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SEO: come usare i tag header

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Il Tag H1 è utilizzato per identificare il titolo della pagina o di un articolo, possiamo considerarlo un’intestazione che fornisce ad un utente e ai motori di ricerca un’idea sull’argomento che sarà trattato.

Accanto all’H1 troveremo gli H2 che si utilizzano per evidenziare le parti principali del testo e gli H3 che evidenziano le parti secondarie.

In questo articolo troverai tutte le informazioni utili su come usare i tag header.

Seo Come Usare I Tag H1 H2 E H3

Se sei arrivato su questa nostra pagina può essere che sei alla ricerca di informazioni sui vari metodi di scrittura online, in particolar modo della tecnica più efficace ed utilizzata in tutto il mondo per migliorare la propria visibilità online: parliamo di SEO copywriting.

Quando parliamo di SEO parliamo di una serie di azioni e operazioni che possiamo svolgere per migliorare il nostro sito web e farlo risaltare agli occhi dei motori di ricerca come Google affinché il nostro sito possa essere mostrato tra i primi risultati di ricerca.

Non è un caso infatti se un sito web possa essere primo nella SERP o ultimo tra i suoi risultati, tutto dipende tanti fattori differenti che cooperano tra loro e che permettono agli algoritmi dei vari motori di ricerca di stabilire se il tuo sito web è affidabile e di interesse per gli utenti del mondo web.

Tutto avviene spontaneamente chi gestisce un sito web non può far altro che migliorare la propria pagina web.

La prima cosa che possiamo fare è quella di imparare a scrivere contenuti online seguendo le regole SEO.

In questo articolo andremo a spiegare brevemente come può e deve essere impostato un contenuto della pagina di un sito web utilizzando la struttura SEO e in particolar modo ci concentreremo su come devono essere utilizzati i vari tag.

Preparati perciò a scoprire le regole d’oro della scrittura online e ad imparare ad usare i tag h1 h2 e h3.

La scrittura online non ha niente a che vedere con la scrittura classica o creativa.

Il primo grande scoglio da abbattere è uno scoglio mentale.

La scrittura online è totalmente differente dalla scrittura classica, dalla scrittura creativa e dalla scrittura per articoli di giornale.

Se avete passato anni su anni a studiare giornalismo sappiate che se volete scrivere online dovete abbandonare ogni nozione imparata fino ad ora per la struttura e iniziare ad aprire la mente verso un metodo di scrittura alternativo.

Scrittura Per Il Web

Non sempre vi sembrerà che la scrittura così impostata abbia un valore, vi troverete a spezzare paragrafi troppo grandi, ad accorciare frasi e a formattare parti del testo tutte cose che nel giornalismo classico sono impensabili ma che per chi scrive in ottica SEO sono fondamentali.

La prima nozione da imparare è perciò che la scrittura online deve essere leggera, semplice e con paragrafi e frasi molto brevi. Tutto deve essere impostato per permettere al lettore di cogliere più informazioni possibili nel più breve tempo possibile.

Navigando nel web avrete notato che difficilmente i testi superano le 1500 parole e già questi sono una vera eccezione. Si punta infatti a testi di 500/1000 parole al massimo.

Questo non vale in quei casi in cui si voglia scrivere una guida completa ceh tratti a fondo un argomento specifico. Ad esempio la mia guida su come eseguire una analisi SEO supera di gran lunga le 1000 parole, ma risponde a tutte le domande che un utente può avere sull’argomento.

Una volta appreso questo cambiamento mentale è il momento di andare a scoprire a fondo la struttura SEO e soprattutto la struttura e l’impostazione dei vari tag.

Usare H1 H2 E H3 Per I Motori Di Ricerca

Cosa sono e come usare i tag header?

Se sei nuovo in questo campo probabilmente dovrai ancora capire cosa sono i tag e come usare i tag header.

I tag sono i titoli e i sottotitoli che troviamo all’interno di un testo.

Quando ci troviamo a scrivere contenuti online che siano per un articolo o che siano per una pagina web devi sapere che il testo è codificato attraverso l’HTML.

HTML è un linguaggio di formattazione che ci permette di sfruttare i tag per far risaltare le parti di testo che vogliamo evidenziare come titoli e sottotitoli. Si presenteranno nel testo formattato così:

<h1>Testo da evidenziare</h1>

Questi titoli dobbiamo imparare ad utilizzarli nel modo corretto così da facilitare all’utente la lettura e facilitare ai motori di ricerca l’indicizzazione del nostro testo.

Esistono altri tag oltre ai più conosciuti H1, H2 e H3, arrivano infatti ad H6 e troviamo perciò H4, H5 e H6. A noi interessa imparare come usare i tag H1, H2 e H3 che sono i più utilizzati.

Quando un motore di ricerca analizza il nostro testo non controlla solamente se il testo è strutturato correttamente ma analizza anche le parole che abbiamo utilizzato, per cogliere quelle chiave.

Ogni testo che viene prodotto in ottica SEO ha una parola chiave principale chiamata Keyword e altre parole chiavi secondarie ad accompagnare la precedente e che rafforzano l’argomento del testo.

Google analizzando il testo coglierà queste parole chiave e indicizzerà i nostri testi all’interno delle pagine dei risultati anche in base a queste.

Per facilitargli il lavoro possiamo scegliere di metterle in risalto formattando il testo e quindi utilizzando il grassetto, il corsivo e il sottolineato.

È importante però che le keywords inserite nel testo risultino sempre naturali e mai forzate, quindi scegliamo parole chiave che possiamo utilizzare nel nostro testo che ci permettono di acquisire valore anziché togliercelo.

All’interno dei vari tag andremo perciò ad inserire anche le parole chiave. Ecco perché è importante imparare ad utilizzare i tag H1, H2 e H3.

Scopriamo l’importanza del micro copywriting.

Prima di approfondire l’utilizzo dei vari tag fermiamoci un attimo a parlare del micro copywriting.

Quando senti parlare di micro copywriting si fa riferimento a piccole stringhe di testo che troviamo all’interno di un articolo. Ma non è tutto, perché queste brevi frasi possono anche essere usate accanto alle icone social sul tuo sito WordPress.

O ancora per accompagnare un post che rimandi a un articolo sul tuo blog. Spesso, allorché non sia tu ad occuparti di creare i contenuti per il tuo blog e per i social, saranno figure come il Social Media Manager a scrivere questi copy.

Tornando a quelli che puoi usare all’interno degli articoli, questi micro copy sono essenziali e devono essere inseriti perché fanno la differenza in termini di visite ed esperienza degli utenti che navigano sul tuo sito web.

L’utente deve avere la possibilità di capire da subito di cosa tratta il tuo testo, quindi prima di iniziarlo utilizza poche parole semplici e intuitive in cui spieghi chiaramente di cosa parlerai nell’articolo.

Perciò sarà necessario imparare ad utilizzare a tuo vantaggio tutte queste piccole stringhe di testo per attrarre e coinvolgere il lettore.

Dovrai perciò utilizzare il titolo per attrarre i tuoi lettori e portarli sul tuo sito web, hanno infatti proprio con il titolo il primo impatto al tuo sito.

Dopo di che fornisci più intestazioni possibili (sottotitoli), chiare e precise per permettere ai tuoi utenti di capire di cosa tratta il tuo testo e di fare un riassunto mentale dell’argomento.

In questo modo potrà capire se è di suo interesse o se ha un’interesse solamente verso alcuni paragrafi. Il tutto si rivelerà molto utile perchè i tuoi utenti non scapperanno dal sito ma resteranno perchè interessati all’argomento.

Non ti troverai perciò ad imbatterti nella problematica che riscontrano moltissimi possessori di siti web, ossia utenti che abbandonano velocemente il sito perché non chiaro o perché l’argomento non è di loro interesse. Avrai interazioni continue e con utenti realmente interessati ai tuoi contenuti.

Che cos’è un tag H1?

Il tag H1 è il titolo principale di un testo, si differenzia dal testo perchè lo vedremo apparire non solo in capo alla pagina ma anche di una grandezza superiore rispetto a tutto il resto.

Solitamente però, soprattutto quando utilizziamo WordPress, non siamo noi a scegliere se il title vada in H1 oppure no. Sono infatti impostazioni predefinite del tema che scegliamo di avere sulla nostra pagina.

Ecco perché è importante che prima di iniziare a utilizzare un tema lo studiamo a fondo per capirne le sue caratteristiche.

Dovrai infatti sceglierlo con attenzione valutando un prodotto che seguaz le regole SEO e che ti permetta di massimizzare le prestazioni del tuo sito WordPress.

Quando scegli un tema devi sempre controllare l’impatto che questo avrà sulle prestazioni e sul SEO.

Come scoprire se il tuo sito utilizza il Tag H1

Per capire se il tuo sito web utilizza il Tag H1 dovrai seguire questa procedura:

  • Apri il tuo sito web nel tuo browser.
  • Clicca sulla pagina con il tasto destro e seleziona visualizza sorgente, noterai l’apertura di una pagina scritta in codice HTML.
  • Spingi sulla tua tastiera contemporaneamente i tasti CTRL+F (CMD+f su Mac) che ti apriranno la sezione trova.
  • All’interno del box digita <h1

Qualora fosse presente te indicherà le stringhe di testo dove è situato. Puoi ripetere questa operazione anche per cercare altri tag.

Scopri Se Il Tuo Sito Utilizza H1

Quali sono le differenze tra h1 e title

Di grande importanza è capire le differenze che si evidenziano tra il tag H1 e il tag title che sono due tra i principali tag presenti in un testo. Vediamo quali differenze possiamo evidenziare:

  • Il tag title è mostrato all’interno della SERP come intestazione principale di una pagina o di un articolo.
  • La meta title non è mostrata nel corpo della pagina ma invece la troviamo nella SERP.
  • Il tag H1 è il titolo che è mostrato agli utenti che navigano nella nostra pagina o nell’articolo.
  • Per gli algoritmi dei motori di ricerca il tag title indica il contenuto della pagina o del testo è perciò molto importante.

In poche parole il tag title è il titolo della nostra pagina o del nostro testo che è mostrato all’interno di una SERP dai motori di ricerca.

Possiamo definirlo il nostro biglietto da visita con cui gli utenti entrano in contatto immediatamente e dal quale percepiscono se siamo in grado di rispondere alla loro domanda.

La SERP (Search engine results pages) è infatti, per chi non lo sapesse, una pagina generata dai motori di ricerca per rispondere alla query di un utente.

All’interno di una SERP ci saranno tantissimi risultati in grado di rispondere alla domanda effettuata dall’utente che poi sceglierà quale testo aprire anche grazie al tag title.

Generalmente in WordPress il tag title è generato automaticamente dal sistema, ma possiamo intervenire praticamente se scegliamo di utilizzare un plugin come RankMath o Yoast SEO.

Grazie a uno di questi plugin possiamo modificare il Tag Title, scegliere se renderlo uguale al tag H1 o se dargli un altro taglio. Grazie sempre a questi plugin possiamo modificare la meta description ossia la descrizione del nostro testo.

Possiamo perciò andare ad aggiustarle per renderle perfettamente ottimizzate per i motori di ricerca. Infatti è necessario che rispettino determinate lunghezze e che siano attrattivi per l’utente.

Differenze Tra H1 E Tag Title
Differenza tra tag H1 e tag title

Perché il tag h1 è importante

Il Tag H1 non deve mai essere sottovalutato è infatti importantissimo sia per i motori di ricerca che per gli utenti.

Grazie al tag H1 i vari motori di ricerca possono comprendere fin da subito l’argomento del nostro testo ed indicizzarlo nelle varie SERP inerenti.

Ecco perché quando lo scriverai farai particolare attenzione a realizzarne uno ad hoc che possa essere uno degli strumenti da sfruttare per essere indicizzato.

Abbiamo anche detto però che sono importanti anche per gli utenti. Sono infatti quell’elemento che migliora l’esperienza di un utente che non perde tempo nella lettura di un articolo che non risponde alle sue domande.

Infatti più il tag H1 sarà specifico, chiaro e semplice più gli utenti avranno chiaro l’argomento trattato ed apriranno la pagina solo ed esclusivamente quando sono interessati al tuo contenuto.

Come usare il tag h1

Come abbiamo già anticipato molto spesso il Tag H1 ed il Tag Title coincidono per impostazioni interne dei motori di ricerca. Ma possiamo fare in modo che si differenziano quando ci occorre per migliorare la strategia SEO o rendere ancora più chiaro agli utenti l’argomento trattato.

Si andranno perciò a scegliere due stringhe di testo diverse ma al tempo stesso inerenti, perché l’argomento non cambia ma cambia il numero di informazioni che vogliamo dare nel titolo.

Quando parliamo dei tag interni al testo il primo tag in cui ci capiterà di imbatterci è sicuramente il tag H1 per pagina. I titoli H1 sono quelli che identificano il titolo di un testo. È perciò il principale tag ed il più importante che viene mostrato subito all’utente.

Dovremo utilizzarlo obbligatoriamente ed in genere è già il CMS che ce lo imposta. Possiamo utilizzarlo un’unica volta per ogni pagina o testo.

Come ho già detto in un precedente paragrafo con il plugin RankMath o Yoast SEO possiamo modificarlo e renderlo diverso dal Tag Title.

Il titolo dovrà perciò essere corto ma non troppo, spiegare l’argomento del testo e contenere la keyword principale dobbiamo perciò ottimizzare il tag H1.

In tutto questo dovrà anche risultare attrattivo per i nostri lettori affinché ci clicchino per leggere l’intero articolo. Nonostante sia il più importante non è possibile però usare solo tag H1.

Ti ricordo che il tag H1 non è utilizzato solo per gli articoli ma anche per i titoli delle pagine. Scopriamo nelle prossime righe alcune linee guida da seguire per il tag H1.

Perche Il Tag H1 E Importante

Non troppe parole

Scrivi delle intestazioni che non siano troppo lunghe e che siano precise. Un fattore molto importante è fornire all’utente e al motore di ricerca una piccola stringa di testo leggibile, comprensibile e semplice.

Nella stringa di testo dovrà essere chiaro l’argomento trattato. Usa queste linee guida per tutte le intestazioni del tuo testo, anche se differenti dall’H1.

Assicurati perciò che il testo scelto sia visibile per intero, se lo scriverai troppo lungo non verrà mai mostrato tutto dal motore di ricerca ma apparirà nelle varie SERP con una serie di puntini di sospensione.

Le keywords

Abbiamo anticipato l’importanza di integrare nel testo delle keywords o parole chiave.

Quando scriviamo un articolo dobbiamo evidenziarne almeno una che sarà la principale che il motore di ricerca utilizzerà per capire l’argomento che stai trattando.

Se hai scaricato RankMath o Yoast SEO dovrai andare a compilare la parte SEO e compilare nel box la parte relativa alla parola chiave. Questa keyword può essere di una o più parole a seconda della strategia che stai utilizzando e a seconda della popolarità del tuo sito.

Se è un sito giovane è consigliabile utilizzare keywords dal taglio lungo per potersi indicizzare nelle SERP più facilmente se invece hai un sito popolare puoi puntare anche a keywords secche che sono più competitive.

Quindi per ricapitolare la keyword sarà una parola o più che riassumono l’argomento del testo. Dovrai inserire all’interno dei vari tag e delle intestazioni anche la keyword almeno la principale per rendere ancora più indicizzabile il tuo sito web.

Verifica che il tuo H1 sia visibile

Molti temi tendono a nascondere il tag H1 agli utenti. Dovrai perciò assicurarti che i tuoi tag H1 siano visibili a tutti.

Come ti abbiamo spiegato prima puoi verificare la presenza di un tag utilizzando la visualizzazione della sorgente.

In ogni caso assicurati che il tuo H1 sia ben visibile e quindi rendilo più grande rispetto al resto del testo e se vuoi utilizza anche il grassetto. In questo modo gli utenti lo visualizzeranno immediatamente.

Coerenza nell’utilizzo del tag H1

Utilizza il tag H1 con coerenza, ti abbiamo detto che è importante utilizzarlo per massimizzare l’esperienza dell’utente. Quindi utilizza un tag che sia sempre inerente all’argomento trattato, al contrario non solo l’utente abbandonerà il tuo sito ma la scarsa permanenza degli utenti sul tuo sito web andrà ad influenzare la tua autorità agli occhi dei motori di ricerca.

Utilizza i tag con la giusta gerarchia

Abbiamo parlato dell’esistenza di vari tag, dovrai utilizzarli all’interno del tuo contenuto utilizzando l’ordine gerarchico. Quindi partirai con l’utilizzo dell’H1, poi passerai agli H2 e infine utilizzerai H3, e tutti gli altri.

WordPress e l’utilizzo dei tag

WordPress ci da un grande aiuto nell’identificazione dei vari tag, ci fornisce all’interno dell’editor la possibilità di scegliere il tipo di tag che vogliamo utilizzare.

Lo fa poi risaltare di più o di meno rispetto alla sua posizione nella gerarchia, ed in ogni caso lo rende totalmente diverso dal resto del testo.

Come ottimizzare i tag header

Il secondo tag che incontriamo è il tag H2. Questo tag viene solitamente inserito o subito dopo il tag H1 o dopo un breve paragrafo iniziale.

Questo sottotitolo dovrà contenere le 5 W ossia Who? What? When? Where? Why? In italiano: Chi? Che cosa? Quando? Dove? Perché?

Sarà composto da una o due frasi e andrà a riassumere l’intero argomento trattato nel nostro testo. In questo modo il lettore avrà un primo impatto con il nostro contenuto e potrà decidere fin da qui se gli potrà essere di aiuto oppure no.

Deve essere perciò attrattivo ed interessante, a noi interessa che il nostro lettore legga l’intero articolo. Più un utente rimane all’interno del nostro sito e più Google considererà il nostro sito di interesse e di rilevanza, automaticamente i nostri testi saranno più alti all’interno della SERP così che più utenti possano fruire le informazioni interessanti che abbiamo dato finora.

Il tag H2 può anche essere utilizzato per specificare i sottotitoli delle pagine e per rimarcare l’argomento trattato in un testo. Generalmente se ne utilizza uno soltanto, ma c’è chi invece preferisce utilizzarne più di uno.

Ultimo ma non meno importate è il Tag h3

Il tag H3 è quello che ci capiterà di utilizzare maggiormente. Questo particolare sottotitolo ha una funzione importantissima. Ci permette infatti di dare un titolo ad ogni paragrafo così che il nostro utente possa leggere solo i paragrafi di suo interesse.

È possibile infatti che un utente sia alla ricerca di un’informazione ben precisa, grazie ai tag H3 potrà raggiungerla velocemente. Devono essere perciò esaustivi. Il tag H3 va utilizzato ogni circa 150 parole, infatti i paragrafi più lunghi sono considerati dannevoli per un sito web. Possiamo utilizzarne quanti ne vogliamo senza limiti.

Tutti gli altri tag?

In capo a questo articolo ti abbiamo parlato anche dell’esistenza di tanti altri tag. In particolare H4, H5 e H6. Questi tag sono utilizzati per informazioni aggiuntive, note, approfondimenti e copyright.

Come scegliere gli argomenti dei paragrafi?

Quando ti trovi a scrivere un testo devi sempre tenere a mente ciò che desiderano gli utenti. I tuoi contenuti devono risultare di interesse e devono rispondere alle esigenze di un lettore.

Proprio per questo quando scegliamo di realizzare un testo dobbiamo informarci cosa interessa agli utenti. Per farlo possiamo utilizzare vari strumenti che ci sono messi a disposizione e che ci permettono di evidenziare tutte le ricerche correlate all’argomento del nostro articolo.

Ad esempio utilizzando Seozoom, Semrush, Ubersuggest ed altri avrai modo di scoprire tutte le ricerche effettuate dagli utenti su un determinato argomento e creare perciò un articolo di testo che sia in grado di rispondere alle loro ricerche.

Come Scegliere Gli Argomenti

Ecco perchè dietro ad un blog o ad un sito c’è sempre un lavoro molto approfondito e legato alla SEO. Dovrai fare perciò un’analisi approfondita sulle keywords di tuo interesse, realizzare un’analisi che evidenzi quali sono le ricerche correlate a quella keyword specifica e studiare la realizzazione di un testo che sappia fornire all’utente tutto ciò di cui ha bisogno.

Per concludere su come usare i tag h1 h2 e h3

L’utilizzo di questi particolari titoli e sottotitoli risulta essere fondamentale per la corretta fruibilità del nostro articolo online e per l’ottimizzazione SEO.

Non dobbiamo perciò in alcun modo sottovalutarli ed è per questo che ogni CMS ci offre la possibilità di inserirli manualmente oppure utilizzando la scrittura in HTML.

Tra tutti i CMS il più utilizzato, WordPress, ci offre la possibilità di scaricare sul nostro sito web il Plugin Rank Math o Yoast SEO che ci permette di individuare i punti di forza e i punti di debolezza di un nostro articolo secondo le regole SEO.

Sempre questo plugin sarà pronto a fornirci vari consigli da seguire per migliorare la scrittura di un articolo prima della sua pubblicazione e realizzare così un perfetto articolo scritto in ottica SEO.

Oltre ad aiutarci a individuare la densità delle parole chiave, Yoast SEO ci permette di concentrarci sulla leggibilità del testo. Queste indicazioni ci aiutano a usare frasi e paragrafi brevi e ci danno anche un vero e proprio punteggio di leggibilità basandosi sull’indice Flesch Reading Ease.

Un articolo però, come ogni pagina, per essere valido non deve infatti seguire unicamente la struttura SEO ma deve anche essere originale, non copiato e d’interesse per gli utenti.

Più un articolo rispetterà questi criteri più Google lo premierà facendolo salire all’interno della SERP e permettendogli così di risaltare rispetto a tutti gli altri siti web che propongono lo stesso argomento.

Assicurati perciò che il tuo sito web abbia sfruttato al meglio tutti i tag, per facilitarti in questo compito puoi sfruttare Screaming Frog che ti evidenzierà tutti i testi e le pagine in cui non è presente tag H1 ma anche quelli in cui compaiono più volte oppure presentano errori. Come puoi immaginare è uno strumento importantissimo da sfruttare.

Io ti ho fornito le mio indicazioni, mostrandoti il percorso che negli anni abbiamo realizzato per i nostri siti web. Quale sono invece le tue idee? Come realizzi i tuoi testi? E come utilizzi i tuoi tag? Fammelo sapere con un commento.


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