Al giorno d’oggi la vendita online riscuote sempre maggiore interesse e, man mano che le vendite online continua ad aumentare, sempre un maggior numero di venditori decide di aprire un negozio online.
Se ti stai chiedendo come aprire un negozio online e non sai da dove partire, in questo articolo scoprirai come muovere i primi passi per avviare il tuo business online.
Vedremo quali sono i vantaggi della vendita online, che tipo di attività avviare e come aprire un negozio online a tutti gli effetti. Nella seconda parte esamineremo i requisiti e gli adempimenti fiscali e faremo un’analisi dei costi.
Ma, prima di tutto, vediamo se ha senso aprire un negozio online al giorno d’oggi.
Table of Contents
Perché aprire un negozio online
Aprire un negozio online ha diversi vantaggi, per prima cosa ti permette di partire con un investimento iniziale ridotto.
Se hai già un negozio fisico e vuoi estendere il tuo business hai il vantaggio di poter ampliare le vendite al dettaglio con un pubblico su scala nazionale o internazionale. Puoi riuscire quindi a superare i limiti di un’attività fisica grazie agli acquisti online.
Inoltre hai il vantaggio di non dover sottostare a periodi di chiusura, una delle caratteristiche che fa più gola dell’aprire un negozio online è proprio quella di avere uno shop aperto 24 ore su 24.
Puoi anche sfruttare le strategie di marketing online per attirare un maggior numero di clienti.
Che tipo di negozio avviare
Il primo passo per capire come aprire un negozio online, è scegliere che genere di attività avviare. Ci sono, infatti, diversi modelli di business su cui possiamo basarci e ognuno di essi può essere più indicato in base alle esigenze.
Principalmente la scelta può ricadere su quattro grandi categorie:
- aprire un’attività in dropshipping e quindi senza magazzino
- avviare un ecommerce
- vendere attraverso i marketplace
- aprire un negozio online in franchising.
Esaminiamo queste alternative una ad una.
Aprire negozio online senza magazzino
Il dropshipping ti permette di diventare un venditore, senza però avere un magazzino e doverti occupare quindi della logistica.
Questo sistema ti permette di aprire un negozio online partendo veramente dal piccolo ed estendere il tuo business. Non richiede, infatti, un investimento iniziale sostanzioso visto che si eliminano i costi di gestione del magazzino e quelli necessari per acquistare la merce prima di poterla vendere.
Nonostante l’investimento richiesto sia inferiore rispetto a quello di avviare un’attività a tutto tondo, non si può comunque fare dropshipping gratis. È necessario comunque considerare i costi relativi alla creazione del sito web, al provider, oltre a un budget da destinare al marketing.
Inoltre, trattandosi di un’attività di vendita online, devi sempre fare riferimento alla normativa che accomuna anche gli ecommerce e che prevede l’apertura della partita IVA e tutti gli adempimenti fiscali, comprese quindi tasse e contributi.
Lo svantaggio principale è che i profitti sono inferiori rispetto a quelli di un vero e proprio ecommerce. Inoltre non hai il controllo sulla filiera e sui prodotti e non puoi quindi accertarti della loro qualità e del livello delle spedizioni.
Come funziona il dropshipping
Essenzialmente il dropshipping funziona in questo modo: tu scegli cosa vendere e ti accordi con uno o diversi fornitori.
Avvi il tuo negozio online e ti occupi del marketing e del servizio clienti. I clienti acquistano attraverso il tuo shop online e tu inoltri l’ordine al fornitore. Il fornitore si occupa della spedizione per conto tuo.
Con un’attività di dropshipping, quindi, non ti occupi in prima persona dell’acquisto della merce, della gestione del magazzino e delle spedizioni, ma deleghi queste attività al fornitore.
Il tuo compito, non è quello di gestire la merce, ma ti puoi concentrare sull’attività di marketing e di assistenza ai clienti.
Tieni presente che il dropshipping non è come l’affiliate marketing, non ti occupi solo di pubblicizzare dei prodotti, ma risulti essere il venditore a tutti gli effetti. La vendita avviene a nome tuo, è compito tuo attirare i clienti e offrire assistenza a questi ultimi anche dopo la vendita.
Con l’affiliazione, invece, puoi guadagnare online consigliando un determinato prodotto o servizio e poi la vendita avviene tra il produttore e il cliente finale.
Come funziona il print-on-demand
Un esempio particolare di dropshipping è dato dai servizi di vendita di print on demand. Ci sono diverse piattaforme che ti permettono di vendere dei prodotti personalizzati usando il tuo marchio. Puoi affidarti a questi servizi di stampa su richiesta per creare t-shirt, gadget, borse e tanto altro.
In questo caso tu ti concentri sull’attirare i clienti e dopo aver ricevuto gli ordini li trasmetti al servizio di stampa su richiesta che si occuperà di preparare l’ordine e di spedirlo.
Avviare un ecommerce
La seconda alternativa per aprire un negozio online è quella di creare un vero e proprio ecommerce. In questo caso devi delineare innanzitutto il budget che hai a disposizione e scegliere cosa vendere.
Da qui la strada è tutta in salita e prevede di scegliere la piattaforma per creare il sito ecommerce e poi sarà necessario occuparti della creazione del sito stesso o delegare questo compito a terzi.
Aprire un negozio online non significa solo creare un sito e aggiungere i prodotti, ma configurare i pagamenti online, gestire le spese e i metodi di spedizione, collegare il sito all’inventario e tanto altro.
Dovrai poi metterti a norma dal punto di vista degli adempimenti burocratici e fiscali, oltre a doverti occupare della gestione del magazzino e della logistica e naturalmente dell’attività di marketing.
In questa guida vedremo alcune considerazioni sulla scelta della piattaforma da usare, sugli adempimenti fiscali e sui costi di un negozio online.
Per delle considerazioni approfondite sui diversi modelli commerciali puoi fare riferimento anche alla nostra guida all’ecommerce.
Vendere con i marketplace
Un’altra alternativa è quella di vendere online con i marketplace, in questo caso puoi aprire un negozio online direttamente all’interno di portali che ti permettono di creare una vetrina.
Qual è la differenza tra l’aprire un ecommerce di tua proprietà e vendere attraverso i marketplace?
Se scegli di aprire un negozio online su Amazon o su un altro marketplace, non dovrai avere il tuo sito personale. Dal punto di vista della gestione sarà quindi più facile, inoltre i marketplace ti forniscono anche gli strumenti per delegare a loro la logistica, come nel caso di Amazon. In pratica puoi avviare un’attività di dropshipping con Amazon, purché ti attieni alle regole per questo tipo di servizi.
Ci sono però anche degli svantaggi, per esempio il fatto che queste piattaforme richiederanno un costo fisso o delle commissioni sulle vendite.
Se sei orientato su questa scelta e vuoi capire da dove partire ti suggerisco di controllare la nostra guida su come vendere online. Vi troverai una panoramica delle principali piattaforme a disposizione con i servizi offerti e le commissioni previste.
Aprire negozio online in franchising
Così come è possibile aprire un punto vendita fisico in franchising, c’è anche la possibilità di aprire un negozio online con il franchising.
In questo modo hai il vantaggio di avviare un’attività non completamente da zero, soprattutto se ti affidi ad un franchisor già affermato.
Inoltre non dovrai fare un investimento iniziale elevato. In alcuni casi, in base al contratto di franchising, potrai anche vendere in dropshipping e quindi non dovrai occuparti di logistica e spedizioni.
Come aprire un negozio online
Ora che abbiamo visto che tipo di attività online è possibile avviare, vediamo quali sono i passaggi preliminari da compiere per aprire un negozio online.
Nello specifico andremo a vedere:
- come scegliere i prodotti da vendere
- dove trovare i prodotti da vendere
- come condurre ricerche di mercato e definire il pubblico.
Scegliere cosa vendere
Ci sono diverse categorie di prodotti su cui ci si può concentrare nella vendita online. Principalmente possiamo suddividerli in tre grandi categorie: i prodotti fisici, quelli digitali e i servizi.
Qualunque sia la categoria di prodotti su cui vuoi concentrarti, devi trovare una nicchia di mercato alla quale dedicarti.
Definire il tuo pubblico
Per riuscire a ritagliarti una fetta di mercato deve esserci qualcuno interessato ad acquistare quei prodotti e devi offrire qualcosa di diverso o di innovativo rispetto ai tuoi competitor.
Devi quindi fare un’analisi di mercato per capire quali sono i punti di forza e i punti deboli dei tuoi concorrenti e come fare a fornire un prodotto migliore del loro.
Non devi solo puntare ad avere prodotti di qualità che possano emergere sulla concorrenza, ma anche riuscire a proporli al pubblico più adatto.
Definire il pubblico su cui concentrarti sta alla base delle strategie di marketing. Capire a che tipo di cliente tipo (in gergo buyer persona) è destinato un prodotto ti permette di allineare il prodotto e il modo in cui viene presentato alle preferenze e alle necessità degli acquirenti.
In poche parole è più facile venire incontro a una richiesta di mercato che crearne una da zero.
Trovare i prodotti da vendere
Dopo aver chiarito cosa vendere, devi procurarti la merce. Anche in questo caso hai diverse alternative in base a quello che vuoi vendere.
Puoi produrre i prodotti, per esempio creare e vendere prodotti artigianali, oppure creare ebook e videocorsi da mettere in vendita online.
Puoi avviare un’attività in dropshipping, in questo caso devi trovare un fornitore con cui associarti.
Oppure puoi procedere per la via tradizionale e affidarti ai grossisti per acquistare i prodotti da rivendere.
Creare il tuo brand
Se vuoi aprire un negozio online devi creare l’immagine della tua azienda, questo significa creare un logo, una combinazione di colori e uno stile che sia rappresentativo della tua attività.
Creare un brand da zero significa definire una vera e propria identità per la tua azienda. Dovrai quindi tenere in considerazioni gli obiettivi da raggiungere, i valori aziendali, i tuoi punti di forza rispetto alla concorrenza e tenere in considerazione il target al quale vuoi rivolgerti.
Aprire un negozio online: la creazione del sito
Ora che abbiamo visto gli aspetti preliminari per affacciarsi alla vendita online, passiamo a una questione più pratica: come creare un sito web.
A eccezione della soluzione di affidarsi a un marketplace, in tutti gli altri casi dovrai creare un sito web, in particolare un ecommerce, per permettere ai tuoi clienti di acquistare i tuoi prodotti.
Vediamo quali sono i passaggi fondamentali da seguire.
Scegliere la piattaforma
Principalmente ci sono due strade: scegliere una piattaforma proprietaria o utilizzarne una open source.
Le piattaforme proprietarie ti permettono di creare il tuo sito web utilizzando i loro strumenti in cambio di una tariffa, in genere in abbonamento.
Hanno il vantaggio di offrire supporto ai clienti e diversi piani in funzione delle esigenze. Dal punto di vista della personalizzazione e del controllo, però, sono limitate.
Al contrario le piattaforme open-source non ti pongono limitazioni riguardo alla personalizzazione. Puoi aprire un negozio online e personalizzarlo come preferisci.
Inoltre, puoi estendere le funzionalità con estensioni e integrazioni pensate proprio per gli ecommerce per gestire spedizioni, magazzino e così via.
Tra le piattaforme proprietarie troviamo Shopify, Wix, BigCommerce e Volusion.
Delle soluzioni open-source fanno, invece, parte Magento, PrestaShop e WooCommerce.
Scegliere hosting e dominio
Oltre alla scelta della piattaforma, un altro passaggio importante da fare è quello di scegliere il nome del dominio e assicurarsi che sia tra i domini liberi.
Per un ecommerce il dominio può corrispondere al nome del brand, oppure essere un nome che richiama la categoria di prodotti in vendita.
Se la piattaforma scelta è una piattaforma proprietaria che include anche il servizio di hosting, non dovrai fare altre considerazioni. Invece, se hai scelto una piattaforma open source avrai bisogno anche di scegliere un hosting.
In generale i piani hosting semidedicato e i cloud, come un VPS cloud hosting, sono quelli più indicati per un ecommerce agli inizi.
La scelta del piano, però, deve avvenire in funzione della piattaforma scelta, in base a come sarà strutturato il sito, ma anche tenere in considerazione il numero di visite che ci aspettiamo.
Per esempio Magento ha bisogno di elasticsearch, per questo il nostro hosting Magento è ospitato su un servizio dedicato per garantire il massimo delle prestazioni.
Configurare il negozio online
Dopo aver scelto la piattaforma più adatta alle tue esigenze e scelto il nome del dominio, devi creare il tuo sito.
Oltre alla scelta del design da usare, dovrai aggiungere i prodotti e creare delle schede con tutti i dettagli. Dovrai raggruppare i prodotti in categorie, specificare prezzo, peso, caratteristiche del prodotto e aggiungere foto che permettano ai tuoi clienti di vedere nel dettaglio le caratteristiche della merce.
Dovrai quindi impostare i metodi di pagamento e gestire il sistema delle spedizioni. Sarà necessario anche scegliere un certificato SSL per ecommerce che possa garantire la crittografia dei dati e assicurare quindi una navigazione sicura.
Dopo aver configurato tutto, dovrai verificare che il sito funzioni correttamente, per esempio controllare che il sito sia accessibile senza problemi anche da dispositivi mobili, che tutte le funzioni rispondano correttamente e non ci siano errori di programmazione.
Aprire un negozio online: requisiti e adempimenti fiscali
La domanda che tutti si pongono quando sono in procinto di avviare un’attività online è se sia possibile aprire un negozio online senza partita IVA. Cerchiamo di chiarire questo dubbio e vediamo quali sono gli obblighi sia nel caso di un ecommerce che per le attività di dropshipping.
Aprire un negozio online senza partita IVA: quando è possibile?
Non si può aprire un vero e proprio negozio online senza avere partita IVA. Ci sono però casi in cui la vendita online può essere considerata come occasionale.
È importante precisare che l’attività occasionale è considerata tale quando non viene svolta con continuità e non c’è attività di promozione. Per cui se decidi di aprire un ecommerce, questa attività non potrà mai essere considerata come occasionale.
La vendita occasionale da privato è quella che in genere si effettua attraverso marketplace e siti di annunci ed ha quindi dei limiti.
In tutti gli altri casi, quando le vendite vengono effettuate con regolarità, è necessario seguire tutto l’iter burocratico. Vediamo quali sono i requisiti necessari per la vendita online.
Ecommerce: requisiti necessari
Le attività di vendita online come l’apertura di un ecommerce richiedono tutto un iter burocratico paragonabile a quello dell’apertura di un negozio fisico. Sarà, infatti, necessario segnalare l’inizio dell’attività al Comune attraverso una SCIA.
Dovrà essere aperta la partita IVA con codice ATECO per la vendita online. Se la vendita non avviene solo nel territorio italiano, ma anche in altri paesi dell’Unione Europea, sarà richiesta anche l’iscrizione al VIES.
Inoltre sarà necessario iscriversi al Registro delle Imprese e all’INPS per versare i contributi previdenziali (Gestione separata Commercianti).
In base alla categoria di prodotti venduti, inoltre, potrà anche essere necessario fare richieste per licenze specifiche.
Partita IVA e dropshipping
Come abbiamo anticipato anche prima, avviare un’attività in dropshipping si configura a tutti gli effetti come attività di vendita online. Bisogna quindi essere in possesso di partita IVA con Codice Ateco per la vendita al dettaglio:
47.91.10 – “Commercio al dettaglio di prodotti via internet”
È anche necessario iscriversi al Registro delle Imprese alla Camera di Commercio e iscriversi all’INPS alal sezione Commercianti per versare i contribuiti previdenziali.
Altro requisito è la presentazione della SCIA al Comune.
Hai altri dubbi sulla fiscalità? Dai un’occhiata alla nostra intervista incentrata sul tema partita Iva e prestazione occasionale. Troverai tante indicazioni utili per chi vuole iniziare a lavorare online.Quanto cosa aprire un negozio online?
Se sei arrivato a questo punto nella lettura del nostro articolo, avrai già capito che i costi di un negozio online non sono solo quelli necessari allo sviluppo del sito ecommerce.
Oltre alle spese necessarie per creare un ecommerce, devi tenere in considerazione altri costi fissi come l’iscrizione e il diritto annuale di pagamento alla Camera di Commercio. Ci sono poi da considerare i contributi previdenziali, le tasse e le spese per il commercialista.
A queste spese va poi sommato un certo budget necessario per acquistare la merce dai grossisti e per la gestione del magazzino, a meno che non si tratti di un’attività di dropshipping. Per finire, non meno importanti, sono anche le spese per le attività di promozione.
Conclusioni
Come abbiamo visto, aprire un negozio online ha molti vantaggi ed è una scelta che ti mette davanti a diverse possibilità. Puoi scegliere di aprire un negozio online senza magazzino, affacciarti alla vendita da privato e senza partita IVA, oppure mettere in piedi un ecommerce tutto tuo.
In ogni caso ci sono delle considerazioni da fare sulla scelta dei prodotti da vendere e sulla piattaforma da scegliere per creare il tuo sito. Inoltre, devi anche tenere conto del budget che hai a disposizione prima di avviare un’attività online.
Sicuramente non è un’attività che si può avviare in breve tempo e avrai bisogno del supporto di professionisti da consulenti commerciali a web agency per la creazione del sito, ma adesso hai una panoramica delle possibilità e dei requisiti necessari per aprire il tuo negozio online.
C’è qualche aspetto che non ti è chiaro o che vorresti approfondire? Facci sapere con un commento.
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