Dialogare e costruire relazioni profonde e durature con i propri utenti è tanto fondamentale quanto impegnativo, ed è proprio da questo attrito che sono nati sistemi di messaggistica automatizzata come Chatfuel, uno dei chatbot più conosciuti del momento.
Non stupisce quindi che il tema dell’intelligenza artificiale susciti oggi grande interesse, soprattutto per quanto riguarda azioni molto dispendiose in termini di risorse umane ed economiche, e allo stesso tempo replicabili e quindi capaci di rientrare in un processo automatizzato.
Certo, le resistenze e le preoccupazioni sono ancora tante, ma i bot conversazionali sono proprio uno degli strumenti in cui l’AI ha già portato enormi risultati per business online di ogni tipologia e dimensione, anche grazie a software come Chatfuel, che oggi analizziamo insieme.
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Il mondo dei chatbot
Diciamola parafrasando un proverbio: “non tutti i chatbot vengono per nuocere” anzi, sono nati proprio per dare una mano. E non tutti i chatbot funzionano alla stessa maniera. Nel processo di scelta fra i vari strumenti presenti sul mercato è molto importante essere consapevoli delle varie tipologie a disposizione, così che tu possa optare per il software più adatto alle tue necessità.
Proviamo a identificare i principali tipi di chatbot:
- tradizionali (o decision-tree bot): il loro meccanismo è basato su regole, percorsi predefiniti composti da menu o comunque voci selezionabili, in base alle quali il bot fornisce una risposta o un’azione preimpostata, non suscettibile di variazioni;
- voicebot: questi software rispondono a comandi vocali attraverso il riconoscimento della voce, come nel caso di Siri per Apple;
- contestuali: analizzano il comportamento dell’utente e attivano risposte e azioni in base a questo, ad esempio suggerendo prodotti correlati a una tipologia di acquisto;
L’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale nel funzionamento dei chatbot, non solo nel modo in cui interpreta domande e fornisce risposte, ma anche nell’apprendimento progressivo rispetto a errori, pattern di comportamento e profilazione dell’utente, perfezionando con l’utilizzo il proprio funzionamento.
Cos’è Chatfuel
Parlando di chatbot, marketing conversazionale e intelligenza artificiale, è impossibile non arrivare a Chatfuel. Fondata nel 2015, l’azienda oggi conta oltre un miliardo di messaggi inviati ogni mese e dichiara di detenere il primato d’uso sulla piattaforma Facebook Messenger, garantendo ottimi risultati.
Alla stregua del suo concorrente Manychat, anche qui le piattaforme supportate sono:
- Sito web (tramite un Messenger Bot).
Questo software non prevede l’utilizzo di stringhe di codice, nell’ottica di posizionarsi come uno strumento semplice e alla portata di tutti. Dispone inoltre – come vedremo a seguire – di diverse integrazioni con altri strumenti molto preziosi per incrementare conversioni e lead generation.
Dettaglio delle funzionalità
I punti di forza di questo chatbot sono numerosi, il che giustifica anche i grandi numeri sviluppati da Chatfuel in termini di utilizzo. Fra i principali segnaliamo:
- facilità di utilizzo nel creare i flussi conversazionali
- connessione facile fra i canali social e le automazioni progettate
- possibilità di costruire un archivio contatti molto ben strutturato
- analytics ben organizzati per monitorare conversioni e statistiche
- numerose integrazioni possibili, fra Zapier, Shopify, ChatGPT e tanti altri ottimi software.
Già dai primissimi passi all’interno del pannello di gestione scoprirai che Chatfuel basa buona parte del suo funzionamento su template predefiniti di conversazione e interazione, in cui avrai comunque modo di personalizzare testi, integrare passaggi ulteriori o rimuovere quelli superflui per le tue esigenze.
Questo però non significa che tu non possa crearne di tuoi partendo da zero o addirittura – per i più esperti – lavorando direttamente sul codice.
Le conversazioni saranno strutturate in blocchi, collegati fra loro in un diagramma di flusso (flowchart), come vedremo a breve nel dettaglio.
Dashboard
Pannello di comando e monitoraggio di tutta l’impalcatura di questo chatbot è la dashboard di Chatfuel, organizzata in maniera molto simile a quella di WordPress con la colonna menù sul lato sinistro e le schermate di dettaglio al centro.
Costruzione di automazioni
Chatfuel ti permette di costruire le tue conversazioni in due modalità, entrambe molto comode.
Flows
I “flows” sono dei diagrammi di flusso con cui costruire conversazioni, un’interazione dopo l’altra. Questa configurazione è molto visiva, e ti permette di avere una visione d’insieme completa e assicurarti che nessun flusso rimanga aperto.
Potrai inoltre scegliere fra una ventina di template di partenza, che poi comunque potrai personalizzare in un secondo momento.
Potrai modificare domande e risposte, aggiungere e personalizzare l’animazione che simula che il messaggio è in fase di scrittura per aumentare il realismo, duplicare i blocchi e collegarli fra loro.
Blocks
In alternativa puoi lavorare per sequenze o gruppi di blocchi, senza la visualizzazione di un diagramma. Tuttavia l’utilizzo dei diagrammi di flusso non è solo più sicuro nell’assicurarti che il percorso sia corretto e completo, ma ti permette anche di immaginare meglio l’esperienza dell’utente e costruire passaggi più armoniosi e fluidi.
Keyword
Esiste poi un’ulteriore funzione che ti permette di segnalare un elenco di parole chiave (una o un gruppo) a cui abbinare una risposta specifica. Per esempio, se vuoi intercettare e gestire via mail eventuali problemi o richieste di supporto, potresti raccogliere un elenco di parole chiave ad hoc (vedi esempio a seguire) e rimandare a una mail di assistenza tecnica dedicata.
Live Chat
La sezione “Live Chat” permette agli amministratori di prendere in mano la gestione di una conversazione, passando così dal bot all’umano. Questa opzione può essere molto utile sia per gestire situazioni complesse o mai affrontate prima, sia per poter avere in ogni caso libertà di scelta e di interazione.
People
Nella sezione “People” potrai trovare l’elenco di tutte le persone che hanno interagito con il tuo chatbot. La profilazione può anche prevedere l’aggiunta di tag e campi personalizzati, oltre a creare dei segmenti specifici basati proprio su questi due ultimi attributi.
Reengage
Questa sezione è dedicata a una funzionalità molto interessante con cui riattivare la conversazione con qualcuno dei tuoi utenti a fronte di determinate condizioni come un periodo o momento temporale, una certa condizione, oppure utilizzando l’integrazione con altri software come Zapier.
Puoi anche decidere di riprendere manualmente la conversazione mandando un messaggio a tutto il tuo pubblico o ad alcuni segmenti, per esempio per avvisare di nuove collezioni, di sconti attivi, o per fornire informazioni di servizio o altro ancora.
Analytics
I dati che Chatfuel mette a tua disposizione sono molto utili:
- utenti giornalieri divisi per piattaforma e/o complessivo;
- numero delle attività degli utenti per singolo giorno;
- provenienza di ogni utente, con dettagli di numero interazioni e numero di nuovi utenti;
- monitoraggio dei messaggi non riconosciuti dal chatbot, così da poter intervenire e colmare eventuali mancanze rispetto alla conversazione impostata;
- dettaglio degli analytics per ogni singolo blocco, con l’indicazione percentuale dei messaggi consegnati, letti e cliccati.
Assistenza tecnica
Il sito ufficiale di Chatfuel è davvero ricco di tutorial e guide preziose per aiutarti a configurare al meglio il tuo chatbot, oltre a una buona assistenza clienti /che risponde tramite, ovviamente, un chatbot) e una vastissima community online.
Integrazioni di Chatfuel
Un altro punto di forza di questo AI chatbox è la sua capacità di dialogare molto bene con i principali software di automazione e vendita. Fra i principali ti segnaliamo:
- Zapier per far dialogare Chatfuel con tantissime app, o per inviare dati a Zapier;
- ChatGPT per migliorare le conversazioni con i tuoi utenti attraverso l’intelligenza artificiale, suggerendo prodotti, fornendo assistenza e altre modalità;
- Calendly per la gestione degli appuntamenti;
- Stripe per inserire i pagamenti direttamente nelle chat;
- Kommo per connettere le tue conversazioni a un potente CRM;
- Google Sheets per gestire la raccolta dati.
E ancora Salesforce, Shopify, Hubspot: nell’Help Center ufficiale di Chatfuel troverai guide e articoli dettagliati per integrare ciascuna di queste app.
Installazione di Chatfuel
Per iniziare a utilizzare Chatfuel non hai bisogno di scaricare nessun programma o plugin, in quanto questo chatbot dispone di una dashboard online che si collega ai tuoi account e ti permette di gestire tutto da lì.
Il primo passo è quindi la creazione di un account dal sito ufficiale, utilizzando Facebook o il tuo account Google.
Il collegamento alle pagine Facebook, ai profili Instagram o al numero WhatsApp potrai farlo in un secondo momento dalla home page della tua dashboard, a prescindere dalla modalità di accesso che sceglierai qui. Ovviamente, se intendi utilizzare Chatfuel con Facebook Messenger, eseguire l’accesso con Facebook ti permetterà di collegare molto facilmente il chatbot alle pagine da te gestite.
Chatfuel: come funziona su siti web?
Come abbiamo detto all’inizio, l’uso di Chatfuel non si limita ai soli social, ma può anche integrarsi come live chat sul tuo sito web.
Nel pannello generale di riepilogo di tutti i tuoi chatbot dovrai crearne uno nuovo cliccando su “New bot”, per poi selezionare “Website” e, quando comparirà, sulla riga dedicata a questo nuovo strumento.
Una volta dentro il pannello, potrai procedere anche qui con la creazione in modalità Flows, aggiungendo le parole chiave se necessario secondo le medesime modalità già viste in precedenza.
Fatto questo potremo poi copiare il codice e inserirlo sul sito web all’interno della sezione head.
Quanto costa Chatfuel?
Chatfuel propone diversi piani a pagamento, tutti con un periodo iniziale di prova che dura fino a raggiungere le prime 50 conversazioni. Poco prima della soglia (più precisamente alla 40° conversazione) riceverai una notifica in cui ti verrà chiesto quale piano scegliere o se cancellare il tuo profilo. Nel caso vorrai proseguire, il pagamento ti sarà richiesto al raggiungimento della 50° conversazione.
I piani a pagamento sono tre, e differiscono fra loro per il numero di conversazioni al mese che effettuerai. Potrai tranquillamente passare da un profilo all’altro con la stessa modalità indicata sopra, ovvero con un leggero anticipo rispetto al raggiungimento della soglia prevista per il tuo piano di abbonamento.
I prezzi visti qui sopra fanno riferimento all”utilizzo di Chatfuel con Facebook e Instagram. Per connetterlo a WhatsApp, invece, esiste un piano dedicato che include 1000 conversazione al mese e due centesimi ogni conversazione extra, per poi passare subito a tariffe molto elevate per piani custom con Account Manager dedicato.
Conclusioni
Il design, le impostazioni e le funzionalità di Chatfuel sono tutte strutturate per offrire una soluzione semplice da attivare, perfetta per chi non ha bisogno di grandi complessità né personalizzazioni troppo particolari. Dall’altra parte va segnalato che rispetto ad altri suoi concorrenti – come Manychat – ha dei costi molto più elevati, e che mancano alcune funzionalità importanti come la possibilità di duplicare un flusso da una piattaforma all’altra, o la gestione di progetti in più lingue.
Hai già avuto a che fare con Chatfuel? Raccontaci com’è andata nei commenti!
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