Vuoi sapere cos’è un dominio di primo livello e come è organizzata la struttura dei domini internet?
In questo articolo andiamo a vedere come sono strutturati i domini, perché è importante il dominio di primo livello, quali tipi ci sono e quali considerazioni bisogna fare nella scelta del dominio più adatto al proprio sito web.
Iniziamo!
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Cos’è un dominio di primo livello?
Con dominio di primo livello o TLD (Top-Level Domain) ci si riferisce all’ultima sezione del nome di dominio, vale a dire quella successiva al punto. L’esempio più comune di dominio di primo livello è “.com“. Come vedremo, però, ci sono tanti altri esempi di TLD.
Per capire meglio perché si parla di dominio di primo livello, è essenziale conoscere la struttura dei nomi di dominio.
Ogni dominio è caratterizzato da più segmenti, che prendono il nome di livelli e sono denominati primo, secondo e terzo a partire dal segmento finale. Per semplicità ci riferiremo a tre livelli, ma ci possono anche essere domini di quarto livello e così via, anche se non sono molto utilizzati.
Vediamo un esempio specifico per capire meglio i tre livelli di un dominio:
my.supporthost.com
In questo esempio:
- “.com” è il dominio di primo livello;
- “supporthost” è il dominio di secondo livello;
- “my” è il dominio di terzo livello.
In pratica, quindi, la porzione finale di ogni dominio internet è il dominio di primo livello (TLD), chiamato anche estensione di dominio.
Passando alla sezione che precede l’ultimo punto, troviamo il dominio di secondo livello o SLD.
Se c’è un altro segmento che precede il dominio di secondo livello, allora verrà chiamato dominio di terzo livello. Questo livello è chiamato comunemente sottodominio.
Il nome di dominio nella sua interezza è personalizzabile, ma ci sono delle regole da seguire come vedremo più approfonditamente quando parleremo della scelta del dominio.
Quando compri il dominio per il tuo sito puoi scegliere il dominio di primo livello tra quelli disponibili, tra poco vedremo che tipo di estensioni ci sono. Il dominio di secondo livello, invece, è personalizzabile, per esempio per il nostro sito rappresenta il nome dell’azienda, SupportHost, per un sito personale potrebbe rappresentare nome e cognome e così via.
Visto che ogni dominio è unico, per poter procedere alla registrazione, devi trovare un dominio libero. Per esempio non puoi registrare “pippo.com” se è stato già registrato da qualcun altro.
Dopo aver registrato il dominio, puoi anche creare dei sottodomini per alcune sezioni del tuo sito. Ad esempio l’area clienti del nostro sito è raggiungibile dal sottodominio “my.supporthost.com”.
In altri casi i sottodomini possono essere utilizzati per creare le versioni in diverse lingue, ad esempio:
- it.wikipedia.org
- es.wikipedia.org.
Tipi di TLD
Come accennavamo prima, .com è solo uno dei tanti domini di primo livello che esistono.
I TLD sono gestiti dall’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’organizzazione che ha il compito di assegnare gli indirizzi IP e gestire il DNS. Questo ruolo in origine spettava all’ente statunitense chiamato IANA.
Dietro le quinte, infatti, ad ogni dominio corrisponde un indirizzo IP, vale a dire una stringa numerica (o alfanumerica) che identifica il server su cui è ospitato il sito.
Per convenzione i TLD vengono suddivisi in cinque gruppi:
- generici
- nazionali
- sponsorizzati
- infrastrutturali
- test.
Di questi gruppi, quelli che sono liberamente registrabili sono solo i primi due: i TLD generici e quelli nazionali. Andiamo a vedere brevemente in cosa consistono questi diversi tipi di estensioni.
Domini di primo livello generici
I domini generici o gTLD (generic Top-Level domain) possono essere registrati da tutti, salvo alcune eccezioni.
Tra i più conosciuti e diffusi ricordiamo:
- .com, all’inizio questo dominio nasce per i siti commerciali, ma ad oggi è in assoluto il più utilizzato.
- .org, è l’abbreviazione di organization ed è spesso utilizzato da organizzazioni no profit, il caso più famoso è Wikipedia.org.
- .net, in origine era stato pensato per siti correlati alle tecnologie di rete, tuttavia attualmente è usato anche da aziende e organizzazioni di vario tipo.
I domini che abbiamo appena visto sono tra i più utilizzati sia perché non presentano restrizioni, sia perché sono tra i primi gTLD introdotti.
Ogni TLD, però, ha le sue regole, per esempio il dominio .biz è solo per uso aziendale o commerciale e le restrizioni definite dall’ICANN indicano chiaramente che non può essere usato esclusivamente per scopi personali.
Nel 2013, l’ICANN ha annunciato l’introduzione dei nuovi gTLD. Accanto ai TLD più diffusi, oggi è quindi possibile utilizzare anche estensioni nuove tra cui:
- .shop
- .blog
- .online
- .money
- .web
- .tech
- estensioni con nomi di regioni o città come .berlin, .paris,
- estensioni riconducibili a singole organizzazioni come .google o .apple.
Attualmente ci sono circa 1500 TLD che puoi trovare sul database dell’ICANN, di questi circa 1200 sono gTLD.
Domini di primo livello nazionali
I domini di primo livello nazionali sono indicati come ccTLD (coutry code Top-Level Domains).
Di questa categoria fanno parte tutte le estensioni che si riferiscono a un paese specifico che viene rappresentato con la nomenclatura ISO a due caratteri.
Alcuni esempi di ccTLD sono:
- .it – Italia
- .fr – Francia
- .es – Spagna
- .eu – Unione Europea
- .ca – Canada
- .us – Stati Uniti
- .uk – Regno Unito
- .jp – Giappone.
Domini di primo livello sponsorizzati
Nella categoria degli sTLD (sponsored Top-Level domains) rientrano i domini di primo livello che sono patrocinati da un ente governativo o un’organizzazione privata. Si tratta nello specifico di domini riservati che possono essere registrati solo rispettando dei criteri specifici.
Tra gli esempi più comuni ci sono:
- .gov, questa estensione è riservata al governo degli Stati Uniti;
- .edu, per le istituzioni legate all’istruzione negli Stati Uniti;
- .mil, per le forze armate degli Stati Uniti;
- .asia, riservato alle organizzazioni o individui che solo legati all’area di riferimento;
- .cat, riservato a siti in lingua catalana;
- .coop, esclusivo per le cooperative o organizzazione che le promuovono;
- .travel, solo per agenzie di viaggio o siti collegati al turismo;
- .museum, esclusivo per i musei.
Domini di primo livello infrastrutturali e di test
I domini infrastrutturali e di test sono due categorie di TLD riservate. Esiste un solo dominio di primo livello infrastrutturale ed è .arpa. Questo dominio è usato solo da chi amministra l’infrastruttura di rete.
I domini di test, chiamati tTLD, sono domini riservati che non possono essere registrati. Si tratta di domini che possono essere usati nella documentazione o nelle reti locali durante lo sviluppo. Tra questi abbiamo:
- .test
- .example
- .localhost
- .invalid.
TLD e SEO: la scelta del dominio di primo livello è importante?
Ora che abbiamo visto che ci sono diversi domini di primo livello, può venire naturale chiedersi quale sia il più adatto per il proprio sito.
Il consiglio di base nella scelta dell’estensione è di scegliere quella che sia più in linea con il proprio servizio. Per esempio si può prendere in considerazione un dominio “.org” per le associazioni no-profit.
E per quanto riguarda le estensioni nazionali? Nelle indicazioni per i siti multiregionali e multilingue, uno dei suggerimenti di Google è quello di utilizzare un dominio specifico del paese per indicare un targeting geografico in maniera chiara. Questo può quindi essere un segnale che aiuta il tuo sito a comparire per le ricerche effettuate da quello specifico paese.
Da quando sono stati introdotti i nuovi TLD, si è parlato anche spesso dell’impatto che potessero avere sulla SEO. Già nel 2015, Google ha chiarito che la presenza di parole chiave in un dominio di primo livello non offre né un vantaggio né uno svantaggio per la SEO.
È importante, però, considerare anche un altro aspetto, più umano, della situazione. Se è vero che la scelta del dominio può avere scarsa o nulla influenza sul posizionamento, cosa ne pensano, invece, gli utenti?
Per rispondere a questa domanda GrowthBadger ha condotto uno studio sui domini di primo livello al fine di capire quali estensioni fossero ritenute le più affidabili.
Come vediamo l’estensione .com è ritenuta la più affidabile, inoltre, sempre in accordo a questa ricerca, i domini .com sono i più facili da ricordare.
Non dimentichiamo che l’estensione .com è anche la più diffusa in tutto il mondo. Ecco un grafico che mostra le estensioni più diffuse in base ai dati di W3Techs.
Conclusioni
Il dominio di primo livello è un elemento importante del dominio perché dà un segnale chiaro ai visitatori. Per esempio se visitiamo un dominio .org ci aspettiamo di trovarci davanti al sito di un’organizzazione o un ente senza scopo di lucro.
Per questo visto che ci sono tanti TLD diversi è importante conoscerli per scegliere quello più adeguato al proprio sito.
Questo articolo ti ha aiutato a capire meglio la struttura dei nomi di dominio? Sei d’accordo nel ritenere “.com” una delle estensioni più affidabili? Cosa ne pensi delle nuove estensioni come “.blog”? Facci sapere nei commenti.
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