prezzi specifici in base alla zona in cui viene venduto il prodotto. Puoi anche impostare un negozio con 8 ubicazioni inventario, mentre il piano Basic ne prevede un massimo di 4 e quello Shopify fino a 5.
C’è poi un’ulteriore opzione data da Shopify Lite un piano che non include il sito web e l’hosting, ma ti permette di trasformare un sito già esistente in un’attività di vendita online. Potrai accettare pagamenti, gestire prodotti, ordini, inventario e così via a 10€ al mese.
PrestaShop
PrestaShop è una piattaforma open source che nasce nel 2007. Si tratta di una soluzione pensata per creare da zero e in maniera intuitiva un sito di vendita online. Uno dei maggiori pregi della piattaforma è dato, infatti, dalla facilità d’uso anche per chi non si è mai approcciato alla realizzazione di siti web e non ha conoscenze di programmazione.
Questi sono due fattori imprescindibili per permettere a PrestaShop di rivolgersi a qualsiasi tipo di utente, ma non sono gli unici vantaggi della piattaforma. Vediamo alcune delle caratteristiche di base e quali sono le possibili limitazioni.
Tra i punti di forza della piattaforma c’è la disponibilità di funzioni avanzate già integrate fra cui gli strumenti per la gestione dell’email marketing e il monitoraggio degli ordini. Le funzioni non incluse di default possono essere estese installando i moduli (spesso a pagamento) a disposizione.
Puoi consultare la nostra lista aggiornata dei migliori moduli PrestaShop.Con PrestaShop puoi gestire i pagamenti con l’interfaccia PrestaShop Checkout che ti permette di accettare diverse soluzioni di pagamento tra cui carte di credito e PayPal. Grazie a questa interfaccia integrata puoi personalizzare i sistemi di pagamento, fornire la convalida delle informazioni inserite ai clienti (in modo da evitare errori di battitura) e gestire i rimborsi. Nota che le commissioni sulle transazioni dipendono dal tipo di pagamento utilizzato e dal paese.
Per quanto riguarda la personalizzazione c’è da sottolineare la carenza di temi gratuiti. In assenza di temi gratis per PrestaShop non resta altra soluzione se non guardare cosa offre il marketplace della piattaforma o anche altri marketplace di terze parti come Themeforest. Sempre che non ci si voglia accontentare del tema base e personalizzare quello.
Creare sito ecommerce con PrestaShop
Trattandosi di una piattaforma open source, uno dei vantaggi è la possibilità di poter iniziare a provare le funzioni di PrestaShop gratuitamente. Puoi inoltre testare la demo messa a disposizione sul sito per mettere alla prova le funzionalità più comuni.
Se, invece, vuoi provare a tutti gli effetti il CMS puoi attivare una prova per 14 giorni con il nostro hosting gratis. Non è richiesta la carta di credito e puoi fare tutti i test che vuoi.Successivamente potrai lanciare il tuo ecommerce. Ricordati che la piattaforma è gratuita, ma per portare online il tuo progetto avrai bisogno di un servizio hosting per ecommerce per avere uno spazio web per il tuo sito. Principalmente ci sono due strade che puoi scegliere:
- optare per un hosting condiviso e installare PrestaShop in pochi click grazie a un auto installatore come Softaculous
- scegliere un hosting PrestaShop e avere la piattaforma già pronta all’uso.
Magento
Cos’è Magento? È un CMS open source nato nel 2008 e pensato per creare siti ecommerce. Attualmente è utilizzato da circa il 9% dei siti di vendita online, secondo i dati di Buildwith basati sull’analisi di un milione di siti web.
Quando parliamo di Magento parliamo di una delle piattaforme più complete per creare sito ecommerce. Tra i vantaggi della piattaforma c’è anche la possibilità di gestire più negozi di vendita online attraverso un unico pannello di amministrazione.
Tutte le funzionalità che non sono integrate nativamente nella piattaforma possono essere compensate attraverso le estensioni che puoi trovare sul marketplace dedicato.
Tra le altre caratteristiche ricordiamo la possibilità di gestire gli accessi al pannello di amministrazione, le funzionalità di marketing già integrate compresa la gestione dei carrelli abbandonati, la possibilità di sfruttare tool avanzati per la SEO.
Di contro la configurazione e la gestione di Magento sono più complesse rispetto a piattaforme progettate per permettere a chiunque di creare un sito ecommerce. Puoi contare su una vasta community e forum dedicati alla piattaforma e affidarti a professionisti del settore per creare il negozio di vendita online dei tuoi sogni.
Se vuoi saperne di più sulle caratteristiche di questo CMS controlla anche il nostro confronto Magento vs PrestaShop.
Creare sito ecommerce con Magento
Come abbiamo visto con altre piattaforme self-hosted, anche scegliendo di creare un sito ecommerce con Magento si avrà bisogno di un hosting. In questo caso la scelta dell’hosting è ancora più importante visto che i requisiti hardware di questo CMS sono piuttosto elevati, specialmente con Magento2.
Ad esempio nei nostri piani hosting Magento proponiamo un VPS cloud o un server dedicato per garantire sempre il massimo delle prestazioni.
Wix
In questa sezione parleremo di Wix e delle sue funzioni per creare un sito ecommerce. Puoi, inoltre, approfondire le caratteristiche salienti della piattaforma nel nostro confronto Wix vs WordPress.
Wix è una piattaforma per la creazione di siti web che ti fornisce anche il servizio hosting. Per molti versi le sue caratteristiche di base sono sovrapponibili a quelle di Shopify.
Tieni presente però che Shopify nasce come piattaforma specializzata per creare sito ecommerce, mentre Wix ha un carattere più generalista.
Con Wix i metodi di pagamento online consentiti sono carta di credito, PayPal e sistemi esterni. C’è poi il servizio Wix Payments che ti permette di gestire ordini e accettare pagamenti pagando una commissione per ogni transazione.
Uno dei principali punti a favore di Wix è la facilità di creazione di un sito. Con Wix Editor crei il tuo sito a partire da un template di base che puoi personalizzare facilmente grazie al sistema di drag & drop.
Puoi anche utilizzare Wix ADI e creare il tuo sito automaticamente, semplicemente rispondendo a un questionario.
Dopo aver creato lo scheletro del tuo ecommerce puoi ampliare le funzionalità con le app che trovi nel Wix AppMarket.
Tra le funzioni offerte di Wix vale la pena menzionare anche la possibilità di guadagnare online dalla vendita sui canali social (tutti i piani business) e di integrare la vendita sui marketplace (piani business illimitato e business VIP). Vediamo meglio quali sono i piani a disposizione per la vendita online.
Creare sito ecommerce con Wix
Se conosci già Wix ti starai chiedendo come creare un sito di vendita online con questo servizio. Wix mette a disposizione dei piani dedicati a chi vuole creare un sito ecommerce.
Ci sono tre piani: business basic, illimitato e VIP. Con ogni piano puoi accettare i pagamenti online con metodi sicuri, rimuovere le pubblicità proprietarie di WIX e collegare un dominio personalizzato. Hai anche un buono per avere il dominio gratuito per un anno.
I piani Wix ecommerce non hanno limitazioni sul numero di prodotti, tutti i piani ti permettono di vendere sui canali social e puoi sempre impostare email automatizzate per il recupero del carrello abbandonato.
Alcune funzioni, invece, sono disponibili solo con il piano illimitato o VIP, come ad esempio:
- la possibilità di vendere servizi in abbonamento e ricevere pagamenti ricorrenti
- poter mostrare i prezzi in diverse valute
- vendere sui marketplace
- vendere in dropshipping
- creare report personalizzati (disponibile solo con il piano VIP)
- avere assistenza prioritaria (solo piano VIP).
BigCommerce
BigCommerce è una piattaforma pensata per business di una certa portata (medie e grandi aziende) e poco adatta a chi sta muovendo i primi passi nell’ambiente o gestisce una piccola azienda.
La piattaforma offre opzioni avanzate per creare sito ecommerce e non manca di funzionalità complesse. Questo però si traduce in una maggiore difficoltà di utilizzo, rispetto a piattaforma che sebbene più limitate sono alla portata di chiunque.
Tra le caratteristiche principali abbiamo:
- la possibilità di gestire più negozi usando un unico pannello di gestione
- la possibilità di vendita multicanale: come la vendita tramite social e su marketplace
- funzionalità avanzate per la SEO
- puoi accettare pagamenti in oltre 100 valute e con svariati metodi di pagamento.
Creare sito ecommerce con BigCommerce
BigCommerce è una piattaforma completamente ospitata e ti permette di scegliere tra i piani a disposizione a prezzi fissi. C’è poi BigCommerce Enterprise, un piano su misura dal prezzo variabile in base alle tue esigenze.
I tre piani principali sono: Standard a 29,95 $ al mese, Plus a 79,95 $ e Pro a 299,95 $.
Il piano Pro include tutte le funzioni e una maggiore personalizzazione dandoti modo di utilizzare un certificato SSL personalizzato, creare dei filtri per i prodotti e mostrare le recensioni dei clienti su Google.
Il piano Plus rispetto a quello Standard ha in più alcune funzioni avanzate come il recupero carrelli abbandonati, il salvataggio del carrello e la memorizzazione delle carte di credito.
Per aiutarti a scegliere il piano che risponde meglio alle tue esigenze, BigCommerce ti permette inoltre di fare una prova gratuita di 15 giorni.
Volusion
Volusion è una piattaforma che offre un servizio completamente ospitato come abbiamo visto per le più famose Shopify o BigCommerce.
Una delle caratteristiche di Volusion è la possibilità di vendita multicanale. Puoi integrare l’ecommerce con la vendita online sui social e la vendita sui marketplace.
La piattaforma permette i principali metodi di pagamento come Stripe, PayPal, Amazon Pay e Apple Pay.
Tra i vantaggi di Volusion troviamo anche l’editor drag & drop facile da utilizzare, e un’ampia varietà di insight e report che ti aiutano a far crescere il tuo negozio online. Inoltre c’è la possibilità di vendere abbonamenti e accettare pagamenti ricorrenti.
Tra i principali svantaggi c’è la mancanza di strumenti per creare una sezione blog nel sito e il fatto che non si possono vendere prodotti digitali. Inoltre Volusion non include gratuitamente il certificato SSL.
Creare sito ecommerce con Volusion
Per iniziare a creare un ecommerce con Volusion si può scegliere uno dei piani a disposizione: Personal, Professional e Business. A questi si aggiunge il piano Prime che viene strutturato in base alle esigenze.
Le differenze tra i diversi servizi riguardano il numero di prodotti e di account dello staff, la priorità di accesso al supporto clienti e altre funzionalità come la possibilità di visionare report sui carrelli abbandonati.
Il piano Personal a 29 $ al mese permette di creare sito ecommerce fino a 100 prodotti e avere un solo account per lo staff.
Il piano Professional a 79$ al mese consente un numero massimo di 5mila prodotti e fino a 5 account staff. Con questo piano è anche possibile usufruire di funzioni aggiuntive come visionare i report per i carrelli abbandonati e utilizzare un tool per voti e recensioni.
Il piano Business ha un costo di 299$ al mese, permette di inserire prodotti illimitati e avere fino a 15 account per lo staff. Con il piano si accede a tutte le funzionalità, ad esempio è possibile integrare l’ecommerce a marketplace come Amazon e eBay e accedere ad analisi più dettagliate.
Scegliere il dominio
Dopo aver scelto la piattaforma che fa al caso tuo, il passaggio successivo è quello di scegliere il nome di dominio.
Il dominio sarà ciò che i tuoi potenziali clienti digiteranno per collegarsi al tuo sito ed è quindi uno degli aspetti del tuo ecommerce che non devi sottovalutare.
Nota che alcune piattaforme ti permettono di avere un dominio gratuito associato al tuo ecommerce. In questi casi il dominio conterrà anche il nome della piattaforma e avrà un aspetto come questo:
tuo-negozio.myshopify.com
Per creare un sito ecommerce dall’aspetto professionale è consigliabile acquistare un dominio personalizzato del tipo:
tuonegozio.com
La scelta del nome di dominio per un ecommerce ricade in genere in due rami principali. Da una parte c’è chi utilizza per il dominio il nome del brand (es. eBay, Amazon). Dall’altra si può anche puntare su un nome di dominio più descrittivo che richiami subito i prodotti che vendi.
Una questione ampiamente dibattuta riguarda l’utilizzo di keyword nel nome di dominio. Le parole chiave secche inserite nel dominio possono influenzare il ranking nei motori di ricerca?
Fino a qualche anno anno fa c’è stata un’enorme diffusione di quelli che vengono chiamati domini a corrispondenza esatta. Tuttavia, a partire dal 2012, l’algoritmo EMD di Google ha ribaltato la situazione.
Con l’aggiornamento dell’algoritmo vengono infatti penalizzati i siti che utilizzano parole chiave secche nel dominio e non contengono contenuti rilevanti e di qualità.
Creare sito ecommerce: ottimizzazione SEO
Probabilmente avrai già sentito dire che l’ottimizzazione SEO di un ecommerce è fondamentale se si vuole che la visibilità del sito e le conversioni aumentino. Ma perché?
Per capirne la ragione dobbiamo conoscere quali sono le maggiori fonti di traffico per un ecommerce.
Da un’analisi condotta da Semrush, risulta che il 49,3% delle visite deriva dal traffico diretto.
Ciò significa che gli utenti si collegano direttamente all’indirizzo dell’ecommerce. Questo però può accadere solo quando i visitatori sono clienti abituali che conoscono già il sito in questione.
L’esempio più immediato è quello di un cliente che si collega ad Amazon per effettuare un acquisto.
È interessante però notare che il 37,5% delle visite è rappresentato dal traffico organico. Una buona parte delle visite, quindi, proviene direttamente dalle ricerche sui motori di ricerca. Incrementare il traffico organico è possibile, scalando i risultati nei motori di ricerca.
Le restanti percentuali di traffico derivano dal traffico referral, ovvero i backlink che provengono da altri siti web, dai social e dalle campagne a pagamento.
Questi dati ci suggeriscono che prima di poter arrivare ad avere un volume di traffico ingente attraverso il traffico diretto, uno dei metodi più efficaci è di puntare proprio sul traffico organico, e quindi sulla SEO.
SEO per ecommerce, da dove inizio?
Quali sono i punti salienti di una strategia SEO per creare un sito ecommerce di successo?
Di base dovremo tenere presenti le regole che valgono su ogni sito, ma ci sono anche degli aspetti che interessano nello specifico i siti di vendita online. Vediamoli quindi uno ad uno, a partire dalla ricerca di parole chiave.
Ricerca di parole chiave
Come ogni strategia SEO, anche l’ottimizzazione per un sito ecommerce deve partire dalla ricerca delle parole chiave. Vediamo quali strumenti utilizzare per la ricerca delle parole chiave e come scegliere quelle più adatte al tuo ecommerce.
Strumenti SEO per la ricerca delle parole chiave
Puoi sfruttare gli strumenti SEO non solo per trovare le parole chiave inerenti al tuo settore, ma anche per scoprirne i volumi di ricerca.
Questi tool sono anche utili per conoscere la competitività delle parole chiave, talvolta definita anche keyword difficulty o concorrenza.
In genere le parole chiave short-tail, ovvero quelle più brevi sono quelle più generiche e con una competitività maggiore. Viceversa le parole chiave long-tail saranno più facili da posizionare perché molto più specifiche.
Oltre agli strumenti di ricerca di parole chiave come Google Keyword Planner, Ubersuggest, Ahrefs, SEMRush e così via, puoi sfruttare altre due fonti interessanti.
La prima è data dai Google Suggest, ovvero le ricerche correlate che trovi in fondo alla pagina del motore di ricerca dopo aver effettuato una ricerca e che compaiono mentre stai digitando nella barra di ricerca.
Le ricerche correlate sono pensate per l’utente e servono ad aiutarlo ad approfondire un argomento o a trovare query correlate. Da parte tua puoi sfruttarle per ottenere parole chiave correlate a una principale.
Puoi ottenere le parole chiave utilizzate nei Google Suggest con uno strumento come Keyword Tool o Keyword Tool Dominator. Entrambi gli strumenti ti permettono di ottenere i suggest di motori di ricerca e di altri siti che puoi sfruttare a tuo vantaggio.
Keyword Tool ti permette di ottenere la lista di parole chiave e di esportarle in un file csv o direttamente in Excel gratuitamente. Per poter avere informazioni come il volume di ricerca e la competitività delle parole chiave devi utilizzare la versione pro.
Un altro valido aiuto ci viene dato dai suggerimenti di ricerca dell’ecommerce più famoso al mondo: Amazon. Quando digiti le parole chiave di tuo interesse nella barra di ricerca di Amazon compariranno una serie di frasi più ricercate che ti permettono di affinare la ricerca.
Per semplificare la ricerca di parole chiave basata sui suggerimenti di Amazon puoi anche usare uno strumento come l’Amazon Keyword Tool di Keyword Tool Dominator.
Nella versione gratuita puoi effettuare al massimo due ricerche al giorno, prima di passare a un piano a pagamento (lifetime).
Scegliere le parole chiave più adatte
Ora che abbiamo stilato una lista di parole chiave non sappiamo ancora con esattezza quali possono avere il risultato migliore per il nostro ecommerce.
Per partire ti basterà tenere presente alcuni punti fondamentali.
Per prima cosa guarda il volume di ricerca, non ha senso puntare su delle parole chiave con ricerche basse o nulle.
Escludi, quindi, tutte quelle che hanno un volume di ricerca troppo basso. Quando fai queste valutazioni tieni presente in ogni caso che più il tuo settore è di nicchia, minori saranno i volumi.
Non utilizzare parole chiave non pertinenti al tuo business. Ricorda i tuoi obiettivi: creare sito ecommerce, aumentare il traffico organico e incrementare le conversioni.
Non farti tentare da una parola chiave con un alto volume di ricerca che si discosta troppo dai prodotti che vendi sul tuo ecommerce. Ricorda che le parole chiave ti servono a intercettare gli intenti di ricerca degli utenti.
Ciò significa che il tuo scopo è proprio quello di sfruttarle per trovare potenziali clienti interessati a ciò che vendi. Attirare utenti alla ricerca di qualcosa che non troveranno sul tuo sito non è lungimirante e non ti sarà di aiuto per la vendita online.
Creare sito ecommerce: ottimizzazione dei testi
Dopo aver raccolto le parole chiave inerenti al settore di vendita online su cui vuoi puntare arriva il momento di inserire le keyword nel posto giusto.
Se il tuo obiettivo è quello di creare un sito ecommerce che funzioni, le pagine che dovrai curare maggiormente saranno le categorie e pagine dei prodotti.
Title e description della pagina
Ogni pagina dovrebbe avere la parola chiave principale nel tag title, ovvero l’intestazione che verrà mostrata nella SERP, e nei tag header principali. Se non hai familiarità con questi tag puoi controllare il nostro articolo su come usare i tag h1, h2 e h3.
Puoi anche rendere il tag title più accattivante e cercare di rispondere agli intenti di ricerca aggiungendo altri termini alla parola chiave per cui vuoi posizionarti.
Ad esempio se la tua parola chiave è “cuffie bluetooth sport” puoi aggiungere nel titolo parole come:
- Compra
- Spedizione gratuita
- Reso gratuito
- Migliori
- Economiche
- Offerta.
Allo stesso modo anche la meta description della pagina dovrebbe contenere la parola chiave. Anche se la meta descrizione non è più un fattore di ranking, creare un testo ad hoc può fare la differenza su quanto un risultato venga cliccato o meno dall’utente. In altre parole ha un peso sul CTR.
Nella meta description, come abbiamo visto anche per il title, puoi inserire informazioni utili e attirare l’interesse degli utenti. Per esempio potresti invitare a scoprire i dettagli di un’offerta o specificare che ogni ordine prevede le spedizioni gratuite.
Descrizioni di prodotti e categorie
Oltre a focalizzarti su come la pagina apparirà nei risultati di ricerca, un passaggio fondamentale per creare un sito ecommerce sarà la creazione delle pagine prodotto e delle categorie.
Le pagine delle categorie hanno in genere una breve descrizione introduttiva per parlare dei prodotti che fanno parte di quella sezione. Lo scopo delle pagine delle categorie è quello di rimandare a sottocategorie o direttamente ai prodotti.
In alcuni casi oltre a inserire foto e nome del prodotto si sceglie di includere anche una breve descrizione dei singoli prodotti.
Naturalmente in queste pagine gli elementi da ottimizzare saranno le intestazioni e il testo.
Passiamo ora a un’altra sezione importante del nostro ecommerce, le descrizioni dei prodotti. Anche in questo caso la SEO gioca un ruolo fondamentale per cui assicurati di inserire le parole chiave su cui vuoi puntare.
La densità della parola chiave dovrà dipendere dalla lunghezza della descrizione stessa. Per quanto ti è possibile è bene utilizzare la parola chiave all’inizio del testo.
Ricorda che nelle pagine dei prodotti sarà importante anche scegliere con cura le immagini e ottimizzarle, puoi controllare la nostra guida su come ottimizzare immagini SEO per sapere da dove partire.
Tieni presente anche che le foto dovranno avere una buona risoluzione, ma non esagerare se non vuoi rinunciare ad avere un sito veloce.
Creare sito ecommerce: l’architettura del sito
Come abbiamo visto nella nostra guida su come eseguire un’analisi SEO, l’architettura del sito è importante per qualsiasi tipo di sito web, lo diventa ancora di più quando parliamo di un ecommerce per via del numero esorbitante di pagine in questa tipologia di siti.
La struttura di un sito ecommerce è rappresentata da categorie, sottocategorie per arrivare alle pagine dei singoli prodotti.
Per far sì che la ricerca sia agevole sia per gli utenti che per i bot, la gerarchia delle pagine dovrebbe essere formata da un massimo di tre livelli.
Le categorie principali dovrebbero essere collegate direttamente all’home page. A seguire ogni categoria si diramerà in sottocategorie e per finire al terzo livello dovrebbero trovarsi i prodotti. In questo modo dalla home page si può arrivare alla pagina dei prodotti in tre passaggi.
Per assicurare la navigazione all’interno del sito dovrai strutturare allo stesso modo i menu.
Ecommerce, URL e contenuti duplicati
Ricordati di utilizzare una struttura semplice anche per gli URL. In un sito ecommerce avrai URL più lunghi rispetto ad altri siti, proprio per via della struttura più complessa del sito in sé.
L’URL tipo di un ecommerce avrà questa struttura:
https://sito.com/nomecategoria/nomesottocategoria/nomeprodotto
Per assicurarti che l’URL non diventi troppo lunga vista la quantità di informazioni che contiene cerca di utilizzare una o due parole al massimo per categorie e sottocategorie. Evita anche di inserire ID di prodotto e altri riferimenti che possono allungare inutilmente gli URL.
Nota che alcuni siti ecommerce non inseriscono categorie e sottocategorie negli URL, che apparranno quindi come questo:
https://sito.com/nomeprodotto
In base alla struttura del sito ecommerce alcuni prodotti potranno rientrare in diverse categorie ed essere quindi raggiungibili da URL diversi. Devi tenere presente che i motori di ricerca considerano ogni URL univoco come se fosse una pagina distinta.
Come fare a evitare gli URL duplicati in un ecommerce?
Ti vengono in aiuto i tag rel canonical che ti permettono di comunicare ai bot quale pagina è da considerarsi principale e quali devono essere escluse dall’indicizzazione. Puoi verificare di aver impostato correttamente i tag canonical nella lista delle pagine escluse dall’indicizzazione usando la Search Console di Google.
Conclusioni
In questa guida abbiamo visto i passaggi fondamentali da seguire per creare un sito ecommerce. Dopo aver visto i motivi per cui affacciarsi alla vendita online, abbiamo visto di cosa abbiamo bisogno per creare il sito, come scegliere la piattaforma da utilizzare e come scegliere il dominio.
Nella seconda parte di questa guida ci siamo concentrati sugli aspetti pratici della realizzazione del sito e abbiamo visto quali fattori tenere in considerazione per ottimizzare l’ecommerce. Hai già scelto la piattaforma da usare e iniziato a creare il tuo sito ecommerce? Fammi sapere con un commento.
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