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Search Console: guida completa

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In questo articolo vedremo come utilizzare la Google Search Console per ottimizzare le prestazioni del nostro sito web. Partiremo dall’aggiunta del sito web per poi vedere, una ad una, tutte le funzioni disponibili.

Vedremo quindi tra le tante opzioni come utilizzarla per inviare la sitemap del nostro sito a Google, come analizzare i report sul traffico e come individuare errori nel sito.

Prima, però, ti ricordo che inizialmente lo strumento offerto da Google per permettere a chi possiede un sito web di analizzare le prestazioni del sito era conosciuto come Google Webmaster Tools. Successivamente Google ha deciso di dare agli strumenti per webmaster il nome di Google Search Console, ma in sostanza, le funzionalità sono rimaste pressoché le stesse.

Il primo punto a favore della Search Console è il fatto che l’accesso e l’utilizzo è completamente gratuito. Il secondo è che, se usata bene, ti permette di scalare le posizioni dei motori di ricerca ottimizzando al meglio il sito.

Entriamo nel vivo di questa guida vedendo prima di ogni cosa come aggiungere il sito alla Search Console.

Aggiungere un sito alla Search Console

Colleghiamoci alla pagina della Search Console e inseriamo i dati per il login.

Se è la prima volta che accediamo alla Google Search Console non avremo ancora nessuna proprietà, ovvero nessun sito collegato all’account. In questo caso ci basta cliccare sul menu a sinistra con su scritto Aggiungi proprietà come ti mostro qui:

Aggiungi Proprieta Google Search Console

A questo punto abbiamo due opzioni Dominio o Prefisso URL.

Se utilizziamo l’opzione Dominio dovremo verificare la proprietà del sito con i DNS, se invece vogliamo poter usare dei metodi alternativi per la verifica usiamo l’opzione Prefisso URL.

Vediamo come fare la verifica della proprietà con entrambi i metodi.

Tipo Di Proprieta Google Search Console

Verificare proprietà del sito con File HTML

Possiamo verificare la proprietà del sito con il metodo del File HTML. Prima cosa inseriamo l’URL del sito nel campo Inserisci URL e clicchiamo su Continua.

Seleziona Tipo Di Proprietà Prefisso Url

Ci basta scaricare il file che vediamo nella schermata successiva e poi caricarlo sul sito (nella cartella public_html) usando il file manager del pannello di controllo (ad esempio cPanel) o via FTP.

Un altro metodo semplice da utilizzare per la verifica è usare il Tag HTML. In questo caso dovremo copiare il tag che compare in questa sezione e incollarlo nella home page del nostro sito. Il codice copiato dalla Search Console andrà inserito nella sezione <head> del sito.

Dopo aver fatto una di queste operazioni potremo tornare alla Search Console e cliccare sul pulsante Verifica del metodo che abbiamo utilizzato. In questo caso ad esempio vedi quello del File HTML.

Verifica File Html

Dopo aver verificato la proprietà del sito, se l’operazione è andata a buon fine, vedrai comparire un messaggio di conferma come questo.

Proprieta Verificata

Verificare proprietà del sito con i DNS

Per verificare la proprietà del dominio tramite record DNS, clicchiamo sul menu a sinistra e poi su Aggiungi proprietà come abbiamo visto prima.

Apparirà una finestra come questa che ci permette di selezionare il metodo da usare per verificare la proprietà del sito. Inseriamo il dominio del sito nel campo Inserisci il dominio o il sottodominio e clicchiamo su Continua.

Seleziona Tipo Di Proprieta Dominio

Ci verranno quindi mostrati i passaggi da compiere per completare la verifica del sito attraverso i record DNS.

Verifica Tramite Record Dns

Apriamo una nuova scheda sul browser ed eseguiamo il login a cPanel, dovremo, infatti, ritornare sulla pagina della Search Console per confermare la verifica del sito.

Apriamo lo strumento Zone Editor come mostrato in questa schermata.

Gestione Dns Tramite Cpanel Zone Editor

Facciamo click sul pulsante Gestione in corrispondenza del dominio che vogliamo verificare.

Zone Editor Gestione Dominio

Clicchiamo su Aggiungi record per aggiungere un nuovo record TXT come indicato dalle istruzioni della Search Console.

Dobbiamo quindi compilare i campi che ci verranno mostrati in questo modo:

Nome: inserisci il nome del dominio con il punto finale, per esempio “miosito.it.”

TTL: puoi lasciare il valore di default

Tipo: scegli “TXT” dal menu a tendina

Record: in questo campo dovrai incollare la stringa generata dalla Search Console.

Dopo aver compilato tutti i campi clicca sul pulsante Save Record.

Aggiungere Record Txt Verifica Proprieta Sito Search Console

Un avviso come questo ti confermerà che le modifiche sono state salvate con successo.

Record Dns Salvati

Torniamo sulla pagina della Search Console e clicchiamo sul pulsante Verifica.

Verifica Tramite Record Dns Pulsante Verifica

Tieni presente che le modifiche ai record DNS possono richiedere alcune ore, in questo caso ti verrà mostrato un avviso come questo.

Verifica Proprieta Non Riuscita

Se la verifica non viene completata con successo subito, riprova dopo qualche ora o il giorno seguente.

Search Console: le impostazioni

Vediamo per prima cosa quali impostazioni troviamo nella Google Search Console. Cliccando sull’icona che vedi indicata nella schermata qui sotto, dal menu in alto possiamo accedere alle Impostazioni utente.

Impostazioni Utente

Da qui è possibile gestire le preferenze per le email e scegliere se ricevere tutte le notifiche (opzione di default) o disattivarle. Le notifiche via email sono pensate proprio per evitare che tu debba accedere allo strumento di Google con frequenza. In questo modo, qualora dovessero essere rilevati problemi con il tuo sito sarai avvisato con un’email dalla Search Console.

L’opzione Search Console nei risultati di ricerca ti permette di visualizzare informazioni sulle prestazioni del tuo sito attraverso una ricerca su Google. Naturalmente i dati relativi a click e impressioni saranno visibili solo al proprietario del sito o ad altri utenti aggiunti alla Search Console e non a chiunque.

Dal menu laterale di sinistra, puoi accedere alle Impostazioni facendo click sulla voce che vedi qui sotto:

Impostazioni Search Console

Da questo pannello possiamo verificare per prima cosa la proprietà del sito. Nel nostro caso, visto che abbiamo già verificata la proprietà del sito, comparirà una spunta verde.

Impostazioni Proprieta

Se clicchiamo su Verifica della proprietà possiamo vedere quale metodo di verifica è stato utilizzato.

Utenti e autorizzazioni

La voce successiva, Utenti e autorizzazioni ci permette di verificare gli utenti che hanno accesso ai Google Webmaster Tools.

Utenti E Autorizzazioni

Se vogliamo aggiungere un utente ci basta cliccare sul pulsante Aggiungi utente.

Aggiungi Utente

Dopodiché ci basta indicare l’indirizzo email (bisogna indicare un account Google) e scegliere che tipo di autorizzazione fornire all’utente tra Completa o Limitata, e facciamo click su Aggiungi per confermare.

Aggiungere Utente

Rimuovere un utente

Nel caso in cui fosse necessario dover aggiungere un utente solo per un periodo limitato potremo impedire nuovamente l’accesso in qualsiasi momento. Ci basta accedere a Utenti e autorizzazioni, scegliere l’utente dalla lista, fare click sui tre punti e poi su Rimuovi accesso.

Rimuovi Accesso

Dopodiché confermiamo cliccando su Rimuovi utente.

Associazioni

Facendo click su Associazioni dalle impostazioni possiamo collegare altri servizi, come Google Analytics. In questo caso per procedere dovremo aver creato in precedenza un account di Analytics con lo stesso indirizzo email che stiamo utilizzando per la Search Console.

Cambio di indirizzo

Dall’opzione cambio di indirizzo possiamo comunicare a Google se abbiamo trasferito il sito da un dominio ad un altro.

Cambio Di Indirizzo

Accedendo alla sezione del cambio di indirizzo vediamo che è possibile selezionare il nuovo dominio da un elenco. Per questo, prima di procedere bisognerà aver aggiunto e verificato la proprietà del nuovo sito.

Puoi seguire i passaggi indicati nel paragrafo Aggiungere un sito alla Search Console per vedere come aggiungere e verificare il sito.

Prima di informare Google del cambio di indirizzo bisognerà anche aver configurato i redirect 301 dal vecchio al nuovo sito.

Quando decidi di cambiare dominio, è importante impostare i reindirizzamenti per non perdere traffico e per comunicare correttamente ai motori di ricerca l’operazione. Puoi vedere cosa succede nello specifico al traffico di un sito in questi casi, controllando il nostro case study su cambio dominio e SEO.

Scansione

Nella Google Search Console i rapporti scansione sono accessibili dalle impostazioni e ci permettono di vedere i dati degli ultimi 90 giorni.

Cliccando su Apri rapporto possiamo vedere i risultati delle ultime scansioni e capire se i bot hanno riscontrato problemi durante la scansione, come ad esempio errori nel recuperare il file robots.txt.

Errore Recupero File Robots Txt

Google Search Console: a cosa serve

Prima di vedere come visualizzare i rapporti sul sito, analizzare il traffico e rilevare eventuali errori nella pagine, cerchiamo di capire a cosa ci serve la Search Console di Google.

L’obiettivo degli strumenti raggruppati nella Search Console, così come quello dei Bing Webmaster Tools, è quello di permettere a chi possiede un sito web di monitorare i propri risultati in termini di posizionamento. Come fa a farlo? Ovviamente mettendo a disposizione dei dati sul numero di clic, impressioni e CTR delle pagine del sito. Ma anche avvisando nel caso ci siano problemi nell’indicizzazione delle pagine o altri errori di usabilità del sito.

Dopo aver aggiunto il sito alla Search Console cosa dobbiamo fare? La Search Console va monitorata giornalmente? In quali casi sono richieste azioni?

Appena aggiunto il sito alla Search Console ci sarà ben poco da fare e da vedere. È necessario, infatti, aspettare alcuni giorni prima di poter consultare il report che ci darà informazioni sullo stato delle pagine del nostro sito.

Per fortuna saremo avvisati via email quando i primi dati saranno disponibili. Le notifiche ci avvertiranno anche nel caso in cui ci fossero problemi nell’indicizzazione delle pagine. Per questo non avremo la necessità di accedere con frequenza giornaliera alla Search Console.

Di norma è utile, quindi, fare un controllo periodicamente, ad esempio una volta al mese per verificare che non ci siano errori nell’indicizzazione o nell’usabilità da dispositivi mobili.

Le situazioni in cui, invece, sarà necessario intervenire saranno i momenti in cui andremo ad effettuare grossi cambiamenti nel sito. In questo caso sarà utile assicurarsi che i bot stiano accedendo correttamente alle pagine e che le pagine che, invece, non vogliamo che siano indicizzate restino tali.

In questi casi dalla Search Console potremo anche aggiornare la Sitemap del sito, per aiutare i crawler a non perdere nessun contenuto importante.

Ricordati che l’indicizzazione non è istantanea, anche quando invii la Sitemap per comunicare gli indirizzi, potrebbero volerci dei giorni affinché tutte le pagine vengano esaminate.

Un’altra situazione in cui la Search Console si renderà utile è il caso in cui decidiamo di cambiare dominio. Dalla Search Console dovremo, quindi, comunicare a Google qual è il nuovo indirizzo. Quando decidi di cambiare dominio WordPress può essere utile anche inviare la sitemap del nuovo sito.

Ora che abbiamo visto quando è necessario accedere alla Search Console, vediamo come utilizzarla e dove trovare tutte le funzioni.

Cosa possiamo fare dalla Search Console di Google

La Search Console ci offre informazioni importanti sul traffico del sito permettendoci di capire quali strategie adottare per migliorare il posizionamento.

Attraverso gli strumenti che Google mette a disposizione dei webmaster è possibile fare un’analisi SEO completa del nostro sito attraverso i report sul rendimento, l’analisi dei link interni ed esterni e così via.

La Search Console ci permette anche di guidare Google alla scoperta delle pagine del nostro sito. Come? Attraverso l’invio della sitemap del sito a Google.

Partiamo dalla sitemap per esaminare una ad una nel dettaglio tutte le funzionalità e i report della Google Search Console.

Inviare la sitemap del sito

Dalla Google Search Console possiamo inviare la sitemap del nostro sito. Prima di tutto, però, occorre crearne una.

Puoi farlo con un plugin di WordPress come Yoast SEO o Rank Math SEO, puoi creare un semplice file di testo con gli indirizzi del tuo sito o utilizzare un generatore automatico per acquisire la lista di tutti gli indirizzi dal sito.

Se non sai come creare la sitemap ti suggerisco di controllare il nostro articolo sulla creazione di una sitemap per WordPress con tutti i passi dettagliati su come fare.

Dopo aver creato la sitemap segui questi semplici passi per inviarla attraverso la Search Console di Google.

Clicca su Sitemap dal menu laterale della Search Console.

Sitemap Search Console

Inserisci l’indirizzo (in genere dominio/sitemap_index.xml) nel campo Inserisci l’URL della Sitemap e conferma cliccando sul pulsante Invia.

Inviare Sitemap Search Console

Problemi di sicurezza

Dal pannello laterale in Sicurezza e azioni manuali, facciamo click su Problemi di sicurezza.

Problemi Di Sicurezza

Il report sui problemi di sicurezza ci permette di verificare lo stato di salute del nostro sito.

Se va tutto bene la pagina mostrerà un avviso come questo.

Nessun Problema Rilevato

Se il sito è stato compromesso da un attacco hacker che ha aggiunto link che reindirizzano gli utenti verso altre pagine a nostra insaputa o contenuti dannosi, troveremo degli avvisi in questa sezione della Search Console e indicazioni su come procedere per risolvere i problemi.

Rimozioni

Dal pannello laterale possiamo accedere allo strumento Rimozioni che ci permette di rimuovere alcune pagine in modo da impedire che compaiano nei risultati di ricerca.

Rimozioni

Per richiedere la rimozione di una pagina (che deve ovviamente essere una delle pagine di un sito aggiunto alla Search Console e verificato) ci basta aprire lo strumento e poi cliccare su Nuova richiesta.

Nuova Richiesta Rimozione

A questo punto avremo due possibilità: richiedere la rimozione temporanea dell’URL o cancellare l’URL memorizzato nella Google cache.

Rimuovi temporaneamente URL

Quest’opzione impedisce che la pagina sia mostrata nei risultati di ricerca per sei mesi. Non si tratta, quindi, di un blocco definitivo. Se vuoi rimuovere definitivamente quell’URL dai risultati di ricerca puoi utilizzare il tag noindex o eliminare del tutto la pagina dal sito.

Le richieste di rimozione possono essere annullate cliccando sull’icona con i tre punti e poi su Annulla richiesta.

Annulla Richiesta Rimozione

Cancella l’URL memorizzato nella cache

Questa opzione cancella lo snippet eliminando la descrizione della pagina, quando la tua pagina comparirà nei risultati di ricerca sarà quindi priva di descrizione. Non appena sarà eseguita una nuova scansione della pagina il contenuto della descrizione sarà aggiornato e ripristinato.

Gestire i parametri URL

I bot dei motori di ricerca considerano ogni URL come distinto, ciò si applica anche agli URL che utilizzano parametri per mostrare delle varianti di una pagina. Una condizione comune che si riscontra nei siti ecommerce è di avere proprio numerosi parametri URL. Questi parametri servono a ordinare i prodotti, selezionare solo alcune categorie o prodotti con alcune caratteristiche.

Questo significa che in un ecommerce ci saranno tantissimi URL come questo:

https://sitoesempio.com/prodotti/uomo?categoria=pantaloni&colore=nero

Quando diversi URL rimandano però sempre a gli stessi contenuti non ha senso che vengano sottoposti a scansione. Anzi, quando questo accade ne deriva un’analisi inefficace del sito perché il bot finisce per esaurire il crawl budget (o budget di scansione).

La Search Console ci permette di indicare ai bot la funzione dei parametri utilizzati e capire così se è necessario che le pagine vengano scansionate o meno.

Per farlo basta utilizzare lo strumento Parametri URL.

Dal menu laterale di sinistra clicca su Strumenti e rapporti precedenti e poi su Parametri URL.

Strumenti E Rapporti Precedenti Parametri Url

Si aprirà una nuova finestra con un avvertimento che ti invita a utilizzare la funzione con cautela. Ricorda, infatti, che questo strumento ci serve a escludere gli URL dai risultati di ricerca e non vogliamo che questo accada per pagine importanti del tuo sito.

Clicca sul pulsante Aggiungi parametro per creare una nuova regola.

Aggiungi Parametro

Nel campo Parametro dovrai inserire il nome del parametro esattamente come appare nell’URL (nota che lettere maiuscole e minuscole vengono considerate come distinte). Dopodiché dovrai specificare se il parametro influisce o meno sui contenuti della pagina.

Selezionando “Sì, modifica, riordina o limita i contenuti della pagina” compariranno altri campi e opzioni.

Aggiungi Parametro Url Search Console

Dovrai specificare a cosa serve il parametro (Ordina, circoscrive, specifica, traduce o numera le pagine) e cosa più importante indicare se vuoi che Google scansioni o meno gli URL con il parametro in questione.

Le opzioni a disposizione sono quelle che seguono.

Lascia decidere a Googlebot: seleziona questa opzione quando non sai come funziona esattamente il parametro oppure se il parametro cambia in base alle pagine a cui è applicato. In questo modo il parametro viene gestito direttamente dai Googlebot.

Ogni URL: in questo modo indichi che gli URL che utilizzato quel parametro vanno sempre scansionati (non contengono contenuti duplicati).

Solo gli URL con valore: puoi usare questa opzione per i parametri che modificano l’ordine. Per esempio nel caso di due URL come questi:

https://esempio/categoria/portatili?sort=price-desc
https://esempio/categoria/portatili?sort=price-asc

Potresti scegliere di far scansionare solo quello con il parametro sort=price-desc.

Nessun URL: con quest’opzione indichi a Google di non eseguire la scansione degli URL con questo parametro.

Quando sei soddisfatto delle impostazioni clicca su Salva. Il parametro URL creato comparirà nella lista e potrai successivamente modificarlo o eliminarlo.

Lista Parametri Url Search Console

Rapporto copertura dell’indice

Dopo aver aggiunto il tuo sito alla Search Console devi assicurarti che Google abbia indicizzato correttamente le pagine del tuo sito. Per farlo possiamo controllare il rapporto Copertura dell’indice, clicchiamo quindi su Indice Copertura per accedervi.

Indice Copertura

Naturalmente se hai appena aggiunto il sito alla Search Console dovrai aspettare qualche giorno prima di poter esaminare i dati.

Esaminando questo rapporto potrai capire quali pagine sono state indicizzate da Google. Il rapporto diventa utile se sul tuo sito ci sono più di 500 pagine, se il tuo è un sito piccolo, invece, potrebbe essere meno utile esaminare il rapporto.

Copertura Stato Della Pagina

Ad ogni pagina esaminata dal crawler viene associato uno di questi quattro stati: Errore, Valide con Avvisi, Valida, Esclusa. Vediamo cosa rappresenta ognuno di questi stati.

Errore

Le pagine categorizzate come errore sono pagine che non sono state indicizzate. Gli errori possono essere dovuti a:

  • reindirizzamenti (una serie di redirect che si traduce in un loop e impedisce ai bot di raggiungere la pagina,

Valide con avvisi

In questo caso la pagina è stata indicizzata, ma sono stati rilevati dei problemi. Uno dei casi può essere quello in cui la pagina è stata indicizzata, ma il file robots.txt la blocca. Per risolvere dovrai, quindi, rimuovere la direttiva disallow relativa a quella pagina. Per trovare facilmente gli URL bloccati dal file robots.txt puoi utilizzare il tester di Google.

Dopo aver cliccato su Apri il Tester dei file robots.txt ti basta scegliere il sito su cui vuoi eseguire il test cliccando su seleziona una proprietà, come vedi qui:

Scegli Proprieta Verificata Tester File Robots

Potrai quindi inserire un URL specifico per verificare se è bloccato o meno.

Testare Url

Esclusa

In questa categoria saranno presenti le pagine escluse dall’indicizzazione. Attenzione, in questo caso non si tratta di pagine saltate per via di un errore, ma dovrebbero essere quelle pagine che non vogliamo vengano indicizzate.

Un caso può essere rappresentato da una pagina con contenuti duplicati o una versione alternativa di una pagina identificata come canonica. In questo elenco troveremo anche le pagine escluse per via del tag noindex.

Pagine Escluse Tag Noindex

Nell’elenco è probabile che troverai anche della pagine indicate come scansionate, ma non indicizzate.

Pagine Scansionate Non Indicizzate

Tra le pagine di questo tipo potrebbero rientrare quelle relative a tag o categorie del tuo blog. Si tratta di tutte quelle pagine che non vengono ritenute rilevanti e escluse quindi automaticamente dall’indicizzazione.

Se rilevi un aumento improvviso del numero di pagine escluse è meglio controllare che non ci sia un errore. Ad esempio potresti aver inserito per sbaglio una regola che impedisca l’indicizzazione di pagine che in realtà sono importanti. Consulta la lista delle pagine per assicurarti che ci siano solo quelle che vuoi non vengano indicizzate.

Rapporto usabilità su dispositivi mobili

Quotidianamente sempre più ricerche vengono effettuate da dispositivi mobili, per questo dovresti assicurarti che chi visita il tuo sito da smartphone o altri dispositivi mobili non riscontri errori di navigazione.

Ricordati che le pagine o i siti con problemi di visualizzazione o utilizzo da dispositivi mobili potrebbero essere penalizzate nei risultati dei motori di ricerca.

Per accedere al rapporto clicchiamo su Esperienza Usabilità su dispositivi mobili.

Usabilita Su Dispositivi Mobili

Anche in questo caso il codice di stato ci mostra a colpo d’occhio se ci sono problemi di ottimizzazione. Le pagine vengono classificate sotto lo stato errore o valida.

Esempi di errore che possono compromettere la navigazione da smartphone e che potresti rilevare in questo rapporto sono:

  • font del testo troppo piccolo (e quindi scarsamente leggibile)
  • elementi cliccabili troppo vicini tra loro
  • contenuti più grandi delle dimensioni dello schermo.

In questo caso riceverai un avviso come questo che ti mostro qui sotto, tra gli errori della sezione Usabilità su dispositivi mobili, o come in questo caso, come comunicazione dalla Search Console.

Errori Usabilita Dispositivi Mobili

Puoi consultare i messaggi della Search Console relativi a questo genere di errori cliccando sull’icona a forma di campana nella barra in alto.

Messaggi Search Console

Rapporto del rendimento del sito

Oltre a identificare la presenza di errori nelle pagine o nell’usabilità da dispositivi mobili, la Google Search Console ci permette di monitorare le prestazioni del nostro sito. Per farlo ci basta cliccare su Rendimento dal menu laterale a sinistra, come vedi qui:

Rendimento

Nota che il pannello rendimento sostituisce la sezione che prima veniva chiamata Analisi delle ricerche.

Le metriche che possiamo consultare si riferiscono ai dati delle ricerche su Google e ci mostrano l’andamento del nostro sito nel tempo. In particolare ci vengono date indicazioni sul numero di click e di impressioni dei link del nostro sito, sul CTR (un valore percentuale che rappresenta il rapporto tra i click e le impressioni) e la posizione media del sito.

Di default il Tipo di ricerca è impostato su web, ma puoi anche vedere i dati relativi alla ricerca per immagini, video o news. Ti basta cliccare sul pulsante Tipo di ricerca e poi selezionare l’opzione che vuoi vedere.

Tipo Di Ricerca

Filtrare le metriche per data

Cliccando sulla data possiamo scegliere l’intervallo di tempo da esaminare e scegliere quindi se mostrare ad esempio il grafico dell’ultima settimana, ultimo mese, fino agli ultimi 16 mesi, o anche scegliere un intervallo di date personalizzato.

Intervallo Date

Se clicchiamo sulla scheda Confronta, invece, possiamo ottenere un confronto dei dati con un altro periodo da noi specificato, o fare un confronto tra gli anni.

Confronta Date Di Anno In Anno

Utilizzare gli altri filtri

Accanto alla data vediamo il pulsante Nuovo che ci permette di impostare un nuovo filtro.

Aggiungi Nuovo Filtro

Grazie ad esso possiamo impostare altri filtri che ci permettono di analizzare le ricerche effettuate dagli utenti e ricavare informazioni utili per migliorare il rendimento del sito. Vediamo a cosa servono i diversi filtri.

Query
Filtra Per Query

L’opzione ci permette di impostare un filtro per parola chiave, visualizzando i dati delle ricerche effettuate per una data parola chiave.

Subito sotto il grafico con il numero di clic, impressioni, ctr e posizione media, troviamo un secondo riquadro in cui vengono riportate le query più frequenti. Se clicchiamo su una di queste verrà aggiunto direttamente il filtro.

Per eliminare un filtro ci basta cliccare sull’icona a forma di x.

Elimina Filtro Query

Dopo aver selezionato una parola chiave per cui il nostro sito si posiziona, possiamo identificare le pagine che ci hanno permesso di posizionarci per quella parola chiave cliccando sulla scheda pagine, come vedi qui sotto.

Scheda Pagine

Questo ci permette anche di evitare il cannibalismo delle parole chiave. Questo accade quando più pagine (ad esempio più post) cercano di posizionarsi per la stessa parola chiave.

Per evitarlo potresti riunire i contenuti delle diverse pagine in una più completa, o modificare una delle due in modo che cerchi di posizionarsi per una parola chiave diversa.

Pagine
Filtra Per Pagina

Con questo filtro possiamo inserire l’indirizzo di una pagina specifica e vedere per quali parole chiave si posizione. Per aggiungere il filtro ci basta sempre cliccare sul pulsate Nuovo in alto e selezionare Pagina dalle opzioni.

Dopo aver inserito l’URL della pagina che vogliamo esaminare otterremo una lista delle parole chiave per cui la pagina si posiziona.

Questo filtro ci permette di focalizzarci sulle prestazioni della pagina nel complesso e non sulla singola parola chiave.

Controllare le parole chiave per cui la nostra pagina si posiziona già ci permette anche di migliorare i nostri contenuti. Possiamo, infatti, utilizzare le parole chiave per approfondire un aspetto del tema che abbiamo trattato e rendere il nostro contenuto ancora più completo.

Per farlo può essere utile ordinare le parole chiave per posizione, cliccando sul filtro posizione come ti mostro in questa schermata.

Filtro Posizione

Ricordati che i contenuti più completi sono quelli che ottengono i migliori risultati nel posizionamento.

Paese
Filtra Per Paese

Il filtro ti permette di visualizzare i dati del traffico provenienti da un determinato paese. Puoi valutare questi dati per capire se ricevi del traffico da paesi diversi dal tuo.

Naturalmente in questo caso la lingua sarà un fattore determinante, se pubblichi i tuoi contenuti in italiano difficilmente riceverai traffico da visitatori di altri paesi per via della lingua. In questo caso potresti valutare di creare un sito WordPress multilingua per ampliare il bacino di visitatori, ad esempio pubblicando i contenuti anche in inglese.

Dispositivi
Filtra Per Dispositivo

Il filtro dispositivi può essere utile per visualizzare le metriche delle ricerche effettuate con i dispositivi mobili. Oltre a questo ci permette anche di confrontare il traffico da pc e da mobile.

Clicchiamo su nuovo e scegliamo il filtro Dispositivo, poi clicchiamo su Confronta e lasciamo le opzioni predefinite (Desktop e Dispositivo mobile) e clicchiamo su applica per ottenere il grafico. Volendo possiamo anche confrontare Desktop e Tablet cambiando le opzioni.

Confronto Desktop Mobile

Oltre al grafico globale nel box sottostante ora compariranno i risultati (clic, CTR e impressioni) suddivisi per pc e smartphone e individuare quali contenuti hanno le prestazioni migliori su un dispositivo rispetto all’altro.

Dal menu possiamo accedere alla sezione dei link per avere un’idea dei backlink (i collegamenti di altri siti che rimandano al tuo) e per vedere i link interni.

Link

Alla sezione link interni vediamo le pagine collegate principali, scorriamo in basso e clicchiamo su Altro per vederle tutte. Ricordati di curare anche i link interni tra i contenuti del tuo sito, perché non solo i link esterni contribuiscono alla link juice.

Link Interni

Possiamo cliccare su Link interni per ordinare le pagine in ordine crescente e vedere quali hanno un numero minore di link interni.

Cliccando su un singolo indirizzo di una pagina possiamo vedere tutte gli indirizzi collegati a quella specifica pagina. Questo ci indirizza sulla giusta strada per migliorare la nostra link building interna. Se una pagina non ha abbastanza link interni, valuta di aggiungerne altri.

In questa sezione puoi esaminare i link che il tuo sito riceve da altri domini. Puoi usarla per tenere sotto controllo la qualità dei backlink che ricevi.

Ricordati che cercare di manipolare il posizionamento delle tue pagine acquistando backlink non è una pratica che Google vede di buon occhio. Punta a ricevere backlink di qualità se non vuoi incorrere in penalizzazioni.

Conclusioni

Abbiamo visto come la Search Console può rivelarsi uno strumento utile per permettere ai webmaster di analizzare le prestazioni del sito.

Da un’unica piattaforma è possibile verificare che l’indicizzazione delle pagine sia corretta, inviare la sitemap del sito, avere informazioni sul traffico e comunicare a Google che hai cambiato dominio.

La Search Console ti permette anche di individuare eventuali errori nel sito o problemi di navigazione da dispositivi mobili. Correggere questi errori ti aiuta a migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e ti assicura anche migliori risultati in termini di ranking.

Cosa ne pensi della Search Console? Ti è stata utile a individuare problemi di indicizzazione o usabilità del sito? Fammi sapere con un commento che risultati hai avuto.


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