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Cos’è la link juice e cos’ha a che fare con la SEO

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In questo articolo vedremo che cos’è la link juice e come attraverso di essa si possa migliorare il posizionamento del proprio sito.

Vedremo quanto conta in termini di posizionamento il concetto di link juice e quali errori evitare per non perdere i vantaggi ottenibili da questa strategia. Nell’articolo ti indicherò anche quali strumenti utilizzare per gestire al meglio la link juice e valutare l’autorevolezza dei siti web.

Partiamo dal principio e vediamo subito cosa significa link juice.

Letteralmente il significato di link juice sarebbe “succo di link” ma che cosa vuol dire? Con questo termine ci si riferisce al valore che viene trasmesso da una pagina web all’altra attraverso i link.

I collegamenti tra due pagine permettono, quindi, dei benefici in termini di autorevolezza. Ciò significa che in base a questi collegamenti varia anche il posizionamento delle pagine nei motori di ricerca.

Bisogna però precisare fin da ora che non tutti i link hanno lo stesso valore. Inoltre, non si deve tenere solo in considerazione il numero dei link, ma anche altri fattori. Vediamo meglio in cosa consiste la link juice.

Da ogni pagina partono un certo numero di collegamenti verso altre pagine. In alcuni casi si tratta di link interni che puntano, quindi, allo stesso dominio, in altri di link che puntano ad altri siti.

Ognuno di questi collegamenti porta con sé un certo valore non solo verso la singola pagina di destinazione, ma anche verso tutte le altre collegate a loro volta a questa.

Link Juice Come Funziona

Il valore che il link porta con sé, quindi, è il succo, che proprio come un liquido viene distribuito tra le diverse pagine web collegate tra loro. È un po’ come se versassimo un liquido all’interno di una cascata di bicchieri e questo si distribuisse dal bicchiere in cima a quelli sottostanti.

Supponiamo di avere una pagina con un solo link in ingresso, questo collegamento porta con sé una certa valenza, che chiameremo succo. La quantità di succo associata ad un link varia però in base alla pagina di provenienza del collegamento.

Se dalla pagina di partenza parte un solo link, allora tutto il succo sarà incanalato in quel link. Se, invece, ne parte più di uno si distribuirà tra questi link e ogni pagina avrà quindi solo una parte del succo.

Ma di che genere di link stiamo parlando?

Sia i link interni che i backlink sono in grado di apportare valore ad una pagina in termini di popolarità e posizionamento (page rank). Ciò significa che la link juice dipenderà in ugual misura sia dai collegamenti interni tra le pagine dello stesso sito che dai collegamenti provenienti da altri siti.

Prima di analizzare nel dettaglio i link interni ed esterni facciamo una piccola premessa sull’autorevolezza dei siti web.

Autorevolezza di un sito

In termini di posizionamento ogni sito ha una certa autorevolezza, definita spesso come “autorità del sito” o “domain authority”.

Non è chiaro in che termini questa autorità si traduca in un fattore di posizionamento, poiché gli algoritmi usati dai motori di ricerca non sono noti. Per questo motivo non è possibile determinare con precisione come questo fattore sia calcolato e che impatto abbia sui risultati dei motori di ricerca.

Autorevolezza Di Un Sito

Diversi strumenti per la SEO offrono delle analisi di questo fattore come la Domain Authority di Moz, il Domain Rating messo a disposizione da Ahrefs o la Zoom Authority di SEOZoom.

Le misure fornite da strumenti di questo tipo non possono essere considerate in termini assoluti e ognuno di essi si basa su fattori differenti per effettuare l’analisi.

Vediamo su quali parametri si basano generalmente:

  • la presenza di backlink e la loro qualità
  • la valutazione dei contenuti del sito
  • la popolarità in termini di traffico
  • l’ottimizzazione stessa del sito e la sua considerazione in termini di posizionamento
  • il potenziale di crescita

Come si può facilmente intuire, strumenti di questo tipo riescono a fornire una stima. Non è semplice stabilire con esattezza tutti questi parametri.

Ad esempio per quanto riguarda la qualità dei backlink, non sempre è facile distinguere i link spam da quelli realmente considerati affidabili. Per questo alcuni di questi strumenti escludono i link esterni dall’analisi.

Vediamo meglio l’importanza dei link interni e dei backlink in termini di link juice.

I motori di ricerca apprezzano la presenza di collegamenti all’interno di una pagina web e questo vale sia per i link interni che per i backlink.

Spesso, però, c’è la tendenza a focalizzare tutta l’attenzione verso i link che provengono da altri siti e a trascurare, invece, i collegamenti interni.

I link interni, in realtà, andrebbero curati tanto quanto quelli esterni. Per prima cosa perché permettono agli utenti di continuare a navigare da una pagina all’altra pur restando sempre sul tuo stesso sito.

E poi parlando di link juice collegare le pagine tra loro aumenta il loro valore, quindi diventa ancora più importante mettere in atto questa strategia per i collegamenti interni al sito.

Ma come si fa a farlo in modo efficace?

Come per la creazione dei contenuti, anche per gestire al meglio i collegamenti interni bisogna partire sempre dalla ricerca delle parole chiave. Dall’analisi delle parole chiave utilizzate si possono delineare le attinenze tra i diversi argomenti.

Raggruppando le parole chiave per tematiche si possono facilmente collegare le diverse pagine l’una con l’altra. Le parole chiave, inoltre, possono essere utilizzate proprio come anchor text, ovvero la stringa di parole usata per posizionare il link.

Bisogna fare attenzione, però, a non utilizzare con troppa frequenza le parole chiave esatte come anchor text per non essere penalizzati dai motori di ricerca per spam. Come evitarlo? Usando anche dei sinonimi e non sempre le parole chiave secche.

L’attività di link building permette di ottenere quelli che vengono definiti backlink, si tratta di collegamenti provenienti da altri siti e indirizzati verso il nostro. Ci sono diversi modi per ottenere dei backlink.

Per prima cosa si può puntare ad ottenerli spontaneamente. Se i nostri contenuti saranno ritenuti di interesse qualche utente potrebbe voler fare riferimento ad essi e i link verranno, quindi, da soli.

Un altro modo di ottenere i backlink consiste nell’utilizzare i guest post. Così facendo ci si offre di scrivere dei contenuti da pubblicare su un sito altrui, e di ricevere in cambio un link verso il proprio sito.

Non occorre precisare che il sito deve avere dei contenuti pertinenti alla nostra attività. Inoltre, per aver una maggiore resa dai link provenienti da altri siti l’ideale è indirizzarli verso pagine come l’homepage del sito.

In questo modo il valore del link verrà a sua volta distribuito verso le pagine collegate alla home, ovvero le pagine più rilevanti del sito web.

L’attività di guest post non deve essere confusa con l’acquisto dei link. In questo caso, infatti, bisogna fare attenzione che i siti siano sempre attendibili. Se l’attività venisse considerata come spam, i motori di ricerca potrebbero penalizzare il sito che riceve link poco affidabili.

Vediamo quali strategie è possibile mettere in atto per migliorare il posizionamento organico del sito attraverso la link juice e quali errori evitare.

Per bypassare la link juice e cercare di convogliare il valore verso dei contenuti specifici si utilizzava una tecnica chiamata pagerank sculpting. Questa strategia consisteva nell’utilizzare l’attributo rel nofollow per le pagine verso il quale non si voleva indirizzare l’autorevolezza.

L’obiettivo era, quindi, quello di dirigere quest’autorevolezza verso dei link specifici, ovvero quelli in cui non veniva utilizzato il nofollow.

Tuttavia con gli aggiornamenti degli algoritmi usati da Google questa tecnica non è più efficace. Infatti, il valore che si trasmette da una pagina all’altra viene completamente perso quando il link è nofollow.

Ciò significa che vengono comunque considerati tutti i link, ma la “percentuale” che sarebbe attribuita a quelli nofollow, invece di essere redistribuita tra gli altri viene sprecata.

Errori 404

Con l’espandersi del tuo blog o del tuo sito ci saranno sempre più link a collegare le pagine l’una con l’altra. Se per caso dovessi eliminarne una devi assicurarti di rimuovere anche i link presenti nel sito che rimando ad essa.

Errore 404

Se non lo fai, l’utente che andrà a cliccare sul link si imbatterà in un errore 404. Ma non saranno solo i visitatori del tuo sito a “pagarne i danni”.

Finché quel link resta, malgrado l’errore, una parte della link juice della pagina di partenza viene comunque inviata verso la pagina non trovata. Ciò significa che viene completamente sprecata, quando potrebbe essere redistribuita tra le altre.

Contenuti duplicati

Se nel tuo sito ci sono contenuti simili in pagine diverse, Google e altri motori di ricerca potrebbero considerare le pagine come duplicati. Ciò significa che solo una delle due pagine verrà scelta per essere mostrata nei risultati di ricerca e di norma questa scelta avverrà in automatico.

È per questo che nel caso di URL considerati duplicati è possibile scegliere quale delle due pagine far indicizzare. Basta impostare quella che vuoi che sia considerata come URL canonico.

Ecommerce

Un esempio di contenuti doppiati può essere dato dalle pagine di un ecommerce, in questo caso devi impostare dei parametri URL dalla search console di Google.

Se, invece, hai apportato delle modifiche o trasferito il tuo sito, modificando gli URL, ti serve impostare dei redirect 301. In questo modo sia chi visita il sito che i motori di ricerca stessi saranno in grado di raggiungere le nuove pagine correttamente.

Disavow

La link juice è come un’arma a doppio taglio, puoi ricevere benefici da link in ingresso di siti autorevoli, ma potresti anche ricevere backlink da siti di spam.

Nella maggior parte dei casi i motori di ricerca riescono a distinguere in maniera autonoma i link affidabili da quelli che non lo sono. Tuttavia qualora questo non dovesse succedere questi collegamenti possono danneggiare la reputazione del tuo sito agli occhi di Google.

Si tratta di casi abbastanza circoscritti, ma se dovesse succedere puoi rifiutare questi collegamenti in ingresso attraverso lo strumento Rifiuta link (disavow link) di Google.

Come abbiamo visto per la link juice sono importanti tutti i collegamenti in arrivo sulle pagine. Per tenere traccia dei link interni ed esterni che puntano al tuo sito web puoi utilizzare diversi strumenti.

Il primo aiuto ti viene dalla Search Console di Google che attraverso la sezione link ti mostra il numero di link interni ed esterni del tuo sito facendoti vedere quali pagine sono le più collegate.

Link Interni E Esterni Search Console Google

Se hai un sito con WordPress puoi sfruttare anche i plugin per la SEO. Rank Math ad esempio ti offre una panoramica del rapporto tra link esterni e interni che indirizzano verso le tue pagine.

Per l’analisi dei backlink ci sono tanti altri strumenti (anche gratuiti) tra cui quelli offerti da Neilpatel e Ahrefs. Analizzare i backlink del tuo sito è uno dei passi fondamentali per un’analisi SEO del tuo sito.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo visto come la link juice sia in grado di rafforzare l’autorevolezza di un sito web. Come hai visto i benefici derivano dai collegamenti esterni e da quelli interni.

Adottando le giuste tecniche per gestire i link tra le pagine del tuo sito e quelli provenienti da altri domini puoi trarre numerosi vantaggi in termini di posizionamento proprio attraverso la link juice.

Per fortuna, per tenere sotto controllo il profilo di backlink di un sito e per i link interni ci vengono in aiuto diversi strumenti. E tu, quali accorgimenti usi per il tuo sito? Fammelo sapere nei commenti.


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