Vuoi sapere cos’è una sitemap, a cosa serve e se è necessario averla sul tuo sito? In questo articolo scopriremo che tipi di sitemap esistono, qual è la loro importanza per la SEO e come vengono usate dai motori di ricerca.
Scopriremo anche come fare a creare una sitemap per il tuo sito con diversi sistemi e come comunicarla ai motori di ricerca, soprattutto ora che uno dei sistemi che veniva usato per inviare la sitemap (il ping) sarà presto non più disponibile.
Table of Contents
Cos’è una sitemap
La sitemap di un sito web è un file all’interno del quale vengono elencate le informazioni sulle pagine del sito e sugli altri file multimediali. Questo elenco è strutturato in modo da fornire anche informazioni sui collegamenti tra le pagine e i file.
Oltre a contenere l’organizzazione di questi elementi, la sitemap include anche altri dati sulle pagine. Ad esempio la data in cui sono avvenute le ultime modifiche, gli elementi multimediali presenti all’interno della pagina e, qualora fossero presenti, informazioni sulle versioni in varie lingue.
In realtà per gli elementi multimediali ci possono essere anche sitemap separate dedicate proprio ai video e alle immagini, ma vedremo più avanti in cosa consistono.
Adesso cerchiamo di capire qual è l’utilità di questa mappa all’interno di un sito.
A cosa serve la sitemap
Le sitemap vengono utilizzate da Google e dagli altri motori di ricerca per analizzare un sito web. Ogni motore di ricerca possiede dei crawler, talvolta definiti anche spider o robot, ovvero dei programmi che hanno il compito di scansionare i contenuti presenti all’interno dei siti.
In assenza di una sitemap le scansioni avvengono ugualmente, ma per il bot diventa più difficile svolgere il suo lavoro. La sitemap, quindi, è come se fosse una vera e propria mappa che guida il programma tra le pagine del sito e tra i file.
Prova a pensare al tuo sito come ad un edificio, in cui ogni pagina rappresenta una stanza. Ognuna è collegata ad una o più altre stanze, proprio come accade alle pagine attraverso i link. Per un sito di piccole dimensioni, con pochi collegamenti, non sarà difficile per il bot orientarsi.
Quando invece il sito è più complesso, è come se il crawler si trovasse davanti ad un labirinto: senza una mappa rischierebbe di non raggiungere mai alcune pagine o alcuni file. Ciò significa che alcune sezioni del tuo sito rischierebbero di essere escluse e, di conseguenza, di non essere indicizzate.
Attenzione a non confondere una sitemap con il menu di navigazione di un sito web: la prima ha la funzione di aiutare i motori di ricerca a comprendere e organizzare i contenuti di un sito, mentre il menu guida l’utente nella fruizione delle pagine di principale interesse per le sue esigenze d’uso.
L’importanza della Sitemap per Google e per la SEO
La presenza di una mappa del sito permette ai bot di Google di ricavare informazioni importanti dalle singole pagine al suo interno. In questo modo quando il crawler esegue la scansione del sito non rischia di saltare le pagine o altri contenuti importanti.
È bene però sottolineare che la presenza di una sitemap non garantisce in termini assoluti l’indicizzazione di un sito WordPress. Bisogna, infatti, tenere conto che non si conoscono tutti i retroscena sui meccanismi di azione dei motori di ricerca.
Ciò che è certo è che la sua presenza all’interno di un sito, può soltanto portare dei vantaggi. Magari non si tradurrà immediatamente in risultati tangibili, ma non sarà mai uno svantaggio per il posizionamento.
Come nascono le sitemap
Il primo approccio di Google alla creazione delle sitemap è iniziato nel 2005. Nel giro di un anno è stato sviluppato un vero e proprio protocollo ad esse dedicato che è stato rilasciato con la licenza Attribution-ShareAlike Creative Commons License.
Il protocollo non è stato adottato solo da Google, ma anche da Microsoft e Yahoo!. Successivamente, nel 2007 anche Ask ha aderito a questo standard.
Sitemap: i formati
Le sitemap utilizzano principalmente due formati. Ci sono le Sitemap HTML e quelle XML. Nella maggior parte dei casi oggi viene data maggiore importanza alle Sitemap XML.
Questo accade perché l’XML è il formato utilizzato appositamente per creare delle mappe leggibili da parte dei crawler. Non a caso, l’XML è il formato che viene impiegato nel protocollo adottato dai motori di ricerca.
Il formato HTML, invece, si utilizza perlopiù per rendere più agevole la navigazione lato utente. La presenza di una mappa, infatti, non serve soltanto ai motori di ricerca, ma ha anche un’utilità per i visitatori del sito.
Siti in cui la sitemap non può mancare
Tutti i siti nati da poco e con un traffico ancora ridotto dovrebbero avere una sitemap. Come ti ho spiegato la sua sola presenza non ti assicura che il tuo sito verrà indicizzato. Ma in sua assenza i contenuti potrebbero non essere presi nemmeno in considerazione dal crawler.
Ci sono anche altri situazioni in cui la mappa del sito è indispensabile, ad esempio nei siti con numerose pagine. In questo caso, infatti, sia le pagine recenti che quelle aggiornate potrebbero passare inosservate ai motori di ricerca.
Una sitemap torna utile anche quando all’interno del sito ci sono pochi collegamenti interni. Infatti con questo tipo di mappa ti assicuri che nessuna pagina venga tralasciata, anche se ha pochi o nessun collegamento con il resto del tuo sito.
Si consiglia di usare la sitemap anche nei siti con molti contenuti multimediali. Quindi se hai tante immagini e/o video nel tuo sito ti conviene utilizzarla. Questo a patto che tu voglia che questi file vengano inclusi nei risultati di ricerca, se così non fosse puoi anche evitare di usarla.
Per finire, Google suggerisce di usarla anche se hai un sito che compare tra i risultati di ricerca in Google News. Vedremo più avanti quali sono le informazioni importanti da inserire per un sito di notizie.
Siti che possono fare a meno della sitemap
In alcune circostanze non è necessario usare una sitemap, ad esempio se il sito è piuttosto piccolo, oppure se i collegamenti interni sono sufficienti.
Ci sono poi dei casi particolari, se il tuo sito è ospitato su Blogger o Google Sites, è probabile che questo file venga creato in automatico. In questi casi, quindi, non sarà necessario creare un altro.
Come creare una sitemap: cenni preliminari
La sitemap di un sito può essere creata in diversi modi. Prima di capire come creare una sitemap dovresti avere chiaro in mente quali sono le pagine del tuo sito che devono essere indicizzate, in modo da sapere quali URL inserire.
Dopo aver individuato le pagine che ti interessano puoi scegliere come procedere. Volendo puoi anche creare una mappa del sito manualmente con un semplice file di testo.
L’opzione più rapida, però, è quella di creare il file in automatico, anche in questo caso hai diverse alternative. Potresti usare un generatore di sitemap o degli strumenti specifici per i singoli CMS.
Ad esempio se hai un sito con PrestaShop puoi utilizzare il modulo Google Sitemap che ti permette di creare una sitemap XML per il tuo sito. Allo stesso modo anche per Drupal esiste un modulo aggiuntivo che genera in automatico la mappa del sito.
Magento ti permette di creare la sitemap direttamente dall’area di amministrazione del sito, in questo caso non dovrai utilizzare nessuna estensione esterna come abbiamo visto tra i suggerimenti per migliorare la SEO di Magento.Se usi WordPress ci sono dei plugin che ti permettono di creare la sitemap rapidamente, come ti mostrerò più avanti in questa guida.
Oltre agli strumenti dei singoli CMS puoi anche utilizzare altri metodi per creare una mappa del sito, vediamo come creare una sitemap XML e come crearne una a partire da un comune file di testo.
Creare una sitemap XML con un generatore
Se hai un sito complesso con centinaia di URL è impensabile raggruppare a mano gli indirizzi. Per questo esistono degli strumenti che ti permettono di acquisire direttamente gli indirizzi dal tuo sito.
Si tratta dei generatori automatici a cui facevo cenno prima. Uno di questi è SEO Spider di ScreamingFrog che ti permette di generare una sitemap XML.
Questo strumento è gratuito se il tuo sito ha meno di 500 URL, altrimenti per poterlo utilizzare avrai bisogno di acquistare una licenza annuale.
Il suo utilizzo è estremamente semplice: dovrai scaricare il programma sul tuo computer, avviarlo e poi inserire l’indirizzo del tuo sito e fare click su Start per avviare la scansione.
Non appena la scansione sarà completata, tutte le pagine del tuo sito verranno raccolte e potrai generare il file XML.
Clicca sul menu Sitemaps e poi su XML Sitemap per aprire le impostazioni.
Da qui potrai scegliere le pagine che devono essere incluse all’interno della mappa. Puoi anche lasciare le impostazioni predefinite se non hai esigenze particolari.
In questo caso alcuni indirizzi verranno esclusi in automatico, come le pagine contrassegnate come noindex ovvero per non essere incluse nell’indicizzazione.
Dopo aver ottenuto il tuo elenco puoi ulteriormente modificarlo, per farlo ti basterà selezionare gli URL da escludere e rimuoverli dalla lista, come vedi nella schermata qui di seguito:
Prima di generare il file della mappa del sito puoi anche scegliere di impostare altri parametri, come la data di modifica scegliendo se usare una data predefinita o se prelevarla dal server.
Puoi anche impostare una priorità agli URL. Anche questo è un parametro opzionale che puoi inserire nelle sitemap XML, sia che tu decida di crearla manualmente che utilizzando un generatore automatico.
Tieni presente che Google non considera la priorità.
La priorità è indicata con un valore che va da 0.0 fino a 1.0. Come impostazione predefinita viene assegnata una priorità più alta alle pagine di partenza, come la home, e man mano una priorità decrescente in base alla profondità della pagina, in pratica tenendo conto della distanza dalla homepage.
Volendo puoi anche modificare questi valori o scegliere di non inserire la priorità, ti basta deselezionare la casella accanto a Include priority tag.
La priorità, quindi, ti permette di segnalare ai motori di ricerca le pagine che tu ritieni siano le più importanti del sito. Tuttavia, questo parametro non ha un impatto sul posizionamento, perlomeno non in modo diretto.
La priorità potrebbe essere tenuta in considerazione dai motori di ricerca nella scelta di selezionare una pagina rispetto ad un’altra, ma solo se si tratta di pagine dello stesso sito. Per questo se scegli di usare questo parametro, fallo con una certa logica.
Ad esempio non avrebbe senso assegnare una priorità elevata a tutte le pagine, perché sarebbe come non assegnarla proprio. Quello che puoi fare è sfruttare il parametro proprio per quei contenuti che reputi davvero importanti.
Quando sei soddisfatto delle impostazioni che hai selezionato puoi cliccare su Export per esportare il file.
Comparirà, quindi, una finestra che ti permetterà di scegliere dove salvare il file sul tuo computer, clicca su Salva e avrai creato la tua mappa nel formato XML.
Ecco un esempio di Sitemap XML generata con Screaming Frog:
<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<urlset xmlns="http://www.sitemaps.org/schemas/sitemap/0.9">
<url>
<loc>http://www.ilmiosito.it/</loc>
<lastmod>2021-02-04</lastmod>
<priority>1.0</priority>
</url>
<url>
<loc>http://www.ilmiosito.it/pagina1.html</loc>
<lastmod>2021-02-04</lastmod>
<priority>0.5</priority>
</url>
</urlset>
Dopo aver creato la sitemap dovrai caricare il file sul tuo sito e poi comunicare la sua posizione ai motori di ricerca. Vedremo nei capitoli successivi di questa guida come fare, prima però vediamo un altro metodo per creare una sitemap utilizzando un file di testo.
Creare una sitemap manualmente
La sitemap del tuo sito può essere un semplice file di testo. In questo caso ti basta inserire gli URL delle pagine del tuo sito, un indirizzo per ogni riga.
Nel file di testo, rispetto alle sitemap XML saranno, quindi, presenti meno informazioni. In questo caso, infatti, ciò che comunicherai al crawler sarà soltanto una lista degli indirizzi dei contenuti del tuo sito.
Per creare una sitemap con un file di testo ti basta inserire semplicemente gli URL, devi però seguire alcune accortezze affinché il file sia leggibile.
Nel file che andrai a creare dovrai inserire soltanto l’elenco di tutti gli URL che vuoi includere, senza altre informazioni. Gli indirizzi che inserisci devono essere completi e quindi essere in questo formato: http://www.sitoesempio.it/ o https://www.sitoesempio.it/
Non dimenticare di inserire http / https prima dell’indirizzo e ricordati di inserire una sola versione, anche se sul tuo sito ha entrambe le versioni http e https degli URL.
Il file che crei non deve superare i 50 MB e puoi inserire al massimo 50 mila URL, se hai bisogno di inserirne di più dovrai creare più di un file. Se hai bisogno di creare più di un file dovrai raggrupparli poi in un unico file, ovvero l’indice sitemap.
Quando andrai a inviare la tua mappa ai motori di ricerca ti basterà inviare soltanto il file con l’indice.
Se, invece, hai bisogno di ridurre la dimensione puoi comprimere il file di testo prima di caricarlo, in modo da mantenerti nel limite dei 50 MB. Per la compressione puoi usare gzip.
Dopo aver completato il tuo elenco dovrai salvare il file usando la codifica UTF-8. Puoi creare il file con blocco note di Windows e scegliere la codifica da usare dalle opzioni durante il salvataggio del file come vedi in questa schermata.
Il nome del file è a tua scelta, puoi anche essere semplicemente sitemap.txt. Dopo aver creato il file dovrai caricarlo sul sito per permettere ai motori di ricerca di accedervi, vediamo come fare.
Dove inserire la sitemap
Ora che hai creato la tua sitemap è arrivato il momento di caricarla sul server che ospita il tuo sito. Potresti caricarla direttamente nella cartella principale, l’importante è che sia in una cartella di livello superiore rispetto agli URL che hai inserito al suo interno.
Per caricare il file sul tuo sito puoi utilizzare un client FTP come Filezilla che ti permette di fare l’upload dei file presenti sul tuo PC. Se non sai come usarlo puoi controllare la nostra guida a Filezilla per sapere come connetterti al tuo sito e caricarvi dei file.
In alternativa per caricare il file puoi anche usare il gestore dei file del pannello del tuo hosting. Se hai un piano con SupportHost come un hosting WordPress o un hosting condiviso puoi usare il file manager di cPanel.
Come creare una sitemap con WordPress
Se hai un sito con WordPress e non vuoi creare la mappa del tuo sito usando programmi di terze parti puoi avvalerti di un plugin.
In questo modo puoi creare una sitemap facilmente facendola creare direttamente dal plugin. Alla fine non ti resterà che comunicare la sua posizione ai motori di ricerca.
Ti mostro due plugin che puoi usare per creare la sitemap di un sito WordPress: Yoast SEO e Rank Math.
In questo articolo vedremo come usare questi due plugin in maniera semplice per creare le sitemap con le impostazioni di base. Se vuoi sapere come modificare le impostazioni delle sitemap per esempio per escludere determinate pagine, leggi la nostra guida su come creare le sitemap su WordPress.
Creare sitemap con Yoast SEO
Uno dei plugin che puoi usare è Yoast SEO, sicuramente ti sarà già capitato di sentirlo nominare o può darsi che tu lo utilizzi già per migliorare il posizionamento dei tuoi articoli.
Ma forse non sai che Yoast SEO ti permette anche di creare la mappa del sito. Ti basterà installare il plugin, attivarlo e poi andare su Yoast SEO > Impostazioni. Da qui alla sezione “API” vedremo “Sitemap XML” e potremo verificare se l’impostazione è attiva.
Facendo click sul pulsante “Visualizza la sitemap XML” evidenziato nella schermata qui sopra, potremo vedere la sitemap creata da Yoast.
In questo modo conoscerai anche l’URL della tua mappa e potrai annotarlo per poi inviarlo ai motori di ricerca.
Creare sitemap con Rank Math SEO
Un altro plugin che puoi usare per creare la mappa del tuo sito è Rank Math SEO, anche in questo caso si tratta di un plugin pensato per ottimizzare i contenuti del tuo sito per i motori di ricerca.
Dopo aver installato e attivato il plugin ti basta fare click sulla dashboard per accedere a tutte le opzioni. Quella che ci interessa è Sitemap puoi attivarla e gestirne le opzioni facendo click su Settings.
Dalle impostazioni puoi scegliere se includere anche le immagini, inoltre qui trovi anche l’URL della mappa.
Ora che hai l’indirizzo della tua mappa vediamo come inviarla per renderla disponibile ai crawler. I metodi che descriverò sono validi indipendentemente da come hai creato la mappa del sito.
Come inviare la sitemap
A questo punto devi far sì che la sitemap del tuo sito venga inviata ai motori di ricerca.
In linea di massima i motori di ricerca sono in grado di individuare da soli la mappa del sito, ma come spieghiamo anche nel nostro articolo su come eseguire un’analisi SEO del sito è sempre meglio segnalare la mappa.
Puoi procedere in diversi modi, vediamoli uno ad uno.
Inviare la sitemap attraverso i tool dei motori di ricerca
Il metodo più semplice è comunicare la sitemap in maniera diretta ai motori di ricerca tramite la Search Console e gli strumenti analoghi.
Se è la prima volta che accedi alla Google Search Console, la prima cosa che dovrai fare è aggiungere e verificare la proprietà del sito (puoi seguire la guida linkata qui sopra se non sai come procedere). Dopodiché dal rapporto Sitemap dovrai inserire l’URL corrispondente alla mappa del tuo sito e inviarla come vedi nella schermata qui sotto.
Su Bing dovrai effettuare l’accesso ai Webmaster Tools. In questo caso, se hai già verificato il sito con la Search Console non dovrai effettuare di nuovo la verifica ma puoi procedere in un modo più rapido.
Accedi ai Webmaster Tools di Bing e clicca su aggiungi sito. Tra i metodi per aggiungere il sito vedrai “Importa siti da Google Search Console” e dovrai cliccare su Importa.
Nella schermata successiva ti vengono indicati i dati che saranno importati, clicca su Continua per procedere. Accedi con il tuo account Google con cui ti sei registrato alla Search Console e consenti l’accesso a Bing.
A questo punto vedrai la lista dei siti aggiunti nella Search Console e potrai scegliere se importarli tutti o solo alcuni. Clicca su Importa per confermare.
Per finire un messaggio ti avviserà che il sito è stato aggiunto al tuo profilo.
Ora che hai aggiunto il sito puoi vedere sulla sinistra la voce relativa a Mappe dei siti. Da questa sezione potrai inviare la sitemap inserendo l’indirizzo e facendo click su Invia, come vedi qui:
Inserire la sitemap nel file robots.txt
In alternativa puoi inserire l’indirizzo della sitemap nel file robots.txt del tuo sito. Ti basta inserire una riga di testo come questa qui:
Sitemap: http://miosito.it/sitemap.xml
Il punto del file in cui inserisci questa riga non è significativo, per cui ti basta scriverla dove preferisci. Se hai creato più di un file con la mappa dovrai inserirli tutti, uno per riga, sempre nello stesso formato.
Inviare sitemap con una richiesta HTTP
Un altro modo possibile per inviare la sitemap e renderla così disponibile ai motori di ricerca è quello di utilizzare le richieste HTTP. Attraverso il protocollo HTTP è infatti possibile inviare e ricevere dati.
Tutto quello che devi fare in questo caso è inviare un ping, ovvero una richiesta al motore di ricerca. Per esempio con Google ti basterà inviare una richiesta GET di questo tipo:
http://www.google.com/ping?sitemap=http://miosito.it/sitemap.xml
Dovrai inserire al posto di http://miosito.it/sitemap.xml il percorso che corrisponde alla sitemap del tuo sito. Naturalmente questo metodo è valido anche con altri motori di ricerca, ti basta sostituire nell’indirizzo quello del motore di ricerca a cui vuoi inviare la mappa del sito.
Se la richiesta è andata a buon fine riceverai un codice HTTP 200, se invece in risposta visualizzi qualche errore dovrai riprovare a inviare di nuovo il ping.
Nota importante: questo metodo verrà presto deprecato.
Il 26 giugno 2023 Google ha annunciato che da qui a 6 mesi non sarà più possibile inviare la sitemap tramite ping. Il motivo è dovuto al fatto che questo metodo viene usato perlopiù per spam.
Tra circa sei mesi, quindi, inviare la richiesta GET come nell’esempio riportato qui restituirà un codice di stato 404 a indicare che questo metodo non è più valido.
Per inviare la sitemap a Google bisognerà quindi utilizzare gli altri metodi che abbiamo visto in questa guida come l’invio tramite Search Console o l’inserimento nel file robots.txt.
Con quest’ultimo annuncio, Google avvisa anche di fare attenzione all’utilizzo dell’elemento lastmod
e di utilizzarlo solo quando vengono effettuate modifiche realmente significative.
Ribadisce inoltre che changefreq
e priority
non vengono presi in considerazione.
Verificare di aver inviato correttamente la sitemap
Ricordati che i motori di ricerca vanno a ricontrollare la mappa del sito ogni volta che eseguono una scansione.
Nel caso in cui dovessi aggiornare la sitemap o cambiarla è utile comunicare al motore di ricerca che ci sono stati dei cambiamenti, puoi farlo attraverso una richiesta HTTP. Tieni presente che a breve questo metodo sarà deprecato, per cui per aggiornare la sitemap potresti doverla inviare nuovamente dalla Search Console.
Ad esempio potrebbe essere utile inviare la nuova sitemap se hai deciso di cambiare dominio WordPress. Non è, invece, necessario inviare più volte la richiesta se non hai aggiornato la mappa.
Se vuoi verificare di essere riuscito a inviare correttamente la mappa del sito puoi farlo accedendo agli strumenti dei singoli motori di ricerca. Su Google ti basta verificare il Rapporto Sitemap, alla voce Stato comparirà un valore in base alle condizioni della sitemap.
Se l’invio è stato portato a termine senza problemi e non ci sono errori nella sitemap, alla voce Stato vedrai scritto Riuscita, come in questa schermata:
Nel rapporto puoi anche verificare il numero di URL presenti al suo interno.
In alcuni casi può succedere che ci siano problemi durante l’invio o nella struttura stessa del file. Potresti quindi visualizzare il codice di stato Presenta errori nel caso in cui ci siano problemi nel file che hai inoltrato.
Impossibile recuperare è un’altra voce che deve attirare la tua attenzione, in questo caso dovrai verificare cosa è andato storto. Puoi farlo sempre con gli strumenti messi a disposizione dalla Search Console, attraverso la verifica degli URL.
Nel caso in cui tu non abbia ancora inviato il file, invece, sarai avvisato che “la sitemap non è presente nel rapporto“. Se così fosse potrai procedere all’invio seguendo uno dei modi che abbiamo visto prima.
Eliminare la sitemap del sito
Nel caso in cui fosse necessario puoi eliminare la sitemap che hai inviato ai motori di ricerca. Attraverso la Search Console di Google ti basta selezionare quella che hai inviato, fare click sull’icona con i tre puntini e poi su Rimuovi Sitemap come vedi qui:
In questo modo però i crawler avranno comunque accesso alla sitemap, se vuoi che gli sia impedito l’accesso puoi inserire un’istruzione nel file robots.txt che impedisca l’accesso ai motori di ricerca. Altrimenti puoi eliminare completamente il file dal sito.
Errori più comuni nelle sitemap
Come abbiamo detto poco fa ci sono casi in cui alcuni errori impediscono ai crawler di accedere correttamente alla mappa del sito.
Errori negli URL
Tra gli errori più comuni nella creazione delle mappe del sito potrebbe capitarti di inserire degli URL a cui il motore di ricerca non può accedere. Oppure in altri casi l’indirizzo che hai inserito viene coinvolto in una serie di reindirizzamenti e i crawler non riescono a raggiungere la pagina da te indicata.
In questi casi, quando si crea un loop di reindirizzamenti, anche gli utenti che cercano di visitare il sito non riescono a raggiungere la pagina desiderata e possono imbattersi nell’errore err_too_many_redirects.Per risolvere il problema dovresti utilizzare dei reindirizzamenti permanenti per le tue pagine.
In altri casi ancora potresti aver inserito degli indirizzi formalmente sbagliati, ovvero aver inserito dei link non completi. Assicurati di controllare gli URL per capire qual è il problema.
Quando abbiamo parlato di dove inserire la mappa, abbiamo visto che è meglio caricare il file nella directory principale del sito. In questo modo puoi inserire al suo interno tutti gli indirizzi che si trovano nei livelli inferiori rispetto alla posizione della mappa stessa.
Se cerchi di includere un indirizzo che si trova ad un livello superiore rispetto alla sitemap, il crawler non potrà seguire quell’indirizzo che risulterà non valido.
Errori nel file
Abbiamo visto che i file della sitemap possono anche essere compressi prima di essere caricati, se però la compressione non avviene correttamente il file potrebbe risultare illeggibile. In questi casi l’unica cosa da fare è ripetere la compressione e ricaricare il file, per poi comunicare il cambiamento ai motori di ricerca attraverso un nuovo invio.
Altri possibili errori possono coinvolgere la struttura del file XML, ad esempio la presenza di tag ripetuti, o l’assenza di tag necessari. Fai attenzione anche all’intestazione della Sitemap XML e all’intera struttura se l’hai scritta manualmente.
Un altra cosa che può capitare è l’inserimento delle virgolette sbagliate, nel file possono essere presenti sia virgolette doppie che singole. Assicurati però che siano di questo tipo ‘ o ” anziché curve (“) o potrebbero generare errori.
Inoltre nel file XML per inserire alcuni simboli come & devi utilizzare la notazione escape. Quindi, se negli URL che inserisci nella sitemap sono presenti caratteri speciali, dovrai sostituirli con il codice escape corrispondente. Ad esempio & diventa & e così via.
Se hai utilizzato un programma per generare gli URL non dovresti avere questo problema perché la conversione avviene in automatico. Dovrai, quindi, fare attenzione a questa regola solo se hai inserito gli indirizzi manualmente.
Altri tipi di sitemap
Nel tuo sito possono essere presenti più tipi di sitemap, una per i contenuti testuali del tuo sito, e delle mappe separate per i contenuti multimediali. Non sempre è necessario creare una mappa dedicata per immagini o video, ma può essere utile qualora sul tuo sito siano presenti numerosi contenuti multimediali. Vediamo uno ad uno questi altri tipi di sitemap.
Sitemap di immagini
Ci sono casi in cui potresti avere la necessità di creare per il tuo sito una sitemap separata per le immagini. Insieme alle altre strategie che puoi mettere in atto per ottimizzare le immagini per la SEO, anche la sitemap può esserti utile, soprattutto se il tuo sito ha molte immagini.
In una sitemap di immagini vengono inserite alcune informazioni necessarie, ovvero l’URL dell’immagine, e altre informazioni aggiuntive opzionali. Allo stesso modo di quanto abbiamo visto con la mappa che rimanda alle pagine del sito in cui potevi inserire parametri addizionali come la priorità.
Per le immagini, invece, ci sono dei tag specifici che puoi utilizzare per inserire la didascalia, il titolo dell’immagine, la licenza, la geo localizzazione e così via.
Sitemap di video
Puoi utilizzare un’estensione ulteriore delle sitemap per creare una mappa separata in cui elencare le risorse video presenti nel tuo sito.
Anche in questo caso oltre ai tag obbligatori in cui definisci la posizione del video, dovrai anche inserire una miniatura del video, ovvero la thumbnail, il titolo del video e la descrizione. Altri parametri facoltativi che puoi specificare sono la durata, il numero di visualizzazioni, la data in cui è stato pubblicato ed eventuali restrizioni per alcuni paesi o per la SafeSearch nel caso di contenuti espliciti.
Sitemap per Google News
Se il tuo sito compare in Google News, Google ti consiglia di utilizzare una sitemap per facilitare la scansione delle pagine.
Come succede anche per gli altri casi, avere una mappa del sito non ti garantisce un migliore risultato in termini di posizionamento, ma la sua presenza può aiutare il motore di ricerca a individuare con più facilità i contenuti.
In una sitemap per Google News deve essere presente la data di pubblicazione, il titolo e la lingua dell’articolo.
Conclusioni
Adesso sai a cosa serve una sitemap e perché è importante per il tuo sito.
Ti ho spiegato quando serve e quali tipi di sitemap ci sono. Dopodiché abbiamo visto con quali metodi possiamo creare una sitemap e come si fa a comunicarla ai motori di ricerca.
Quale metodo hai usato per creare la sitemap sul tuo sito? Hai avuto problemi? Lascia un commento per farcelo sapere.
Ultimo aggiornamento con novità sui metodi per inviare la sitemap, il 28 giugno 2023.
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