Fra tutti gli strumenti che Big G ha sviluppato negli anni, oggi andiamo a conoscerne uno davvero interessante e dalle grandissime potenzialità per studiare il mercato e per la tua strategia di marketing. Scopriamo insieme come usare Google Trends e in cosa può esserti utile.
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Cos’è Google Trends
Nato nel 2006, Google Trends è un sistema di analisi delle ricerche effettuate sull’omonimo motore di ricerca, che ti permette di monitorare non solo l’andamento temporale di certe query, ma anche di filtrarle per geolocalizzazione e argomento. Questo strumento aiuta a individuare argomenti di tendenza quasi in tempo reale, e addirittura di poterli analizzare in base al luogo di provenienza di chi sta effettuando quel tipo di ricerca su Google.
Le query analizzate non provengono solo dal motore di ricerca, ma anche da altri stumenti di proprietà di Google:
- YouTube
- Google Immagini
- Google Shopping
- Google News.
L’ampiezza del bacino di raccolta dei dati assicura una copertura molto vasta e un notevole livello di completezza delle informazioni raccolte, un dettaglio non da poco che si aggiunge a un’altra caratteristica preziosa: Google Trends è gratuito.
A cosa serve monitorare i trend di ricerca
Conoscere gli interessi di tendenza in un determinato periodo e in un’area geografica specifica è uno strumento utile sotto tantissimi punti di vista. Oltre ai più ovvi benefici per chi ha un ecommerce o un blog e vuole tenere sott’occhio interessi specifici, Google Trends è stato usato anche per scopi di ricerca e indagini socioeconomiche, politiche e tanto altro. Alcuni esempi?
Nel 2012 Google Trends è stato utilizzato negli USA per confrontare alcune query con i risultati di voto per singolo stato americano, per capire dove e quanto le elezioni di Barack Obama avessero risentito della questione razziale.
Nel 2021 uno studio effettuato per la Banca d’Italia ha evidenziato come usare Google Trends in parallelo ad altri indicatori finanziari per monitorare l’andamento delle economie emergenti.
Sempre nel 2021 i trend evidenziati da Google sono stati studiati per comprendere la percezione e il livello di interesse nelle varie nazioni europee rispetto al tema del covid-19 e della pandemia. Più in generale i trend hanno fornito dati utili per svariati studi in campo medico, monitorando i picchi di ricerca legati a determinati sintomi o patologie in alcune zone del mondo.
Come usare Google Trends per strategie di marketing
La potenza di Google Trends non si limita però a un utilizzo per studiare i macrosistemi. Può essere infatti di grandissima utilità anche per chi ha un’azienda, o anche solo un progetto digitale, e ha bisogno di uno strumento che possa misurare – proprio come una sorta di termometro – il livello di interesse di certi argomenti.
Imparare a usare e interpretare i trend segnalati da Google ti aiuterà a:
- individuare se e quando si verificano dei picchi in alcune ricerche, solitamente in concomitanza con eventi specifici o ricorrenze periodiche;
- conoscere l’andamento nel corso degli anni di parole chiave specifiche;
- analizzare tendenze geolocalizzate a specifici luoghi (nazioni, regioni o città);
- studiare l’andamento di una parola chiave sui vari canali di Google: Google Shopping sarà più focalizzato su esigenze d’acquisto, mentre Google News su necessità di tipo informazionale.
Andiamo a scoprire da vicino come usare Google Trends passo dopo passo.
Come funziona Google Trends?
Dalla homepage di Google Trends è già possibile sfruttare al massimo questo strumento, anche senza effettuare il login con un account Google.
Qui troverai un campo in cui potrai inserire la parola chiave di tuo interesse. Nel caso di parole chiave che possono fare riferimento a più tematiche, Google Trends ti suggerirà diverse alternative. In questo caso, rispetto alla parola chiave “halloween”, ci viene chiesto di scegliere fra il giorno festivo, due film differenti, oppure i costumi.
Già questo primo passo ci aiuta a comprendere meglio quanto una parola chiave possa essere ambigua, e come Google in realtà disponga di tutti gli strumenti per identificare con buona precisione il giusto intento di ricerca dietro a ciascuna di esse.
Con un click su “Esplora” potrai immediatamente visualizzare i risultati, che andiamo ora a comprendere insieme.
Come utilizzare i filtri
Nel nostro esempio abbiamo scelto l’a parola chiave’argomento “Costume di Halloween”. Dalla schermata dei risultati possiamo lavorare su quattro variabili principali, aprendo i rispettivi menu a tendina:
- [1] geolocalizzazione: possiamo impostare “Tutto il mondo” per una panoramica globale, scegliere una nazione (in questo caso l’Italia), o ancora una regione;
- [2] arco temporale: è possibile definire un periodo personalizzato così come periodi di tempo standard. La funzionalità straordinaria riguarda la possibilità di accedere a uno storico delle ricerche molto vasto, che parte addirittura dal 2004;
Già solo con il nostro esempio su come usare Google Trends, andando indietro nel tempo fino al 2004, possiamo vedere come l’interesse per l’argomento “costume di Halloween” sia andato crescendo di anno in anno in Italia, fatta eccezione per l’anno 2010 in cui, quasi certamente causa covid, le ricerche su questo tema sono calate parecchio.
Le punte che si notano di anno in anno confermano quanto queste ricerche si condensino in un periodo ben preciso – che è ovviamente settembre-ottobre – andando quasi ad azzerarsi nel resto dell’anno.
Se invece andiamo a modificare il luogo e impostiamo “Stati Uniti”, notiamo come i picchi di ricerca rimangono concentrati in un paio di mesi ma, a differenza dell’Italia, l’interesse è sempre stato elevato (anzi, è addirittura in calo dal 2020 in avanti).
- [3] categorie: qui Google mette a disposizione una serie piuttosto ampia di categorie e sottocategorie, utili nel caso di ricerche molto puntuali e specifiche. Un esempio potrebbe essere, nel nostro caso, la categoria “Shopping” per selezionare solo le ricerche finalizzate all’acquisto di costumi, oppure “Fai da te” per chi invece vorrebbe costruirselo in casa.
- [4] servizio: puoi anche limitare i risultati solo alle ricerche su YouTube, Google News, Google Immagini o Shopping, anche in questo caso utile per un’analisi più mirata a una certa tipologia di contenuti.
Come confrontare i trend
Un’altra funzione davvero interessante di Google Trends è la possibilità di paragonare fra loro i risultati. Cliccando su “Aggiungi confronto” si aprirà una nuova tab da alimentare esattamente come abbiamo visto poco fa. I risultati e i grafici si aggiorneranno in automatico.
Come usare i dati di Google Trends
Cosa ci restituisce Google Trends in termini di risultati? Scopriamo come usare Google Trends e i suoi dati per i nostri progetti digitali.
Interesse per sottoregione
Uno dei primi risultati che vedrai è l’interesse per sottoregione. Qui si parla di “sottoregione” perché per “regione” si intende l’Italia. In questa schermata le regioni sono elencate da quella con il maggior numero di ricerche a quella con il numero minore. Umbria, Piemonte, Sardegna e Liguria risultano in cima alla lista per la parola chiave “Costume per Halloween”.
Al fondo dell’elenco potrai scorrere e visualizzare l’elenco completo dei luoghi riportati.
In alto a destra, invece, potrai:
- scegliere se visualizzare per regione o per città (qualora i dati siano così corposi da permettere un’analisi ancora più specifica);
- esportare i dati in un file .csv
- incorporare i dati nel tuo sito web, ad esempio in un articolo di blog
- condividere i risultati sui vari social
Argomenti correlati
Google Trends fornisce poi una lista degli argomenti correlati legati alla parola chiave che abbiamo inserito all’inizio. Prendendo sempre come riferimento il nostro esempio, gli argomenti più caldi che ruotano attorno al “costume di Halloween” sono:
- bambino
- abbigliamento
- abito da donna
- carnevale
Una riflessione che deriva da questi risultati è che i costumi di Halloween riscuotono parecchio interesse verso bambini e donne, meno verso gli uomini.
Anche qui possiamo scorrere le varie pagine per esplorare tutti i risultati sempre organizzati in ordine di pertinenza.
In alto a destra, oltre ai pulsanti che abbiamo già indicato, ne troviamo uno nuovo: possiamo infatti scegliere di visualizzare gli argomenti “in aumento” (cioè quelli che hanno riscontrato un incremento significativo nell’ultimo periodo), oppure per argomenti “più cercati“.
I risultati più cercati sono ordinati in maniera relativa rispetto a un volume di ricerca totale che cuba “100”, e in base al quale vengono ripartiti i risultati che ti troverai davanti. Nel caso del nostro esempio possiamo già notare che l’elenco degli argomenti ha cambiato ordine, e che l’abbigliamento donna è per esempio sparito dall’elenco dei primi 5 risultati: questo significa che quel tema è in aumento in questo periodo, ma non rientra fra le ricerche principali.
Query associate
Sulla falsa riga delle keyword correlate in una strategia SEO, qui Google Trends ci segnala quelle che ha rilevato essere delle query affini a quella che abbiamo inserito noi. A seconda dei casi possono uscire delle tematiche laterali o delle angolazioni particolari da cui osservare la tematica di nostro interesse.
Anche qui, come per gli argomenti correlati, potremo scegliere di visualizzare le query per “aumento” o per “numero di ricerca”.
Conclusioni
Capire come usare Google Trends – come forse avrai già intuito – può esserti utile sotto tanti punti di vista. Ti permette di intercettare tendenze di ricerca preziose per posizionare i tuoi prodotti e servizi, di capire eventuali stagionalità o punte di interesse in alcuni territori specifici. Può anche aiutarti a capire come nascono le tendenze di ricerca rispetto a certi avvenimenti o notizie, e darti qualche indicazione su come poterli sfruttare per la promozione del tuo sito web, che sia un ecommerce, un blog o un portale.
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