fb-pixel

Redirect 301: guida completa

Pubblicato in:

by:

In questo articolo vedremo a cosa servono i redirect 301 e scopriremo perché sono così importanti per la SEO.

In parole semplici i reindirizzamenti 301 permettono di reindirizzare gli utenti da una pagina ad un’altra. Il caso più evidente in cui puoi averne bisogno è quando cambi indirizzo del sito, ma non è l’unica eventualità in cui i redirect si rivelano essere utili.

Scopriremo, quindi, quando sono necessari e come fare a implementarli, analizzando anche cosa succede quando i redirect 301 non sono impostati o vengono usati in maniera scorretta.

Partiamo dall’inizio e vediamo cosa sono i redirect 301.

Redirect 301: cos’è

All’interno di un sito è possibile utilizzare dei reindirizzamenti per far arrivare gli utenti da una pagina all’altra. Il redirect 301 è un reindirizzamento permanente, vale a dire che rappresenta una risorsa o una pagina che è stata spostata definitivamente.

I reindirizzamenti sono quindi un modo per comunicare agli utenti e ai motori di ricerca che una pagina (o anche un intero dominio internet) ha cambiato indirizzo.

Ad esempio www.miosito.it/prodotti/ che reindirizza a www.miosito.it/listino-prodotti/

Ma perché proprio i redirect 301? Questo genere di redirect comunica proprio uno spostamento permanente per fare distinzione tra altri tipi di reindirizzamenti (ad esempio il redirect 302) che possono essere utilizzati, invece, nel caso in cui lo spostamento avvenga solo in via temporanea.

Cosa cambia tra uno spostamento temporaneo e uno permanente?

L’utente che sta cercando di visitare quella pagina non percepisce nessuna differenza. In entrambi i casi viene semplicemente reindirizzato da una pagina all’altra e raggiunge il contenuto che stava cercando.

Per gli spider dei motori di ricerca questa differenza, invece, è fondamentale. Con un redirect 301 vogliamo comunicare ai motori di ricerca che non devono più considerare l’indirizzo vecchio e che il contenuto è stato spostato ad un nuovo indirizzo.

Come vedremo più avanti parlando di redirect 301 e SEO l’utilizzo di questo tipo di reindirizzamenti è fondamentale per mantenere il posizionamento.

Quando serve un redirect 301

I redirect 301 possono essere utilizzati se decidi di apportare modifiche alla struttura del sito, cambiare dominio o anche spostare alcune risorse del sito. Vediamo questi diversi casi.

Modifiche al sito

Tra le situazioni più comuni in cui può essere necessario implementare un redirect 301 c’è il cambio di dominio. Potresti scegliere di cambiare dominio se vuoi cambiare estensione passando ad esempio da un dominio .it a un dominio .com.

Oppure potresti trovarti davanti ad una svolta e decidere di fare un vero e proprio rebranding aziendale con tanto di nuovo nome.

In altri casi potresti voler apportare delle modifiche alla struttura del sito ad esempio spostando una parte dei contenuti da un sottodominio ad una sottocartella. Passando così da una struttura:

blog.sito.com

ad una come questa:

sito.com/blog

Oppure potresti decidere di passare dalla versione senza www a quella con wwww (o viceversa). In tutti questi casi i redirect 301 ti permetteranno di non avere problemi di contenuti duplicati e di indirizzare gli utenti verso la nuova versione del sito.

Se vuoi approfondire come cambiare dominio senza perdere posizionamento e traffico, controlla il nostro case study su cambio dominio e SEO.

Spostamento o eliminazione di pagine

I redirect 301 ti vengono incontro non solo quando decidi di fare dei cambiamenti che interessano tutto il dominio, ma anche quotidianamente.

Potresti voler eliminare dei contenuti o delle pagine del tuo sito. In questo caso la prima domanda da porti è perché stai eliminando quei contenuti.

Solitamente potresti voler eliminare dei post di un blog o delle pagine del sito per crearne di nuove. In questi casi se hai intenzione di creare un nuovo contenuto simile a quello che vuoi eliminare, la cosa migliore da fare è usare un redirect 301.

Errore 404

In questo modo non rischi che ci cerca di raggiungere il contenuto attraverso il vecchio indirizzo finisca su una pagina di errore. Tipicamente un errore 404 per contenuto non trovato, se invece imposti un redirect 301 l’utente che vuole raggiungere quel contenuto arriverà direttamente al contenuto aggiornato che hai creato.

Lo stesso vale, naturalmente, per gli spider dei motori di ricerca. Quando i bot analizzano le pagine e giungono a una pagina di errore abbandonano la scansione. Se, invece, è presente un reindirizzamento approdano sulla nuova pagina e sono in grado di scansionarne il contenuto.

Passaggio da http a https

Attualmente oltre il 72% dei siti web utilizza il protocollo https. Chi passa da http a https deve anche impostare un redirect 301 per indirizzare i visitatori (e i motori di ricerca) verso il sito con la connessione sicura.

Redirect 301 vs redirect 302

I più comuni tipi di redirect sono due: il redirect 301 e il redirect 302. Come ti ho anticipato prima, questi due tipi di reindirizzamento vengono considerati in maniera diversa da parte dei motori di ricerca.

In poche parole un redirect 301 si utilizza per uno spostamento permanente, mentre un redirect 302 per lo spostamento temporaneo di una pagina. Ma cosa significa?

Se i motori di ricerca si trovano davanti ad un redirect 301 capiscono che il contenuto è stato spostato definitivamente. Questo significa che non ha più senso indicizzare gli URL vecchi, ma che è il momento di iniziare a indicizzare i nuovi, ovvero gli indirizzi che sono stati scelti come destinazione del reindirizzamento.

Redirect 301 vs reindirizzamenti JavaScript

Puoi usare i reindirizzamenti JavaScript come ultima spiaggia, se per esempio non hai modo di accedere al server del sito. Ricordati però che tra le best practices suggerite da Google i redirect 301 sono sempre da preferire e, a differenza dei JavaScript redirect, i reindirizzamente 301 ti permettono di trasferire il link juice verso le pagine di destinazione.

Rimuovere i redirect 301

I redirect 301 sono permanenti, ma questo significa che dobbiamo mantenerli per sempre dopo aver eliminato o spostato i contenuti precedenti?

Qualche anno fa una risposta di John Mueller di Google ha risposto chiaramente a questo quesito.

301 is permanent, it means forever and that’s a mighty long time, but I’m here to tell you, there’s something else: the server maintenance.
After a few years the old URLs are often no longer accessed & you can drop those redirects.

🍌 John 🍌 (@JohnMu) January 18, 2019

Per evitare problemi la soluzione migliore è mantenere i redirect 301 almeno per un anno. Trascorso questo periodo è bene assicurarsi di non ricevere più traffico da questi indirizzi prima di poterli rimuovere.

Redirect 301 e SEO

Uno dei fattori che incide sul posizionamento di un sito è il PageRank. Se, in passato, usare redirect 301 (o anche redirect 302) comportava una piccola perdita di PageRank (perdita che si aggirava sul 15%), ora non è più così.

Possiamo trovare una conferma nelle FAQ dedicate al passaggio da http a https, in cui Google assicura che non viene applicata nessuna penalità in termini di PageRank usando i reindirizzamenti. Questo dietrofront nelle politiche di Google è in buona parte dovuto a favorire l’adozione delle connessioni sicure con il protocollo https.

Motori Di Ricerca

Al tempo stesso non dobbiamo dimenticare quanto sia importante la pertinenza dei contenuti delle pagine soggette a redirect.

Dobbiamo tenere presente che Google non vede di buon occhio i reindirizzamenti alle home page o a pagine che non contengano un contenuto identico (o quantomeno simile) a quello di partenza. In questi casi, se il redirect 301 non viene giudicato valido o pertinente, Google potrebbe considerarlo alla stregua di un errore soft 404.

Per mantenere i vantaggi in termini di SEO e non perdere posizioni è quindi importante prestare attenzione a link di destinazione dei nostri reindirizzamenti.

Vantaggi e rischi dei redirect 301

Riassumiamo, quindi, i vantaggi dell’utilizzare questo genere di reindirizzamenti permanenti e a cosa prestare attenzione per ottenere il massimo dal tuo sito.

Redirect 301 e utenti

I redirect 301 migliorano la tua credibilità e permettono agli utenti di raggiungere il tuo sito.

Immagina che un utente voglia visitare il tuo sito, conoscendo già l’indirizzo lo digita nella barra degli indirizzi e si aspetta di arrivare a destinazione.

Nel frattempo, però, il tuo sito ha cambiato dominio, poniamo il caso che tu sia appena passato da non dominio .it ad uno .com o abbia cambiato nome al tuo dominio.

Gli scenari possibili sono due.

Nel primo hai implementato i redirect 301 dal vecchio dominio al nuovo: il visitatore viene reindirizzato al nuovo sito e tutto va come deve andare.

Nel secondo non hai usato i redirect 301: l’utente si trova davanti ad una pagina inesistente, un errore 404 lo avvisa che quella pagina non esiste più. Il risultato è che perdi traffico e nella maggior parte dei casi questo si traduce anche in una perdita di guadagno.

Redirect 301 e motori di ricerca

I redirect 301 permettono ai motori di ricerca di sapere che hai spostato i contenuti.

Prendiamo in esame un caso simile al precedente: hai cambiato dominio e ora i tuoi contenuti sono tutti su un nuovo sito.

In questo caso però analizziamo cosa succede dal punto di vista dei motori di ricerca.

Autorevolezza Di Un Sito

Se non utilizzi i redirect i motori di ricerca continueranno a mostrare i vecchi url con cui ti sei posizionato. Gradualmente però quelle pagine inizieranno a perdere posizioni perché in realtà non esistono più e portano a errori 404.

I motori di ricerca hanno l’obiettivo di condurre gli utenti a ciò che stanno cercando e non certo a pagine di errore. Se non reindirizzi i vecchi contenuti ai nuovi perdi immancabilmente tutto il lavoro necessario a posizionarti.

Al contrario con i redirect 301 la page authority dei vecchi indirizzi si trasmette a quelle nuove.

Redirect 301 e contenuti duplicati

Con i redirect 301 elimini il problema dei contenuti duplicati.

Man mano che un sito si espande può capitare di assistere all’accumularsi di contenuti simili, pagine diverse con informazioni simili o post del tuo blog. Se due pagine vengono considerate come contenuti duplicati, Google sceglierà una sola versione da mostrare nei risultati di ricerca.

Se hai pagine molto simili tra loro valuta l’idea di convogliare i contenuti in un’unica pagina e creare così una risorsa più completa. Dopo aver unito i contenuti in una sola delle due pagine elimina l’altra. A questo punto usa un redirect 301 per reindirizzare il traffico della pagina eliminata verso quella completa.

Questo metodo ti aiuta anche ad eliminare i problemi di cannibalizzazione delle parole chiave. Se due pagine del tuo sito cercano di posizionarsi per la stessa parola chiave combinare le due pagine può aiutarti a creare un contenuto più completo e che ottenga prestazioni migliori in termini di traffico.

I reindirizzamenti sono un’arma a doppio taglio.

Devi considerare che i redirect sono utili, ma che a volte potrebbero essere sfruttati anche da chi non ha buone intenzioni. È probabile che nel tuo sito ci siano link a risorse presenti su altri domini e se quelle risorse venissero spostate?

Nell’ipotesi migliore se rimandi ad una pagina o ad un sito che non esiste più gli utenti si troveranno davanti ad una pagina inesistente. Ma se, invece, si trovassero su un sito completamente diverso?

Quando un dominio scade torna ad essere disponibile per la registrazione. Ciò significa che potenzialmente chiunque può registrarlo e utilizzarlo per creare il proprio sito. Questo spinge alcune persone a registrare domini scaduti per accaparrarsi i backlink e attirare così traffico verso il sito.

È bene monitorare i link che puntano ad altri domini per assicurarti che non ci siano redirect che rimandino a contenuti diversi da quelli a cui volevi indirizzare i tuoi utenti.

Catene di reindirizzamenti

Fai attenzione alle catene di reindirizzamenti.

Se una pagina rimanda a una serie di reindirizzamenti, prima di giungere alla pagina di destinazione, si crea quella che viene chiamata una catena di reindirizzamento.

Il motivo è che negli anni possono susseguirsi migrazioni e cambi di struttura del sito. Il problema è che queste catene talvolta diventano un loop infinito che impedisce agli utenti (e ai motori di ricerca) di raggiungere la pagina di destinazione.

In questo caso per interrompere le catene di reindirizzamento ti basta rimuovere i reindirizzamenti più vecchi e accorciare così la catena.

Non facendolo rischi che il tempo di risposta per raggiungere la pagina di destinazione sia troppo lungo e il browser restituisca un errore err_too_many_redirects senza riuscire a raggiungere la pagina.

Per verificare che non ci siano troppi reindirizzamenti ci sono diversi strumenti che possiamo utilizzare.

Individuare le catene di reindirizzamenti

Il tool online httpstatus ci permette di inserire gli indirizzi (fino a 100 url in una sola volta) e verificare eventuali catene di redirect.

Catene Redirect Httpstatus

SEO Spider di Screaming Frog (anche nella versione gratuita) può essere utilizzato per individuare catene di reindirizzamenti. Ricordati, però, che nella versione gratuita è possibile analizzare fino ad un massimo di 500 url in una sola volta.

Dopo aver completato la scansione avremo tutte le nostre pagine del sito con relativo codice di stato http (200, 301, ecc). Se clicchiamo sul menu in alto Reports → Redirects → Redirect Chains possiamo scaricare un file csv con le catene di reindirizzamenti individuati.

Rapporto Redirect Chains Screaming Frog

In questo modo si riescono a individuare facilmente le catene e il numero di reindirizzamenti che ci sono tra un indirizzo e la destinazione.

Report Reindirizzamenti Screaming Frog

Redirect e sitemap

Non inserire le pagine con redirect nella sitemap.

Prima di inviare la sitemap del sito ai motori di ricerca dovresti assicurarti che le pagine abbiano un codice di stato http 200, vale a dire che non ci siano errori.

Questo vale anche per i reindirizzamenti, una buona norma è quella di assicurarsi di rimuovere dalla sitemap anche le pagine con codice di stato 301, ovvero quelle che sono reindirizzate ad altre pagine.

D’altra parte se nella sitemap c’è già il nuovo url a cui la pagina reindirizza non ha senso chiedere ai bot di scansionare anche le pagine che rimandano ad altre appunto già presenti nella mappa.

Come implementare redirect 301

Esistono diversi metodi per implementare un redirect 301. Il metodo più comunemente utilizzato è quello di inserire una regola nel file .htaccess del sito.

Questo metodo è valido solo su server Apache.

Per andare a modificare il file .htaccess puoi accedere alla root del sito da un client FTP (come Filezilla) o usare il file manager di cPanel.

Il codice che dovrai inserire dipende dal tipo di redirect 301 che devi fare: spostare una singola pagina, fare il redirect dal dominio vecchio al nuovo, passare da http a https sono alcuni degli esempi più comuni. Vediamo come fare di caso in caso.

Ti ricordo che prima di modificare il file .htaccess è sempre bene crearne una copia di backup in modo da poterla ripristinare in caso di errori.

Come fare il redirect 301 di una pagina

Se vuoi reindirizzare una singola pagina verso un’altra ti basta inserire questa riga nel file .htaccess:

Redirect 301 /vecchia-pagina https://www.miosito.it/nuova-pagina

Andando a sostituire rispettivamente il vecchio e il nuovo indirizzo.

Il codice deve essere inserito dopo <IfModule mod_rewrite.c> e prima di </IfModule>

Fare redirect dal vecchio al nuovo dominio

Questo è il codice da inserire nel file .htaccess del vecchio sito quando cambi dominio e vuoi reindirizzare al nuovo sito.

 RewriteEngine On
 RewriteCond %{HTTP_HOST} ^vecchiodominio.com$ [OR]
 RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.vecchiodominio.com$
 RewriteRule (.*)$ https://www.nuovodominio.com/$1 [R=301,L] 

Naturalmente anche in questo caso dovrai sostituire gli indirizzi con quelli corrispondenti al tuo vecchio e nuovo sito.

Redirect da dominio www a non www o viceversa

Anche se il tuo sito è accessibile da entrambe le versioni (con www e senza) è meglio stabilire una delle due come versione predefinita.

Per questo potresti dover impostare un redirect 301 dalla versione con www a quella senza o viceversa.

Redirect da non www a www

 RewriteEngine On
 RewriteCond %{HTTP_HOST} ^sito.com [NC]
 RewriteRule ^(.*)$ http://www.sito.com/$1 [R=301,L] 

Redirect da www a non www

 RewriteEngine On
 RewriteCond %{HTTP_HOST} ^www.sito.com [NC]
 RewriteRule ^(.*)$ http://sito.com/$1 [R=301,L] 

Redirect da http a https

 RewriteCond %{HTTPS} off
 RewriteRule (.*)$ https://www.sito.it/$1 [R=301,L] 

Da inserire sempre subito dopo RewriteEngine On.

Redirect 301 con PHP

Puoi impostare un redirect permanente usando la funzione header di PHP, in questo modo:

header('HTTP/1.1 301 Moved Permanently'); 
header('Location: https://www.sitonuovo.com');

Dovrai inserire l’indirizzo nuovo al posto di www.sitonuovo.com. In alternativa puoi anche usare una sola linea di codice, ricordandoti di specificare il codice di stato 301, visto che si tratta di un redirect permanente:

header('Location: http://www.sitonuovo.com', true, 301);

Redirect con cPanel

Oltre a modificare il file .htaccess è anche possibile fare un reindirizzamento 301 con cPanel. cPanel è uno dei pannelli per la gestione degli hosting tra i più usati ed è quello che mettiamo a disposizione degli utenti che scelgono uno dei nostri piani dall’hosting WordPress a VPS cloud hosting e server dedicati.

Aggiungendo un reindirizzamento con cPanel verrà creata in automatico una regola nel file .htaccess.

Per aggiungere un redirect ci basta fare il login a cPanel e scorrere fino alla sezione Domini e fare click su Reindirizzamenti.

Cpanel Domini Reindirizzamenti

Da qui scegliamo il tipo di reindirizzamento (301 permanente o 302 temporaneo). Selezioniamo il dominio che vogliamo reindirizzare.

Se vogliamo fare il redirect di una singola pagina, ci basta completare il percorso inserendolo nel campo / come vedi indicato qui:

Aggiungi Reindirizzamento Cpanel

Inseriamo quindi l’url di destinazione in Reindirizza a e per finire clicchiamo su Aggiungi.

Fai attenzione perché in questo caso la regola del reindirizzamento viene aggiunta alla fine del file .htaccess. Se utilizzi WordPress o un altro CMS questa regola potrebbe venire ignorata e il redirect non funzionerà.

Dopo aver creato un reindirizzamento con cPanel non potrai modificarlo. Se vuoi apportare delle modifiche dovrai cancellare il redirect precedente e crearne uno nuovo.

Per eliminare un reindirizzamento ti basta andare su Domini → Reindirizzamenti e scorrere la pagina fino a individuare i reindirizzamenti impostati. Dopodiché cliccare su Elimina dal menu delle azioni.

Elimina Reindirizzamento Cpanel
Nel prossimo capitolo vedremo come fare un redirect con WordPress. Tieni presente che alcuni CMS hanno delle funzionalità integrate per gestire i redirect, per esempio come abbiamo visto nella guida alla SEO di Magento con questo CMS puoi inserire i reindirizzamenti direttamente dal backend senza ricorrere a moduli aggiuntivi.

Redirect 301 con WordPress

Per fare un redirect con WordPress puoi usare un plugin e semplificarti la vita.

Impostare i redirect con il plugin Redirection

Redirection è un plugin gratuito pensato proprio per semplificare i redirect del tuo sito WordPress. Per prima cosa installiamo e attiviamo il plugin.

Accediamo a WordPress e facciamo click su Plugin → Aggiungi nuovo. Cerchiamo il plugin che ci interessa, installiamolo e attiviamolo.

Plugin Redirection Installa

Avviando la configurazione ci viene chiesto se vogliamo tenere traccia delle modifiche ai permalink e se registrare un log dei reindirizzamenti e degli errori 404.

Redirection Configurazione Base

Completiamo la configurazione e siamo pronti ad usare il plugin.

Nella sezione Strumenti di WordPress ora compare una nuova voce: Redirection.

Strumenti Redirection

Da questa sezione possiamo impostare i reindirizzamenti andando semplicemente a inserire il vecchio URL nel campo URL di partenza e il nuovo in URL di arrivo come vedi in questo esempio.

Aggiungi Nuovo Reindirizzamento Plugin Redirection

Cliccando sull’icona a forma di ingranaggio accanto al pulsante Aggiungi una redirezione, possiamo impostare il tipo di redirect. Se vuoi impostare un redirect permanente ti basta scegliere l’opzione 301.

Redirect 301 Con Redirection

Dopo aver verificato che gli indirizzi siano corretti clicca su Aggiungi una redirezione per aggiungere il reindirizzamento.

I reindirizzamenti aggiunti saranno visibili nel box in alto che ti permetterà di vedere anche il numero di visite alla pagina. In questo modo puoi avere un’idea di quanto traffico stai ricevendo dagli url vecchi.

Reindirizzamenti Plugin Redirection

Impostare i redirect con Rank Math SEO

Se utilizzi Rank Math SEO come plugin per avere accorgimenti per l’ottimizzazione dei tuoi articoli, ho un’ottima notizia per te. Questo plugin integra anche una funzione per gestire facilmente i redirect. Vediamo come funziona.

Per prima cosa, se non l’hai già fatto, installa e attiva il plugin.

Installa Rank Math Seo

Dopo averlo attivato segui la procedura guidata e sei pronto ad usare Rank Math SEO. Vediamo quali opzioni ci offre per la gestione dei redirect.

Impostare i redirect

Dalla bacheca del plugin alla sezione Modules assicuriamoci che il modulo Redirections sia attivo.

Rank Math Seo Redirection

Dopo averlo attivato l’opzione Redirections comparirà nel menu laterale (Rank Math → Redirections).

Rank Math Redirection

Per aggiungere un nuovo reindirizzamento ci basta cliccare sul pulsante Add new che vediamo in alto.

Rank Math Aggiungi Redirect

Possiamo quindi reindirizzare una pagina del sito ad un’altra semplicemente compilando i seguenti campi:

Aggiungere Redirect Rank Math

Source URLs: qui va inserito l’URL di partenza (l’articolo vecchio o la pagina vecchia).

Destination URL: qui invece va inserito l’indirizzo di destinazione.

Redirection Type: possiamo scegliere tra redirect 301 (permanente) o redirect temporaneo (302 o 307).

Alla fine clicchiamo su Add Redirection.

Nella maggior parte dei casi non dovremo cambiare nessuna opzione. Se, invece, vogliamo reindirizzare più pagine verso una una sola destinazione possiamo farlo senza dover impostare uno ad uno i reindirizzamenti.

Cliccando sul pulsante Add another nel campo Source URLs possiamo aggiungere altri campi in cui inserire gli altri indirizzi.

Redirect Multipli Rank Math

Inoltre, quando eliminiamo un articolo, una pagina o anche un elemento della tassonomia (tag o categoria) Rank Math ci ricorda che possiamo impostare un redirect con un avviso come questo:

Avviso Rank Math Redirect

Cliccando su new url possiamo impostare l’indirizzo di destinazione e scegliere il tipo di redirect.

Tipi di match

Accanto al campo in cui andiamo a inserire l’indirizzo di partenza (Source URLs) vediamo anche un menu a tendina che per impostazione predefinita è su Exact.

Tipi Di Match Redirect Rank Math

Si tratta del tipo di match per cui sarà valido il redirect. Solitamente i reindirizzamenti che vogliamo impostare sono una corrispondenza esatta.

Questo accade quando vogliamo che gli utenti che visitano la pagina www.miosito.it/articolo-vecchio arrivino alla pagina www.miosito.it/articolo-nuovo. In questo caso gli utenti saranno reindirizzati alla nuova pagina solo se digiteranno l’indirizzo completo che abbiamo impostato come sorgente.

Rank Math ci permette anche di reindirizzare tutti gli url che contengono una determinata stringa. In questo caso ci basterà specificare nel campo Source URL la stringa di testo (e non più l’indirizzo completo) e poi scegliere dal menu a tendina Contains in questo modo:

Contains Redirect Rank Math

In questo caso verranno reindirizzati tutti gli URL che contengono quella parola in qualsiasi punto dell’indirizzo. Ad esempio:

ilmiosito.com/tutorial-rank-math

ilmiosito.com/rank-math-tutorial

ilmiosito.com/guida-tutorial-wordpress

Scegliendo come tipo di match Start With possiamo scegliere di reindirizzare URL che iniziano con una parola specifica. In questo caso solo gli indirizzi che avranno la parola specificata all’inizio dell’url verranno reindirizzati.

Nell’esempio di prima ilmiosito.com/tutorial-rank-math verrebbe reindirizzato mentre ilmiosito.com/rank-math-tutorial e ilmiosito.com/guida-tutorial-wordpress no.

Allo stesso modo scegliendo come tipo di match End With possiamo reindirizzare tutti gli url che finisco con una certa parola.

Nel nostro esempio solo ilmiosito.com/rank-math-tutorial otterrà una corrispondenza e verrà quindi reindirizzato.

Gestire i reindirizzamenti del sito

Cliccando su Rank Math → Redirections possiamo avere una panoramica di tutti i reindirizzamenti che abbiamo impostato sul sito.

La colonna From ci mostra gli url di partenza, la colonna To gli indirizzi di destinazione. In Type possiamo vedere il tipo di reindirizzamento.

Lista Reindirizzamenti Rank Math

Il valore Hits ci indica il numero di volte che il link vecchio è stato visitato, mentre in Last Accessed vediamo la data dell’ultimo accesso a quell’indirizzo.

Da questa schermata possiamo anche modificare, disattivare o cancellare i reindirizzamenti.

Conclusioni

Abbiamo visto a cosa servono i redirect 301 e la loro importanza per gli utenti che visitano il tuo sito e per i motori di ricerca. Ci sono svariate situazioni in cui è necessario impostare un reindirizzamento e anche diversi modi per farlo. Abbiamo visto come farlo inserendo una regola nel file .htaccess e come rendere le cose più semplici e gestire i reindirizzamenti direttamente con WordPress.

Ti è mai capitato di utilizzare i redirect 301? Quale metodo hai usato per implementarli? Fammi sapere con un commento.


Prova gratis e senza impegno uno dei nostri piani hosting per 14 giorni. Non è richiesto nessun dato di pagamento!

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *