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Link interni: cosa sono e perché sono cruciali per la SEO

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Fra i tanti elementi che contribuiscono all’efficacia di un sito web, una gestione ottimale dei link interni può davvero fare la differenza tra un sito che si posiziona bene su Google e uno che rimane invisibile.

Non si tratta però soltanto di SEO: l’internal linking è una pratica che fa bene all’esperienza complessiva dell’utente e, più in generale, ad assicurarti che il tuo sito abbia una solida struttura di contenuti.

In questo articolo ti guideremo passo dopo passo alla scoperta dei link interni: cosa sono, perché sono importanti per la SEO, come usarli al meglio e quali strumenti puoi utilizzare per ottimizzarli.

Un link interno è un collegamento che punta da una pagina a un’altra dello stesso sito web. Per esempio, in questo articolo vogliamo suggerirti di leggere la nostra guida completa sulla link building (cosa che peraltro ti consigliamo davvero, perché è strettamente connessa all’argomento che stiamo trattando in questo articolo).

Quello che abbiamo appena fatto è proprio l’aggiunta di un link interno, inserendo un URL che rimanda a un’altra pagina di questo stesso sito.

Guardando questo link interno come codice html, questo è quello che leggiamo:

<a href="https://supporthost.com/it/link-building/">guida completa sulla link building</a>

dove tra le virgolette è inserita la pagina che abbiamo connesso a questa, e subito a seguire l’anchor text “guida completa sulla link building”, ovvero il testo àncora a cui abbiamo agganciato il nostro link interno.

Diciamo che in generale non esiste sito web che non abbia link interni. Un po’ perché tutto il World Wide Web è una rete che si basa proprio su contenuti connessi fra loro, e un po’ perché sarebbe come costruire una casa in cui ogni stanza è priva di porte che permettano di accedere agli altri spazi della casa stessa: che senso avrebbe?

A differenza dei backlink che provengono da siti esterni e che potremmo immaginare – per restare nella metafora della casa – come le strade che collegano fra loro abitazioni e indirizzi diversi, i link interni restano appunto “in casa”, e permettono di guidare il visitatore tra i vari contenuti del tuo sito.

Capire l’importanza dei link interni è fondamentale se vuoi migliorare la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca e offrire un’esperienza di navigazione più efficace ai tuoi utenti. I link interni non servono solo a connettere le pagine tra loro, ma svolgono un ruolo strategico nel guidare Google e gli altri motori di ricerca nella scoperta, nell’analisi e nella valutazione dei tuoi contenuti.

Vediamo nel dettaglio tutti i motivi per cui i link interni fanno davvero la differenza.

Miglior posizionamento nei risultati di ricerca

Quando crei un nuovo contenuto, se non inserisci link interni che lo collegano ad altre pagine del tuo sito rischi che Google non lo trovi. I link interni sono fondamentali per favorire l’indicizzazione: indicano al motore di ricerca che quella pagina esiste ed è collegata al resto del sito.

Link Interni Seo Strategy

Secondo le linee guida di Google Search Central, i link interni sono uno dei metodi principali con cui i crawler di Google scoprono nuove pagine da scansionare. Senza un collegamento diretto da almeno una pagina conosciuta, un contenuto potrebbe rimanere completamente invisibile agli occhi dei motori di ricerca. Google consiglia di strutturare il sito in modo che ogni pagina importante sia raggiungibile almeno da un link testuale all’interno del contenuto, così da garantire una copertura completa.

Inoltre, i link interni forniscono a Google informazioni sul contesto e la rilevanza di ogni pagina. Non solo aiutano a scoprire contenuti, ma servono anche per interpretare la struttura gerarchica del sito e il ruolo relativo delle diverse pagine.

Questo aspetto è particolarmente utile per assegnare priorità nell’indicizzazione: le pagine con più collegamenti interni (soprattutto da altre pagine rilevanti) sono considerate più importanti e vengono trattate con maggiore attenzione dall’algoritmo di crawling.

Un ulteriore beneficio risiede nella possibilità di comunicare, attraverso l’anchor text, la tematica trattata dalla pagina di destinazione. Questo aiuta Google a determinare per quali parole chiave quella pagina è potenzialmente rilevante, influenzando positivamente il suo posizionamento nei risultati di ricerca.

Autorevolezza distribuita

Google assegna un “valore” alle pagine più autorevoli del tuo sito, basandosi su fattori come i backlink ricevuti, il traffico e la rilevanza del contenuto. Questo valore, noto come PageRank, può essere distribuito all’interno del sito attraverso i link interni.

Page Rank

In pratica, ogni link interno funziona come un canale che trasmette parte dell’autorevolezza di una pagina verso un’altra. Se la tua homepage o una pagina molto visitata ha ottenuto molti backlink, puoi usare dei link interni mirati per trasferire parte di questo valore (noto anche come “link juice”) ad altre pagine meno forti, come articoli del blog, schede prodotto o pagine di servizio.

Questo processo aiuta Google a capire quali contenuti consideri importanti e può migliorare il posizionamento di quelle pagine nei risultati di ricerca.

Link Juice Rappresentazione Grafica

Per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile linkare le pagine strategiche da contenuti ad alto traffico e autorevolezza. Inoltre, il testo del link (anchor text) dovrebbe riflettere in modo preciso l’argomento della pagina di destinazione. Questo rafforza ulteriormente il segnale di rilevanza.

Un esempio concreto: se hai una guida molto letta su “Come scegliere un hosting per WordPress”, potresti inserire all’interno di essa un link verso la pagina dei tuoi piani hosting specifici per WordPress, usando un anchor come “hosting WordPress gestito”. Così facendo, aiuti quella pagina commerciale a ricevere più valore e visibilità.

Migliore navigazione ed esperienza utente

Un buon sistema di link interni rende la navigazione più fluida e intuitiva. Per l’utente, significa trovare più facilmente le informazioni di cui ha bisogno, evitando di dover tornare al menu o ricorrere alla ricerca interna del sito.

Per esempio, se un visitatore legge un articolo sul tuo blog che parla di “backup automatico del sito”, potresti inserire nel testo un link a un altro contenuto che spiega come impostare i backup nel pannello cPanel. Questo aiuta l’utente a esplorare l’argomento in modo più completo.

User Experience Link Building

Dal punto di vista dell’esperienza utente, i link interni riducono il tasso di rimbalzo e aumentano la durata della sessione, perché invogliano il visitatore a continuare la navigazione. Inoltre, facilitano il passaggio da contenuti informativi a contenuti transazionali. Ad esempio, dopo aver letto una guida, l’utente potrebbe cliccare su un link che lo porta a una landing page con un’offerta speciale.

Una buona pratica è creare percorsi tematici: se hai una serie di articoli che approfondiscono un argomento (es. “SEO per principianti”), collega tra loro questi contenuti in ordine logico. In questo modo trasformi la visita dell’utente in un vero e proprio percorso guidato, aumentando il coinvolgimento e le possibilità di conversione.

Un buon sistema di link interni aiuta l’utente a trovare più facilmente le informazioni che cerca. Questo si traduce in più tempo trascorso sul sito, meno rimbalzi e, in molti casi, più conversioni.

Esistono diverse tipologie di link interni, ognuna con una funzione specifica e un impatto diverso sia sulla SEO che sull’esperienza dell’utente.

Sono i collegamenti che si trovano all’interno della struttura fissa del sito, come:

  • menu principale, detto anche menu di navigazione;
Link Interni Navigazionali
  • footer, la sezione fissa al fondo del sito. Può essere identica al menu principale, totalmente differente (come nel nostro caso) o, in alcuni siti, addirittura assente;
Link Interni Footer
  • breadcrumb, vale a dire il percorso esteso che ti indica in quale parte del sito ti trovi e quali sono le sezioni superiori alla pagina che stai visitando;
Breadcrumb
  • barra laterale o sidebar, solitamente presente nei siti molto ricchi di contenuti e sezioni.
Sidebar Link

Servono a orientare il visitatore e a guidarlo nella navigazione delle pagine principali del sito.

Questi link sono inseriti nel corpo del testo di una pagina o articolo. Sono tra i più importanti in ottica SEO perché contestualizzano l’argomento e permettono di creare connessioni logiche tra i vari contenuti del sito.

Per esempio, in un articolo che parla di link come questo, puoi inserire un link contestuale verso un altro articolo che parla di backlink o a una guida alla sitemap.

Call to Action (CTA)

Si tratta di link che invitano l’utente a compiere un’azione specifica come:

  • acquistare un prodotto
  • iscriversi a una newsletter
  • scoprire un servizio
  • scaricare un file
  • accedere a un’area riservata.

Sono spesso presentati sotto forma di pulsanti o frasi brevi, posizionati in punti strategici della pagina, come l’esempio che trovi a seguire e che rimanda ai nostri piani hosting.

Link Pulsante

Dal punto di vista SEO possono avere un ruolo meno primario, ma sono fondamentali per migliorare le conversioni.

Gli anchor link, o link di ancoraggio, sono collegamenti che puntano a una sezione specifica all’interno della stessa pagina web. Si usano principalmente in contenuti molto lunghi, come guide, FAQ o articoli strutturati per capitoli, per permettere all’utente di saltare direttamente al punto che gli interessa.

Funzionano creando un riferimento (ancora) con un attributo identificativo, solitamente l’attributo id in HTML. Per esempio, se vuoi che un link porti l’utente direttamente alla sezione “Contatti” in fondo alla tua pagina, dovrai assegnare a quella sezione un id come

id="contatti"

e poi creare un link con

href="#contatti".

Dal punto di vista della navigazione, sono utilissimi per migliorare l’usabilità: permettono all’utente di non scorrere manualmente la pagina, ma di cliccare e arrivare subito alla sezione desiderata.

Dal punto di vista SEO, aiutano a chiarire la struttura del contenuto sia per Google che per l’utente, rendendo la pagina più leggibile e organizzata.

Un esempio concreto: in una guida su come configurare un sito WordPress, puoi usare un menu iniziale con anchor link che portano l’utente direttamente alle sezioni “Installazione”, “Temi”, “Plugin” e “Ottimizzazione SEO”.

Un altro esempio lo trovi proprio all’inizio di questo articolo, con l’indice dei contenuti.

Table Of Contents Anchor Link

Ogni voce è cliccabile e rimanda a un sottoargomento specifico di questo articolo, collegato a tutti i titoli che trovi durante la lettura. Un’opzione molto comoda per guidare le persone che hanno bisogno di un’informazione molto puntuale di trovare molto più in fretta la risposta ai loro bisogni.

Immagina la struttura del tuo sito come una piramide. In cima c’è la homepage, subito sotto le pagine principali, e più in basso i contenuti di approfondimento. Per esempio:

  • homepage
  • macrosezioni: servizi – blog – contatti
  • sottoaree dei servizi: servizio 1, servizio 2, servizio 3
  • sottoaree del blog: categoria articolo 1, categoria articolo 2, categoria articolo 3
  • contatti
Struttura Link Interni Sito Web

Una buona pratica è collegare tra loro i contenuti che trattano argomenti simili, creando una rete coerente che aiuti sia gli utenti che Google. Per esempio, nel nostro caso, gli articoli all’interno della categoria “WordPress” contengono numerosi rimandi alle pagine che trattano i nostri servizi di hosting WordPress.

Quando inserisci link interni, è importante seguire alcune semplici linee guida:

  • usa sempre testi di ancoraggio descrittivi: invece di scrivere “clicca qui”, scegli espressioni come “scopri il nostro piano hosting condiviso”;
  • evita di inserire troppi link in una sola pagina, perché possono confondere il lettore e ridurre il valore SEO distribuito;
  • collega le nuove pagine a quelle già autorevoli per trasferire parte del valore acquisito;
  • verifica regolarmente che i link siano funzionanti e aggiornali se necessario, soprattutto quando pubblichi nuovi contenuti che meritano visibilità.

Strumenti per ottimizzare l’internal linking

Per costruire una strategia efficace di link interni, non basta solo inserire collegamenti qua e là. È altrettanto fondamentale analizzare il sito con gli strumenti giusti, individuare pagine orfane, opportunità di linking e monitorare nel tempo i miglioramenti.

In questa sezione ti elenchiamo alcuni strumenti affidabili e facili da usare, con una guida pratica per ciascuno.

Ahrefs

Ahrefs è uno degli strumenti SEO più completi disponibili sul mercato. Tra le sue numerose funzionalità, offre uno strumento (disponibile gratuitamente) per individuare nuove opportunità di link interni. Ecco come fare:

  1. accedi ad Ahrefs e inserisci il tuo dominio;
  2. vai su “Site Audit” e avvia una scansione del sito;
  3. una volta terminata, vai su “Internal link opportunities”;
  4. inserisci la parola che esprime il tema di tuo interesse (ad esempio “seo”, e seleziona “target page”;
  5. Ahrefs ti mostrerà suggerimenti su dove potresti aggiungere un link interno, basandosi su parole chiave presenti nella url della pagina target.
Ahrefs Link Interni

Seguendo questi passaggi potrai individuare rapidamente collegamenti rilevanti da creare tra i tuoi contenuti per migliorare l’architettura del sito.

Yoast SEO

Yoast SEO è uno dei plugin SEO più usati per WordPress. Oltre alla classica ottimizzazione on-page, fornisce suggerimenti di link interni durante la scrittura di nuovi contenuti. Dopo aver installato e attivato il plugin Yoast SEO dalla directory di WordPress, questo è ciò che devi fare:

  1. crea o modifica una pagina o articolo;
  2. al fondo della pagina, anche nella versione gratuita, troverai un indicatore che ti segnalerà se ci sono abbastanza link interni o meno. Ovviamente si tratta solo di un’analisi quantitativa e da prendere come un indicatore di massima;
  3. per i piani a pagamento, invece, nel box “Suggerimenti di link interni” sarà disponibile un elenco di contenuti correlati da poter linkare.
Yoast Link Interni

Grazie a Yoast potrai migliorare la coerenza e la struttura dei tuoi contenuti direttamente dall’editor di WordPress, in modo semplice e immediato.

Errori da evitare

Anche se i link interni sono uno strumento molto potente, possono facilmente diventare controproducenti se utilizzati in modo scorretto. Ecco una panoramica degli errori più frequenti da evitare, con spiegazioni pratiche.

Pagine orfane

Uno degli errori più diffusi è la presenza di pagine orfane, ovvero pagine che non ricevono link interni da altre parti del sito. Sono le famose stanze senza porte di ingresso che menzionavamo all’inizio dell’articolo e, in pratica, è come se non esistessero per Google. Anche se la pagina esiste, infatti, se non è collegata da nessuna parte rischia di rimanere fuori dall’indice del motore di ricerca.

Per evitarlo, assicurati che ogni nuova pagina venga sempre inserita in un contesto e riceva almeno un link da una pagina esistente.

Anchor text generici o fuorvianti

Utilizzare frasi come “clicca qui” o “scopri di più” senza contesto non aiuta né l’utente né Google a capire il contenuto della pagina di destinazione. L’anchor text dovrebbe sempre essere descrittivo e coerente con l’argomento trattato, così da fornire un’indicazione chiara sul contenuto collegato. A seguire un esempio di anchor text poco specifico:

Anchor Text Generico

e a seguire una versione più corretta ed efficace:

Anchor Text Specifico

Evita quindi testi di ancoraggio generici che rischiano di generare confusione sia per l’utente che per i motori di ricerca.

Inserire decine (o centinaia) di link in una sola pagina, come avviene talvolta nelle pagine di archivio o nelle homepage di grandi portali, può ridurre il valore distribuito da ciascun collegamento. Inoltre, rende più difficile per l’utente distinguere i collegamenti veramente utili.

Inserire collegamenti interni solo per “fare SEO” senza una reale utilità per il lettore può compromettere l’usabilità e ridurre la fiducia nel contenuto. Ogni link interno dovrebbe avere uno scopo informativo, di approfondimento o di conversione. Se il contenuto di destinazione non è rilevante rispetto a quello che lo ospita, meglio evitarlo.

Mantieni il numero di link interni sotto controllo (idealmente massimo 3-5 link ogni 800-1000 parole , ma prendi questo dato come riferimento indicativo e non come regola) e concentrati su quelli più rilevanti per la strategia SEO e la navigazione dell’utente.

Un errore molto comune, ma dannoso sia per l’esperienza dell’utente che per la SEO. I link interni rotti (cioè che portano a pagine non più esistenti) generano frustrazione, aumentano la frequenza di rimbalzo e possono compromettere la reputazione del sito agli occhi dei motori di ricerca.

Per evitare questi errori, è buona pratica utilizzare strumenti come Screaming Frog o SEOZoom per eseguire controlli periodici.

Catene di redirect e reindirizzamenti errati

Un altro problema tecnico frequente è quello delle catene di redirect: quando un link interno punta a una pagina che, a sua volta, rimanda a un’altra e così via. Questo rallenta la navigazione, confonde i crawler e può far perdere parte del PageRank. È buona pratica aggiornare sempre i link interni in modo che puntino direttamente alla versione definitiva della pagina.

Applicare l’attributo rel="nofollow" ai link interni impedisce a Google di seguire il collegamento e di trasmettere valore alla pagina di destinazione. A meno che tu non abbia un motivo tecnico molto specifico, è meglio evitare questa pratica.

Se non vuoi che una pagina venga indicizzata, usa piuttosto il meta tag “noindex”, che è una soluzione più corretta e mirata.

Conclusioni

I link interni sono uno strumento potentissimo e, spesso, sottovalutato. Ti permettono di migliorare la visibilità delle tue pagine, aumentare la permanenza sul sito e guidare i tuoi visitatori verso contenuti strategici.

Se vuoi migliorare la struttura del tuo sito e aumentare le sue performance SEO, prestare cura allo sviluppo e aggiornamento costante dei link interni ti aiuterà a monitorare lo stato di salute del tuo sito e l’efficienza dei contenuti ospitati.

Speriamo che questa guida alla scoperta dei link interni ti sia stata utile; nel caso avessi ancora dubbi, ti invitiamo a lasciare un commento qui sotto e faremo il possibile per aiutarti.


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